@Dennis hai la cassetta dei MP piena
Io sono responsabile di quello che dico. Non di quello che capisci tu. [cit]
Questa è una mela...
IMHOSTICA
le cose sono molto più semplici di quello che sembra...
il 50% circa delle persone che fa il vaccino sviluppa immunizzazione già dopo la prima dose, esattamente dopo circa 12/14 giorni dalla somministrazione ma, siccome si vuole una copertura maggiore, il richiamo a 21 giorni serve per portare quel 50% al 95%...ancora una volta servono circa 12 giorni per raggiungere la massima immunizzazione dopo la seconda somministrazione (a qualcuno potrebbero bastare soli 7 giorni ma dalle curve che ho visto io dico che 12 giorni danno una sicurezza quasi totale)
perchè 12 giorni? perchè il corpo ha bisogno di qualche tempo per produrre gli anticorpi che altro non sono che proteine specifiche
se vi rompete una gamba guarite in un giorno o 3 mesi se non 6? se vi fate una ferita profonda guarite in un giorno o in un mese almeno? vi rendete conto quindi che pensare che un vaccino funzioni dalla sera alla mattina significa sbagliare completamente il ragionamento? siamo sistemi biologici che richiedono tempo per guarire non macchine a cui si cambia un pezzo e si riparte
la peggiore delle ipotesi prevede un tempo di circa 30/33 giorni per esaurire tutte le fasi della vaccinazione...dalla prima somministrazione alla immunizzazione e questo tempo è una quisquilia rispetto alla immunità di gregge per contagio naturale...proprio oggi, dopo un anno dai primi casi ufficiali, solo l'1% della popolazione mondiale si è ufficialmente infettata...vogliamo moltiplicare per 5? bene...1 anno per infettare il 5% della popolazione mondiale...ed abbiamo avuto già tutti questi problemi...fate voi quanti anni di ondate servirebbero per raggiungere la immunità di gregge, almeno tra i 5 e i 10 anni di non-vita così come stiamo facendo
concludo infine dicendo che venire a contatto con il COVID in un qualunque momento di quei 30/33 giorni non interrompe il processo di immunizzazione...ovviamente vi potranno essere molti scenari a seconda del momento in cui ci si infetta...più tardi accade meno probabilità di ammalarsi ci sono...ma l'organismo non smette di costruire anticorpi a seguito della vaccinazione se anche ci si infetta...ma non continuo perchè si andrebbe in tecnicismi non utili ad una facile comprensione...certamente è buona norma, durante la fase di immunizzazione, di adottare i normali comportamenti ormai arcinoti
Ultima modifica di Fermissimo; 23/12/2020 alle 22:13
cynism is the new fascism...
lascia perdere Nenni, e scordati che qualcuno, io per primo, abbia un qualche interesse a scimmiottarti...se lo avessi voluto fare veramente avrei scritto: volevo vedere se eravate attenti
si ma allora, che senso ha mettersi un gesso o farsi suturare ?io ho qualche dubbio
eri andato benissimo, ma qui hai voluto strafare...e adesso arivai coi dubbi
puoi insultarlo anche davanti a tutti, dai![]()
Ultima modifica di ABCDEF; 23/12/2020 alle 22:12 Motivo: Unione Post Automatica
Io sono responsabile di quello che dico. Non di quello che capisci tu. [cit]
Questa è una mela...
IMHOSTICA
Era presumibile che un vaccino non possa funzionare appena iniettato, il corpo deve “adattarsi” e prepararsi, ma rimane però la “complicazione” della seconda dose che sulla carta raddoppia i tempi per diventare immuni (in percentuale sufficientemente elevata), e che comunque non rende certa la durata totale del processo.
Ecco il mio dubbio sul farfugliamento.
Ovviamente non sono così scemo per non capire di essere stato tacciato come quello che farfuglia (non da te), ma anche chi fa le diagnosi dall’alto dovrebbe capire o interpretare il contesto.
Il mese e mezzo di clausura dovrebbe accompagnare il vaccino, per far sì che le persone non contraggano il virus durante il periodo di “azione” del vaccino stesso, ma anche nel periodo precedente alla prima somministrazione, il tutto per ottenere il massimo risultato.
Se un “vaccinando” si becca il Covid prima o appena dopo la prima dose, SI BECCA IL COVID e le relative conseguenze.
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Sabba
la durata è quella (si parla sempre di percentuali e di probabilità, di certo vi è solo la morte...inoltre potresti essere fra il 5% di non responders)
di vaccini che prevedono richiami ce ne sono altri:
per esempio il vaccino contro il papilloma mi pare preveda addirittura 3 richiami: dopo 1 mese e dopo 6
e mi pare che anche quello contro la difterite, ma vado e leggo
che non è un farfugliamento
quello sono io, e confermo che, senza offesa alcuna, dato che non credo che sia il tuo campo, anche se mi pare di ricordare che eri un fenomeno in chimica e hai esperienza diretta di farmacologia per questioni legate alla tua salute...sempre che non ricordi male, in questo caso sei tu che farfugli...ovviamente a mio parere...e non c'eè alcuna questione di contesto
ovvio...oddio, poi, clausura...la solita prudenza, dato che hai solo il 50% di probabilità che già funzioni dopo la prima dose...nel mondo da foglio excel che usiamo qui dentro, se vuoi, puoi avere il 50% di prudenza in meno....o essere prudente solo al 50%
ovviamente nella media
meglio così?
bah, non è una excusatio, ma la petizione, nel caso lo fosse stata, ci sarebbe stata...vedrai che se ti rileggi...lo so, è una fatica, ma se ti rileggi, te ne accorgi![]()
Ultima modifica di ABCDEF; 23/12/2020 alle 23:00 Motivo: Unione Post Automatica
come no, volevo vedere se eravate attenti cit.
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Non sapevo che tu fossi uno scrittore di fantascienza..
Quando mai ho detto che sono un esperto in un campo (dove so poco o nulla)?
Ho fatto domande e ho anche fatto una cosa che probabilmente non è sempre applicata, cioè un semplice ragionamento stando a ciò è che riportato.
Non me ne frega nulla di altre cose o di altre patologie, qui parliamo di un virus specifico (verifica il titolo del post), e di una contromisura che verrà presto adottata (giornali, media, tv confermano che è il vaccino della Pfizer, almeno per il momento)..
Nonnino di 82 anni che per fortuna sta bene...
Gli dicono che verrà vaccinato il 6 di marzo.
I parenti cercano di proteggerlo non facendolo uscire di casa, ma l’umarell che ha dentro di se lo spinge fuori per dirlo agli amici.
Le raccomandazioni dei figli vengono accolte inizialmente, e il vecchietto sta in casa a bonfonchiare fino al 5 marzo.
Poi si vaccina, magari diventa per un paio di giorni febbricitante e dopo una settimana torna di nuovo ad essere l’umarell di sempre.
Esce, finalmente tranquillo (pensando: “sono stato vaccinato, adesso non mi ferma più nessuno, a me i cantieri”) per dirlo ai suoi amici e, taaaaaac, si becca il virus e purtroppo ci lascia le penne perché il vaccino non ha ancora avuto modo di agire.
Situazione assurda per chi vede le cose in modo rigido e scientifico, ma assolutamente possibile nella realtà.
Un “lockdown personalizzato” lo avrebbe potuto salvare, o anche salvare un’altro vecchietto che aveva avuto contatti con lui in quella sfortunata settimana nella quale si era contagiato.
Lo so, non è scritto nei tabulati quindi è impossibile.
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Sabba