
Originariamente Scritto da
flag
le due cose sono un pochino diverse
e nell'articolo c'e' una piccola forzaturina: la teoria keynesiana parla di investimenti anticiclici (fatti dallo stato, e tipicamente in opere pubbliche, e non di spese di partite correnti...e qui si inserisce la famosa panacea degli alti moltiplicatori...ma questa e' un'altra storia) e, per di piu', in sistemi chiusi...altrimenti rischi che i soldi investiti dallo stato italiano vadano ad aziende tedesche...quindi , ovviamente, la critica e' alla libera circolazione di qualsiasi cosa, e quindi alla globalizzazione: un'altra visione che ci indica dove dobbiamo svoltare guardando nello specchietto retrovisore.
sul surplus tedesco, invece (altro articolo), la soluzione sarebbe che i teteschi pagassero di piu' gli operai (spesa privata) e facessero ponti e autostrade (spesa pubblica)...per circa un punto e qualcosa di pil...per arrivare al 6 % di sbilancio
credo sia doveroso
1)credo che lo faranno (dipende molto dagli equilibri interni e dalla percezione della ggggente teteska sui paesi che questa politica dovrebbe favorire (e noi non aiutiamo di certo i nostri cugini a cambiare idea nei nostri confronti )
2)ma credo anche che da solo non bastera'...non credo che uno squilibrio dello , spanniamo, 2-4 % nei costi delle merci tedesche, che vendono non perche' costano meno, ma perche' sono migliori, possa portare a un automatico riequilibrio.
IMHO
ma non solo
3)https://www.ilfattoquotidiano.it/201...rtuno/2819406/
per dire...