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Discussione: Abbigliamento estivo , jeans o pantaloni in tessuto areati ?

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  1. #1
    TCP Rider L'avatar di thepen70
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    Sabato scorso ho avuto modo di testare a fondo il completo Rev'it outback 3, partito alle 6,30 del mattino e rientrato alle 18, 730km percorsi, partenza da trezzo sull'adda destinazione passo del falzarego in trentino.
    Il completo era privo (ovviamente) dell'imbottitura invernale e dello strato antipioggia/antivento, quindi solo cordura con la sua fodera in retina interna, io "sotto" avevo solo boxer e una maglia tecnica, alle 8,50 ero al passo del tonale, temperatura 9°, freschetto, stavo per mettere il pile che avevo nel bauletto ma ho pensato poi che le temperature sarebbero presto salite ed ho continuato cosi, ho proseguito verso il passo Mendola, bolzano, lago di carezza, val di fassa, canazei, fedaia, falzarego, fin qui tutto bene, temperature "montane" nessuna sensazione di caldo, un lieve fastidio a livello delle protezioni sulle ginocchia, sentivo "grattare" e non capivo cosa potesse essere, dopo il falzarego mi son concesso anche il passo del Pordoi, pausa panino (erano le 14) e poi la decisione di fare autostrada al ritorno, 3h contro le 5/6 della strada fatta all'andata, mi rimetto in sella e scendo verso trento, limite 50km/h 100km circa di statale da percorrere prima di arrivare all'autostrada, e scendendo il caldo cominciava ad aumentare, apro le due "tasche" di ventilazione poste sul petto, e quelle interno coscia nei pantaloni, si arriva a 34° e il caldo si sente eccome, ma il fastidio alle ginocchia è diventata ormai sofferenza, sempre più spesso cerco sollevare le protezioni per riposizionarle, entro in autostrada, la velocità mitiga leggermente la sensazione di calore, dopo un paio d'ore sono a casa, tolgo i pantaloni, risvolto la gamba e cerco di capire cosa mi abbia lasciato delle lievi escoriazioni sulle ginocchia, la fodera in quel punto è più spessa, ed è in nylon, c'è anche la chiusura in velcro per l'alloggiamento delle protezioni, il caldo e le undici ore in sella hanno fatto il resto, ho scritto a Rev'it chiedendo come mai si siano persi in un particolare cosi evidente, sarebbe bastato mettere una cerniera esterna per rimuovere la protezione in modo da non lasciare una cucitura (o velcro che sia) in una zona cosi esposta allo sfregamento, mi rispondono di rivolgermi al negozio dove li ho acquistati, con lo scontrino alla mano; e poi? che fanno? una volta giunti in assistenza rifanno completamente la linea?
    Bho, son perplesso, sicuramente al prossimo utilizzo indosserò dei pantaloni in lycra per capire se cosi riesco a risolvere il problema.

    A livello di calore non ho sofferto eccessivamente, diciamo che il jeans è sicuramente più comodo e traspirante rispetto alla cordura
    Ultima modifica di thepen70; 01/07/2021 alle 09:07

  2. #2
    TCP Rider L'avatar di Speed Demon
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    Citazione Originariamente Scritto da thepen70 Visualizza Messaggio
    Sabato scorso ho avuto modo di testare a fondo il completo Rev'it outback 3, partito alle 6,30 del mattino e rientrato alle 18, 730km percorsi, partenza da trezzo sull'adda destinazione passo del falzarego in trentino.
    Il completo era privo (ovviamente) dell'imbottitura invernale e dello strato antipioggia/antivento, quindi solo cordura con la sua fodera in retina interna, io "sotto" avevo solo boxer e una maglia tecnica, alle 8,50 ero al passo del tonale, temperatura 9°, freschetto, stavo per mettere il pile che avevo nel bauletto ma ho pensato poi che le temperature sarebbero presto salite ed ho continuato cosi, ho proseguito verso il passo Mendola, bolzano, lago di carezza, val di fassa, canazei, fedaia, falzarego, fin qui tutto bene, temperature "montane" nessuna sensazione di caldo, un lieve fastidio a livello delle protezioni sulle ginocchia, sentivo "grattare" e non capivo cosa potesse essere, dopo il falzarego mi son concesso anche il passo del Pordoi, pausa panino (erano le 14) e poi la decisione di fare autostrada al ritorno, 3h contro le 5/6 della strada fatta all'andata, mi rimetto in sella e scendo verso trento, limite 50km/h 100km circa di statale da percorrere prima di arrivare all'autostrada, e scendendo il caldo cominciava ad aumentare, apro le due "tasche" di ventilazione poste sul petto, e quelle interno coscia nei pantaloni, si arriva a 34° e il caldo si sente eccome, ma il fastidio alle ginocchia è diventata ormai sofferenza, sempre più spesso cerco sollevare le protezioni per riposizionarle, entro in autostrada, la velocità mitiga leggermente la sensazione di calore, dopo un paio d'ore sono a casa, tolgo i pantaloni, risvolto la gamba e cerco di capire cosa mi abbia lasciato delle lievi escoriazioni sulle ginocchia, la fodera in quel punto è più spessa, ed è in nylon, c'è anche la chiusura in velcro per l'alloggiamento delle protezioni, il caldo e le undici ore in sella hanno fatto il resto, ho scritto a Rev'it chiedendo come mai si siano persi in un particolare cosi evidente, sarebbe bastato mettere una cerniera esterna per rimuovere la protezione in modo da non lasciare una cucitura (o velcro che sia) in una zona cosi esposta allo sfregamento, mi rispondono di rivolgermi al negozio dove li ho acquistati, con lo scontrino alla mano; e poi? che fanno? una volta giunti in assistenza rifanno completamente la linea?
    Bho, son perplesso, sicuramente al prossimo utilizzo indosserò dei pantaloni in lycra per capire se cosi riesco a risolvere il problema.

