Io devo dire che non l'ho amato affatto all'inizio del pontificato, perchè avrei tanto voluto che dopo il mese di pontificato di Giovanni Paolo I e la dolcezza e le speranze che mi aveva "comunicato", il suo successore fosse un "uomo" e non un politico.
Invece nei primi anni di pontificato, almeno fin dopo l'attentato, Wojtyła é stato più "politico" che "spirituale"...
Invece l'ho amato nella sua sofferenza e nel suo esempio nell'accettarla, l'ho amato nella sua ostinata resistenza al male, nella sua serenità di fronte alla morte, nel suo saper diventare comunicativo coi giovani, pur senza smuoversi da quei principi e cardini della Chiesa che io stento molto a capire, accettare e condividere (motivo per cui non mi posso definire cattolico, anche se credo).
Grazie Ettore per il post. Il ricordo di un personaggio così, é comunque un bel pensiero.
Lamps.
gigi






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