chi?
sorry, ho letto in ritardo
comunque, pensandoci, è evidente:
Rubano in un appartamento davanti a decine di vicini, e ovviamente i parenti dei ladri si interrogano su come mai la serratura della porta non fosse di quelle di ultima generazione, e i vicini, in fondo, concordano...il dubbio viene
se quelli che sono già morti sono quelli che dovevano morire, quelli che stanno morendo chi sono ?
e perchè?
per capire
Ultima modifica di ABCDEF; 11/10/2021 alle 08:32 Motivo: Unione Post Automatica
dividi e impera. Hanno voluto appositamente creare delle divisioni tra il popolo, in modo da poter governare a maggior ragione con il pugno di ferro. Ma poi...la CGIL che non va in piazza a protestare contro il greenpass ma lo fa per manifestare contro il fascismo????ma per favore........
che rumore fa la felicita'
la pazienza e' la virtu' di chi non ha un caz@zo da fare
storie di chi rimane e di chi invece lascia tutto e se ne va.....
Di A.Di Siena
Un paese piegato da due anni di chiusure senza ammortizzatori sociali degni di questo nome. Migliaia di fallimenti a catena, disoccupazione dilagante. La gente in fila al monte dei pegni a vendersi le catenine e a mangiare alla Caritas. Poi aumenta tutto, luce, pane, benzina.
Il governo dei migliori impone un pass per andare a lavorare minacciando di lasciare senza stipendio milioni di lavoratori.
E in tutto sto casino i sindacati tacciono colpevolmente. E invece di proclamare un mega sciopero generale a oltranza quasi quasi plaudono all’operato di Draghi.
Finisce che camionisti e portuali, gente con la schiena spezzata e i calli sulle mani che rischia di restare tre mesi a casa senza soldi per sfamare la famiglia, giustamente si incazzano.
E quelli piagnucolano, urlano al fascismo e invocano i manganelli in piazza.
Piaccia o non piaccia le cose stanno così.
Ecco, se l’assalto a un sindacato non fosse di per sé una roba inaccettabile, ci sarebbe da ridere sulla capacità di questa gente di interpretare la realtà. Figurarsi difendere l’interesse della gente che lavora.
Ha perfettamente ragione chi, rievocando episodi di un passato ben più caldo del presente, ricorda quando fu il Movimento del ‘77 a cacciare a sassate l’allora segretario CGIL Luciano Lama. Fra l’altro in uno scenario, quello della Sapienza, in cui campeggiava un bel pupazzo che pendeva da una forca. Oppure quando furono le BR ad ammazzare brutalmente Guido Rossa, anche lui sindacalista della CGIL.
Il fatto che Forza Nuova tenti di egemonizzare la protesta contro il greenpass, o cerchi di dirigere l’assalto al sindacato, non sposta di un millimetro la questione centrale: le enormi responsabilità dei sindacati confederati rispetto a quanto accaduto in questi anni in un mondo del lavoro sempre più brutalmente ricattato e svilito.
Ancora una volta la sinistra italiana si fa imbambolare dalla storiella dei fascisti e perde completamente di vista le reali motivazioni che agitano gli strati più sofferenti della società. Un’incapacità avvilente di comprensione della realtà (e di quanto cova sotto di essa) che si è trasformata in tradimento conclamato. Condizione ormai evidentissima - soprattutto a quei lavoratori che soffrono in prima persona tutte le storture delle politiche messe in atto da due decenni a questa parte - sottolineata dalla convocazione della “manifestazione antifascista”. Come se l’unico pericolo fosse ancora una volta quello. E non gli oltre 800 morti sul lavoro nei primi dieci mesi dell’anno, il lavoro sottopagato, lo sfruttamento dei precari e ciliegina sulla torta milioni di lavoratori che rischiano di restare tre mesi a casa senza stipendio perché non vogliono farsi somministrare un vaccino non obbligatorio.
