Questo succede in Italia, mercato nel quale il cliente medio (attualmente) è rappresentato dal tipico "modaiolo" che vuole sempre l'ultima novità ipertecnologica per pavoneggiarsi al baretto dell'aperitivo o al bar del passo. Moto come la GSXR 1000 o la Fireblade, che nessuno di loro se le caga più, sono mezzi non solo validissimi, ma in grado di fare ancora la differenza quando sono nelle mani giuste. Ricordatevi che l'elettronica, dove è presente, un giorno o l'altro si guasterà e quel giorn potrebbero essere dolori, non solo per il portafogli.
Secondo me, considerate alcune decisioni della casa a proposito dei regolatori di tensioni delle Daytona/Street o anche di come hanno evoluto l'ultima versione della Daytona, i forum li leggono e probabilmente sono anche in grado di discernere le varie cazzate (che si leggon anche qui dentro) dalle analisi critiche serie supportate da solidi ragionamenti.
Se invece si parla di politica dei prezzi e politica di vendita in Italia, a parer mio Triumph sta facendo di tutto per suicidarsi. In un periodo di crisi così prolungato non si può rimanere fermi con scelte strategiche che potevano andar bene quando i numeri di vendita erano dieci volte tanto.