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Risultati da 1 a 10 di 257

Discussione: (Napolitano)Bisogna pensare a indulto e amnistia

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  1. #1
    TCP Rider Senior L'avatar di ABCDEF
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    Citazione Originariamente Scritto da Elr0ndK Visualizza Messaggio
    Vuoi dire che è una "marionetta"? Se anche lo fosse, comunque ne ha un tornaconto, stanne sicuro.
    Oppure è esattamente come dico: magari in buona fede vuole fare il bene della nazione, ma si è fritto il cervello e crede di sapere solo lui come si salva l'Italia.
    la seconda che hai detto

  2. #2
    TCP Rider L'avatar di Elr0ndK
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    Citazione Originariamente Scritto da flag Visualizza Messaggio
    la seconda che hai detto
    Nelle mani in cui siamo, è sicuramente meglio se andiamo in default totale e ci mandano gente con le palle a governarci...
    Magari se è qualcun altro che ci sistema qualcosa anche nel suo interesse, ci va di lusso come nazione. L'Europa in primis e la Germania per "emanazione diretta" trarrebbe più beneficio dall'avere un'Italia in sesto che dall'averla dissestata com'è.
    Continuo a pensare, ormai da tempo, che (esasperando il concetto) se ci mandassero una classe dirigente europea di gente presa da stati virtuosi come Danimarca, Svezia, Germania etc. ne avremmo un grande beneficio, perché altrove c'è gente in grado di pensare alla collettività, contrariamente a quanto avviene in casa nostra.
    D'altronde la Germania si è "preparata" alla crisi prima, con qualche misura contenitiva, ed adesso è una delle nazioni che bene o male non ne è stata travolta e lo facevano mentre da noi si parlava di "Aerei e ristoranti pieni"...

    Se posso aggiungere un ulteriore elemento, lessi che in Svezia, stato estremamente razionale e poco sprecone nonostante una pressione fiscale alta anche lì, per aumentare la liquidità nelle casse dello stato fecero un referendum chiedendo se, a fronte di un servizio fornito dallo stato (con ampia documentazione più una sorta di "business plan" nel testo referendario), i cittadini fossero d'accordo a mettere temporaneamente una nuova imposta. Con tale imposta ricordo che la pressione fiscale sarebbe salita al 44%. Il referendum fu un plebiscito, una percentuale altissima votò a favore della tassa perché sapevano che carta canta, e come era scritto avrebbero fatto.

    Invece qui che fanno? Mettono tasse sui dipendenti (giusto perché siamo i ca**oni che non possono evaderle) e se non sanno che tasse mettere, ne cambiano altre e, esaurita anche questa via, accise sulla benzina. Mai che uno pensasse seriamente ad una razionalizzazione di un sistema che non funziona. Ed i sindacati? Ne vogliamo parlare? Coloro che dovrebbero tutelare i lavoratori che fanno?
    Porto una testimonianza perché mio fratello conosce l'esecutore materiale della cosa: Bonanni, della CISL, sapete quando è andato in pensione? Il giorno prima, nonostante non doveva essere fatto quel giorno (di solito le valutazioni si fanno verso il fine mese, mentre era il 5 o comunque un giorno tra i primi del mese), del passaggio da retributivo a contributivo. E perché? Perché avendo vissuto sempre da operaio avrebbe preso una pensione bassissima con il contributivo. E, qui viene il bello, come? Matropasqua, dominus dell'INPS, chiamò personalmente colui che ha dovuto accordare la pensione a Bonanni, dopo un'escalation via via maggiore verso i piani alti, obbligandolo ad eseguire altrimenti sarebbe stato costretto a trovarsi un altro lavoro.
    Quindi, non meravigliamoci se stiamo "andando a me**a". Finché saranno gli italiani a comandare, difficile uscirne.
    Ultima modifica di Elr0ndK; 09/10/2013 alle 10:51