Non si può pensare di restare comodamente seduti dietro una scrivania per due anni, limitandosi a mandare in tivù il segretario a parlare di ius soli come priorità o ad applaudire ossequiosamente l’avvento del governo Draghi, mentre le aziende continuano a delocalizzare e i lavoratori finiscono a fare la fila alla Caritas, e poi cadere dal pero perché la gente si incazza. Anche perché quella è gente che, per quanto faccia comodo etichettarla come popolino ignorante, ha occhi per vedere la CGT francese scendere in strada al fianco dei lavoratori contro il greenpass.
Ed ecco che fa comodo evocare il pericolo fascista. Così facendo si nascondono le proprie gigantesche mancanze nei confronti di piazze che sinistra e sindacati non riescono più a riempire manco se pagano pullman e pranzo al sacco. Certo, lì davanti i fascisti c’erano per davvero. Ma le loro comparsate su commissione sono essenziali per costruire una narrazione ad uso e consumo del governo (a cui i sindacati si stanno ancora una volta miopemente prestando) che suona più o meno così: sono stati i fascisti, i No Greenpass sono fascisti, quindi il greenpass è antifascista.
E serve davvero a poco sostenere che se non fossero stati veramente fascisti avrebbero assaltato la sede di Confindustria e non la CGIL. Perché questo presupporrebbe l’esistenza di una coscienza politica e di classe che di fatto non esiste più. Anche (o soprattutto) per responsabilità dei sindacati e dei partiti di sinistra.
Quella che sta andando in scena in queste ore è la pura rabbia sociale di una massa informe di gente esasperata che, a torto o a ragione, finisce per prendersela con chiunque gli capiti a tiro. In primis con chi avrebbe dovuto tutelarla. Rabbia cieca e irrazionale esattamente come sempre avviene in ogni rivoluzione popolare e spontanea.
Rivoluzione appunto. Parola evocata e stra-abusata per mezzo secolo da quelle stesse persone che oggi invocano i manganelli contro i manifestanti solo perché hanno definitamente perso l’egemonia su di essi. E adesso, per dirla con gli esuli della Comune di Parigi, rischiano di finire come i Versagliesi di sinistra e di destra che apparivano uguali di fronte all’odio del popolo.
Ha perfettamente ragione chi, rievocando episodi di un passato ben più caldo del presente, ricorda quando fu il Movimento del ‘77 a cacciare a sassate l’allora segretario CGIL Luciano Lama. Fra l’altro in uno scenario, quello della Sapienza, in cui campeggiava un bel pupazzo che pendeva da una forca. Oppure quando furono le BR ad ammazzare brutalmente Guido Rossa, anche lui sindacalista della CGIL.
Il fatto che Forza Nuova tenti di egemonizzare la protesta contro il greenpass, o cerchi di dirigere l’assalto al sindacato, non sposta di un millimetro la questione centrale: le enormi responsabilità dei sindacati confederati rispetto a quanto accaduto in questi anni in un mondo del lavoro sempre più brutalmente ricattato e svilito.
Ancora una volta la sinistra italiana si fa imbambolare dalla storiella dei fascisti e perde completamente di vista le reali motivazioni che agitano gli strati più sofferenti della società. Un’incapacità avvilente di comprensione della realtà (e di quanto cova sotto di essa) che si è trasformata in tradimento conclamato. Condizione ormai evidentissima - soprattutto a quei lavoratori che soffrono in prima persona tutte le storture delle politiche messe in atto da due decenni a questa parte - sottolineata dalla convocazione della “manifestazione antifascista”. Come se l’unico pericolo fosse ancora una volta quello. E non gli oltre 800 morti sul lavoro nei primi dieci mesi dell’anno, il lavoro sottopagato, lo sfruttamento dei precari e ciliegina sulla torta milioni di lavoratori che rischiano di restare tre mesi a casa senza stipendio perché non vogliono farsi somministrare un vaccino non obbligatorio.
Non si può pensare di restare comodamente seduti dietro una scrivania per due anni, limitandosi a mandare in tivù il segretario a parlare di ius soli come priorità o ad applaudire ossequiosamente l’avvento del governo Draghi, mentre le aziende continuano a delocalizzare e i lavoratori finiscono a fare la fila alla Caritas, e poi cadere dal pero perché la gente si incazza. Anche perché quella è gente che, per quanto faccia comodo etichettarla come popolino ignorante, ha occhi per vedere la CGT francese scendere in strada al fianco dei lavoratori contro il greenpass.
