
Originariamente Scritto da
Dennis
I metodi sono quelli dettati dalla legge e le soluzioni conseguenti saranno quelle valutate dalla magistratura, come prevede la costituzione che abbiamo salvato poche settimane fa.
In particolare, da chi non ha diretto potere di giudizio sulla vicenda ma indirettamente ne traccia i metodi, ovverosia dai partiti politici che hanno rappresentanti da noi eletti al parlamento per legiferare, da cittadino elettore mi aspetto niente di meno che il loro impegno attuale sia quello di analizzare le possibili falle nelle leggi esistenti, che abbiano potuto agevolare la mala amministrazione della banca, e formulare conseguentemente leggi migliori per evitare l'ennesimo, spesso scontato perpetuarsi delle stesse colpe.
Da chi ha ricevuto il mandato di legiferare, opposizione o maggioranza che sia, non mi aspetto altro che legiferi, puntualmente e competentemente.
Ogni giorno che un partito politico eletto si dà alle chiacchiere, al populismo, alla caccia alle streghe, è un giorno sprecato e rubato agli italiani.
E' una ridicola beffa, un raggiro, una perdita di tempo e di occasioni irripetibili.
Viviamo giorni e giorni a chiederci "da semplici cittadini, che possiamo fare?", tuttavia non utilizziamo coscientemente l'unico nostro strumento a disposizione, le libere elezioni democratiche, crogiolandoci nelle inutili puttanate propagandiste che i da noi eletti partiti ci danno in pasto come se fosse per questo che li abbiamo eletti, per raccontarci ovvietà, falsità, verità, raccontarci ciò che vogliamo sentirci raccontare.
Ci esaltiamo per chi abbiamo votato quando ci paventa fortissime azioni ridicolmente irrealizzabili, caccie alle streghe di secolare memoria, sfavillante ottimismo contro ogni evidenza sociale, monumentali vaffanculo verso questo e quell'altro: mai che ci freghi una volta che sia una che chi abbiamo votato faccia il suo lavoro, ovverosia legiferare, nell'interesse del paese.
Basta che l'ovvia pillola di ottimismo o di odio quotidiana ci venga servita e siamo contenti o scontenti. Ridiamo, piangiamo, gioiamo, ci disperiamo, mai che iniziassimo una volta a farci i cazzi nostri, ovverosia a chieder conto a chi abbiamo eletto del suo lavoro, con l'unico strumento a disposizione del popolo, il voto libero e democratico.