    A livello di calore non ho sofferto eccessivamente, diciamo che il jeans è sicuramente più comodo e traspirante rispetto alla cordura
    Stessa cosa mi era capitata con dei pantaloni della Spidi, ho fatto modificare ad una sarta la zona degli alloggiamenti delle protezioni per le ginocchia facendogliela foderare con un tessuto più morbido della retina in poliestere, che puntualmente mi grattuggiava le ginocchia
    Con 20 euro ho risolto, naturalmente l'ho fatto presente al negozio in cui li ho acquistati e Spidi ha fatto tesoro della mia esperienza, un altro paio di pantaloni acquistati in seguito non avevano più l'alloggiamento protezioni realizzato in poliestere ma in normalissimo cotone, presumo che oltre alla mia ce ne saranno state molte altre di lamentele
    THE DEVIL IS NOT SO BLACK AS IS PAINTED.......
    OMAE WA MOU SHINDEIRU....... (NANI?)

  3. #3
    TCP Rider L'avatar di Walter_il_Sardo
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    Citazione Originariamente Scritto da thepen70 Visualizza Messaggio
    Sabato scorso ho avuto modo di testare a fondo il completo Rev'it outback 3, partito alle 6,30 del mattino e rientrato alle 18, 730km percorsi, partenza da trezzo sull'adda destinazione passo del falzarego in trentino.
    Il completo era privo (ovviamente) dell'imbottitura invernale e dello strato antipioggia/antivento, quindi solo cordura con la sua fodera in retina interna, io "sotto" avevo solo boxer e una maglia tecnica, alle 8,50 ero al passo del tonale, temperatura 9°, freschetto, stavo per mettere il pile che avevo nel bauletto ma ho pensato poi che le temperature sarebbero presto salite ed ho continuato cosi, ho proseguito verso il passo Mendola, bolzano, lago di carezza, val di fassa, canazei, fedaia, falzarego, fin qui tutto bene, temperature "montane" nessuna sensazione di caldo, un lieve fastidio a livello delle protezioni sulle ginocchia, sentivo "grattare" e non capivo cosa potesse essere, dopo il falzarego mi son concesso anche il passo del Pordoi, pausa panino (erano le 14) e poi la decisione di fare autostrada al ritorno, 3h contro le 5/6 della strada fatta all'andata, mi rimetto in sella e scendo verso trento, limite 50km/h 100km circa di statale da percorrere prima di arrivare all'autostrada, e scendendo il caldo cominciava ad aumentare, apro le due "tasche" di ventilazione poste sul petto, e quelle interno coscia nei pantaloni, si arriva a 34° e il caldo si sente eccome, ma il fastidio alle ginocchia è diventata ormai sofferenza, sempre più spesso cerco sollevare le protezioni per riposizionarle, entro in autostrada, la velocità mitiga leggermente la sensazione di calore, dopo un paio d'ore sono a casa, tolgo i pantaloni, risvolto la gamba e cerco di capire cosa mi abbia lasciato delle lievi escoriazioni sulle ginocchia, la fodera in quel punto è più spessa, ed è in nylon, c'è anche la chiusura in velcro per l'alloggiamento delle protezioni, il caldo e le undici ore in sella hanno fatto il resto, ho scritto a Rev'it chiedendo come mai si siano persi in un particolare cosi evidente, sarebbe bastato mettere una cerniera esterna per rimuovere la protezione in modo da non lasciare una cucitura (o velcro che sia) in una zona cosi esposta allo sfregamento, mi rispondono di rivolgermi al negozio dove li ho acquistati, con lo scontrino alla mano; e poi? che fanno? una volta giunti in assistenza rifanno completamente la linea?
    Bho, son perplesso, sicuramente al prossimo utilizzo indosserò dei pantaloni in lycra per capire se cosi riesco a risolvere il problema.

    A livello di calore non ho sofferto eccessivamente, diciamo che il jeans è sicuramente più comodo e traspirante rispetto alla cordura
    Lo stesso problema lo presenta la mia giacca estiva Rev'It Airwave per quanto riguarda gli alloggiamenti delle protezioni sui gomiti: c'è una striscia di velcro potentissimo ma molto spessa e coi bordi con angoli vivi. Io generalmente indosso maglie tecniche a maniche lunghe per cui il fastidio è minimo, ma quando mi è capitato di indossare le maniche corte il problema è stato piuttosto evidente. Di contro non ho altri appunti da fare al prodotto, che è fatto benissimo e nella mia recente caduta (anche se a bassa velocità) non ha riportato neanche un graffio.



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