Ed ecco che fa comodo evocare il pericolo fascista. Così facendo si nascondono le proprie gigantesche mancanze nei confronti di piazze che sinistra e sindacati non riescono più a riempire manco se pagano pullman e pranzo al sacco. Certo, lì davanti i fascisti c’erano per davvero. Ma le loro comparsate su commissione sono essenziali per costruire una narrazione ad uso e consumo del governo (a cui i sindacati si stanno ancora una volta miopemente prestando) che suona più o meno così: sono stati i fascisti, i No Greenpass sono fascisti, quindi il greenpass è antifascista.
E serve davvero a poco sostenere che se non fossero stati veramente fascisti avrebbero assaltato la sede di Confindustria e non la CGIL. Perché questo presupporrebbe l’esistenza di una coscienza politica e di classe che di fatto non esiste più. Anche (o soprattutto) per responsabilità dei sindacati e dei partiti di sinistra.
Quella che sta andando in scena in queste ore è la pura rabbia sociale di una massa informe di gente esasperata che, a torto o a ragione, finisce per prendersela con chiunque gli capiti a tiro. In primis con chi avrebbe dovuto tutelarla. Rabbia cieca e irrazionale esattamente come sempre avviene in ogni rivoluzione popolare e spontanea.
Rivoluzione appunto. Parola evocata e stra-abusata per mezzo secolo da quelle stesse persone che oggi invocano i manganelli contro i manifestanti solo perché hanno definitamente perso l’egemonia su di essi. E adesso, per dirla con gli esuli della Comune di Parigi, rischiano di finire come i Versagliesi di sinistra e di destra che apparivano uguali di fronte all’odio del popolo.
ma infatti...bisogna entrare alla cgil e spaccare tutto...mancava solo l'indiano, ma di elementi coreografici ce n'erano comunque parecchi
la cgil ha fatto una proposta, che le persone contrarie alla vaccinazione ma ragionevoli, avrebbero anche potuto appoggiare: tamponi gratis o a spese del datore di lavoro
ma ovviamente è poco rivoluzionaria per chi vuole salvare la democrazia
questo manifestare contro il fascismo, poi...mi sa che c'è sotto qualcosa
guarda se mi tocca difendere la cgil, essendo uno che una volta si sarebbe definito di destra, ma destra vera, non questa accozzaglia di ignoranti arruffapopolo
la cgil dovrebbe essere attaccata per ben altre questioni, e non intendo attaccata militarmente, visto che di questi tempi si fa una certa confusione
È curioso che gli unici due paesi europei con questa porcheria di green pass siano in piazza perennemente a protestare...come pure che il nostro pseudo giornalismo stipendiato dallo stato abbia lavato il cervello a buona parte della popolazione in questi quasi due anni raccontando giornalmente una realtà di comodo e terrorismo.
Auguri a tutti.
analisi almeno in parte condivisibile, salvo la questione del piagnucolano, che mi pare utile solo a introdurre la farneticazione che segue
e poteva finire così, non ti pare: è inaccettabile, ma no, seguendo l'onda ipocrita di meloni e salvini, e di altri ipocriti più o meno illustri o noti, si prosegue
ha perfettamente ragione...mica facevano male!?! oppure: che sarà mai in confronto a quello!?! oppure ancora, quella volta erano quelli di sinistra, e perchè non potrebbero ancora essere quelli? mah
e qui ecco che introduciamo il concetto: i veri difensori del popolo sono , almeno oggi, questi, tanto quanto lo furono i tiratori di sassi a Lama o gli sparatori di Rossa...benissimo
Anche secondo me sono la stessa cosa, e lo dico con tutto il disprezzo possibile
Ah, è una storiella...ecco qui: derubricata ad anedottica, a cosa da niente, e frase incidentale
Quindi, riassumiamo: la sinistra ha tradito, non resta che quella destra li...e come si permettono di convocare una manifestazione antifascista, che a questo punto , guarda il percorso logico, sarebbe contro il popolo...e poi i morti sul lavoro (ma non era tutto chiuso), gli stipendi bassi (a fronte di una scarsa produttività, produttività che le ricette sovraniste e populiste/stataliste contribuiranno a far calare ulteriormente, altro che alzare)...e alla fine, ma solo alla fine, la questione del green pass
le aziende continuano a delocalizzare...perchè? lo vogliamo impedire? sono questi quelli che vogliono passare per liberali e urlano libertà?
