ancora cu sta storia?
i vitalizi li ha aboliti Monti nel 2012
il piddi dei piddioti voleva bussare a bancone a quelli che pre 2012 e ciucciargli qualche denaro
ma invece no manco pu cazz
sono degli inqualificabili e pericolosi coglioni, al netto della solita tiritera che passera'" eh ma gli altri" " Eh ma ill piddi/FI" "eh ma i corrotti" etc etc.
Le urla e gli spintoni dei 5 Stelle alla Camera
Per anni i pentastellati ci hanno detto che era ora di abolire i vitalizi per i parlamentari, questo nonostante i vitalizi siano stati di fatto aboliti nel 2012, quindi durante la scorsa legislatura, con una riforma che ha introdotto il metodo di calcolo contributivo: oggi il diritto al trattamento pensionistico si matura al conseguimento di un duplice requisito, anagrafico e contributivo. Il che significa che il parlamentare avrà diritto alla pensione una volta raggiunti i 65 anni di età e a condizione di aver svolto un mandato di almeno quattro anni e mezzo. Rimanevano però in essere i vitalizi di tutti gli ex parlamentari che hanno cessato il mandato prima del 2012. Una situazione che è stata sanata ieri quando l’Ufficio di Presidenza ha approvato all’unanimità (ad eccezione del M5S) una proposta avanzata da Marina Sereni (PD) che va a toccare i vitalizi di circa 2500 ex deputati: nei prossimi tre anni verranno tagliati dal 10% al 40% i vitalizi. Si parte con il 10% per i 506 ex deputati che percepiscono tra i 70 e gli 80 mila euro l’anno, il 20% per coloro che arrivano a 90 mila euro e il 40% per i circa 200 ex deputati che hanno un reddito superiore ai 100 mila euro. Fino al dicembre 2016 il contributo di solidarietà che gli ex parlamentari erano tenuti a versare corrispondeva al 6% dello stipendio e solo per i redditi superiori ai 90 mila euro. Questo taglio ai vitalizi comporterà un risparmio pari a 2,4 milioni di euro l’anno. I 5 Stelle invece volevano che venisse deciso di applicare la legge Fornero ai deputati che andranno in pensione in futuro e per questo motivo hanno scatenato la bagarre in Aula e successivamente in Piazza Montecitorio dove si era radunata una folla che voleva “circondare il Parlamento” e che è stata arringata da Di Battista e Di Maio che armati di megafono sognavano di diventare i capopopolo di una rivoluzione come quella di qualche settimana fa in Romania