Ieri ero un cane. Oggi sono un cane. Domani probabilmente sarò un cane. Sigh! Ci sono poche speranze in un avanzamento.
(Snoopy)
ascoltavano i cialtroni loro....![]()
Ieri ero un cane. Oggi sono un cane. Domani probabilmente sarò un cane. Sigh! Ci sono poche speranze in un avanzamento.
(Snoopy)
Magari sbaglio, ma il voto sulla brexit, secondo me, è stato lo stereotipo del voto di protesta, la maggior parte di chi ha votato contro non credeva potesse davvero succedere ....
Oltretutto Londra era era per il remain sapevano bene cosa avrebbe significato l’uscita
Ultima modifica di Monacograu; 21/10/2018 alle 09:00
Io sono responsabile di quello che dico. Non di quello che capisci tu. [cit]
Questa è una mela...
IMHOSTICA
In sintesi
A votare la Brexit è stato un blocco sociale composito e interclassista, ma profondamente radicato nelle fasce sociali più svantaggiate, in particolare quelle escluse dal mercato del lavoro, frustrate nella propria identità nazionale, un tempo privilegiata, e spaventate dall’immigrazione. La saldatura di questo blocco rappresenta un grosso problema per la sinistra, inglese e non, ma non si tratta di un fenomeno recente. Se è vero che solo il 21% di questo blocco ha votato Labour lo scorso anno, significa che una parte consistente della working class inglese non ha voltato le spalle a Corbyn ora in nome dell’opposizione all’Unione Europea, bensì ha smesso da tempo di identificarsi in una sinistra che, del resto, negli anni del blairismo, ha messo in campo politiche di austerità, precarizzazione e privatizzazione ben più forti di quelle applicate nel resto d’Europa, e senza bisogno delle pressioni di Bruxelles e Francoforte. Ad aver votato Brexit è stata una parte significativa della borghesia nazionale insieme a una parte di ciò che era la working class inglese, così com’è uscita da quattro decenni di thatcherismo e blairismo: sconfitta, impoverita, fondatamente pessimista e comprensibilmente spaventata. Del resto, se denunciamo da anni che il cuore dell’ideologia neoliberista sta nella distruzione dei legami di solidarietà in nome della messa in competizione di tutti contro tutti, non possiamo stupirci se l’immigrazione e la sovranità nazionale soppiantano i diritti dei lavoratori o la difesa di un welfare che non c’è più tra le motivazioni che spingono al voto le classi popolari, e non possiamo scandalizzarci se chi è stato abbandonato dalle organizzazioni presuntamente di classe finisce per fondersi nelle urne con un blocco interclassista guidato dalla destra in nome della difesa dal nemico esterno.
Analisi dei dati: chi ha votato per la Brexit e cosa significa per il futuro
muuuuu
come sempre rispondi con qualcosa che non risponde, o magari risponde a qualcos'altro
il mio commento, lo sapevo, certamente impopolare sul popolo, e' in risposta al "dov'erano quando si votava", e quindi a un ipotizzato canbiamento di idea
tu rispondi col "perche'" di quell'idea, ammesso e non concesso che l'analisi si a corretta
ma va bene cosi'
p.s. quando qualcun altro qui dentro sosteneva che moltissima parte del popolo italico era rappresentata da
non ricordo obiezioni da parte tua, e nemmeno di molti altri
![]()
Ultima modifica di ABCDEF; 21/10/2018 alle 10:09