Io credo che il sindacato sia finito come forma di rappresentanza, così com'è, e che i rappresentati non abbiano capito e lo vogliano come una volta, questo è il dramma, ma è un altro discorso...
evocare il pericolo fascista fa comodo...certo: i fascisti c'erano davvero...quindi?!?Ah...ecco: le loro comparsate (sono stati gli organizzatori non di questa ma di tutte le piazzate fin qui...lo so :è un particolare insignificante)sono utili al governo...può anche darsi, ma ci sarà parecchia gente che pensa che il governo li abbia guidati...è questo che vuol dire ? poi ancora una volta il gioco della costruzione della narrazione dell'altro per poi criticarla: nessuno ha detto che il green pass è antifascista, hanno solo detto che quella è stata una manifestazione, almeno in parte, e nell'organizzazione, fascista. Difficilmente contestabile.
ah...quindi: non hanno assaltato confindustria per colpa della sinistrafantastico
pura rabbia sociale che ti dimentichi di dire è stata provocata, solleticata, organizzata anche nei suoi aspetti violenti dai fascisti...altro che rivoluzione spontanea e popolare...la massa informe: tranquillo: si fa organizzare, e se è vero che "gli altri" seguono il pifferaio draghi, questi qui seguono un altro pifferaio, vestito di nero e già condannato per eversione...e che segnala il chiunque con cui prendersela.
VEramente che la sinistra non invoca la rivoluzione è da parecchio: forse l'autore fa riferimento alla sinistra che gli piace, e che ha ben descritto poco più sopra: quella che ha sparato a guido rossa
ottimo pezzo, ma me lo voglio condire con le ultime "perle" di fusaro e meluzzi
p.s. ma chi è l'autore di queste perle di saggezza e della relativa visione sociopoliticostorica?
Ultima modifica di ABCDEF; 11/10/2021 alle 10:46
Non invidio affatto chi resta qui, in questa italietta infetta.
ma te pensi veramente che le migliaia di persone in piazza fossero mosse da salvini, meloni, forza nuova o altri personaggi simili? ma non puó invece essere che la gente si sia veramente rotta i coglioni di 2 anni di soprusi senza un minimo rigore logico ne scientifico?In Italia nell'ultimo anno sono state perse oltre 300.000 partite iva...e Draghi che ha il coraggio di dire che sta andando meglio del previsto? Ma che droghe usa?
che rumore fa la felicita'
la pazienza e' la virtu' di chi non ha un caz@zo da fare
storie di chi rimane e di chi invece lascia tutto e se ne va.....
si
si sia rotta i coglioni, si
rigore logico e scientifico, lo discuto: il rigore sarebbe quello della bolgan? di Montanari? di fusaro e meluzzi?
mi tengo tutta la vita quello di draghi e figliuolo
fenomeno purtroppo non nuovo in tempi di crisi
https://www.ilfattoquotidiano.it/201...hiuso/1089953/
mi piacerebbe sapere, e forse alcuni dati ci sono, che tipo di partite iva: temo che molte siano di gente che lavorava fittiziamente a partita iva, facendo in realtà un lavoro da dipendente.
Questa è una evidente stortura, ormai strutturale in italia, la cui colpa non può essere, però, addossata al governo attuale...sembra che prima del covid questo fosse il bengodi, ma non era così
il covid, e le misure conseguenti, hanno certamente aggravato, e le contromisure di sostegno sono state insufficienti, ma bisognerebbe anche chiedersi il perchè