Mi trova perfettamente d'accordo e, oltretutto, non dice neanche niente di stravolgente.
Di transizione energetica non si parla da oggi, ma da anni, è un processo già in atto e, sin dall'inizio, è stato sempre sottolineato il fatto che "non è un pasto gratis".
Mettere in atto questa transizione, che ha a mio modestissimo avviso più benefici che costi, costa. Ed è ovvio, quindi, che occorra trovare fonti per coprire questi costi.
Costi che, in prevalenza, sono capex, ovvero, per farla semplice, investimenti (e non semplici spese) che produrranno un ritorno economico anche in termini occupazionali.
Inoltre, non partecipare oggi a questa "partita", vorrebbe dire relegare ancora di più l'Italia in un angolo dell'economia mondiale. E, per fortuna, nella transizione energetica l'Italia sta dicendo la sua. Da anni.
IMHO.