  3. #3
    TCP Rider Senior L'avatar di ABCDEF
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    Citazione Originariamente Scritto da Elr0ndK Visualizza Messaggio
    Nelle mani in cui siamo, è sicuramente meglio se andiamo in default totale e ci mandano gente con le palle a governarci...
    Magari se è qualcun altro che ci sistema qualcosa anche nel suo interesse, ci va di lusso come nazione. L'Europa in primis e la Germania per "emanazione diretta" trarrebbe più beneficio dall'avere un'Italia in sesto che dall'averla dissestata com'è.
    Continuo a pensare, ormai da tempo, che (esasperando il concetto) se ci mandassero una classe dirigente europea di gente presa da stati virtuosi come Danimarca, Svezia, Germania etc. ne avremmo un grande beneficio, perché altrove c'è gente in grado di pensare alla collettività, contrariamente a quanto avviene in casa nostra.
    D'altronde la Germania si è "preparata" alla crisi prima, con qualche misura contenitiva, ed adesso è una delle nazioni che bene o male non ne è stata travolta e lo facevano mentre da noi si parlava di "Aerei e ristoranti pieni"...

    Se posso aggiungere un ulteriore elemento, lessi che in Svezia, stato estremamente razionale e poco sprecone nonostante una pressione fiscale alta anche lì, per aumentare la liquidità nelle casse dello stato fecero un referendum chiedendo se, a fronte di un servizio fornito dallo stato (con ampia documentazione più una sorta di "business plan" nel testo referendario), i cittadini fossero d'accordo a mettere temporaneamente una nuova imposta. Con tale imposta ricordo che la pressione fiscale sarebbe salita al 44%. Il referendum fu un plebiscito, una percentuale altissima votò a favore della tassa perché sapevano che carta canta, e come era scritto avrebbero fatto.

    Invece qui che fanno? Mettono tasse sui dipendenti (giusto perché siamo i ca**oni che non possono evaderle) e se non sanno che tasse mettere, ne cambiano altre e, esaurita anche questa via, accise sulla benzina. Mai che uno pensasse seriamente ad una razionalizzazione di un sistema che non funziona. Ed i sindacati? Ne vogliamo parlare? Coloro che dovrebbero tutelare i lavoratori che fanno?
    Porto una testimonianza perché mio fratello conosce l'esecutore materiale della cosa: Bonanni, della CISL, sapete quando è andato in pensione? Il giorno prima, nonostante non doveva essere fatto quel giorno (di solito le valutazioni si fanno verso il fine mese, mentre era il 5 o comunque un giorno tra i primi del mese), del passaggio da retributivo a contributivo. E perché? Perché avendo vissuto sempre da operaio avrebbe preso una pensione bassissima con il contributivo. E, qui viene il bello, come? Matropasqua, dominus dell'INPS, chiamò personalmente colui che ha dovuto accordare la pensione a Bonanni, dopo un'escalation via via maggiore verso i piani alti, obbligandolo ad eseguire altrimenti sarebbe stato costretto a trovarsi un altro lavoro.
    Quindi, non meravigliamoci se stiamo "andando a me**a". Finché saranno gli italiani a comandare, difficile uscirne.
    c'e' stata una parte della mia vita nella quale la pensavo esattamente come te.

    il problema principale sta nel chi ci comanda.

    poi ho avuto qualche esperienza di maggiore responsabilita', e ho compreso che il nostro e' un sistema fondato, cresciuto e elaborato in modo che chiunque comandi, le cose cambino pochissimo.

    questa nave ha l'albero del timone che ha un gioco spaventoso.
    girando la barra da tutta a destra a tutta a sinistra, la rotta cambia di poco.

    quindi, purtroppo, penso che anche chiamando i meglio fighi svedesi, tedeschi o francesi, le cose cambierebbero poco, e , anzi, quelli se ne andrebbero via in fretta, mandandoci a fanchiul e dicendo: "sevvepiacecosi'"!

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