
Originariamente Scritto da
flag
no, è un fuffaro conclamato
a puro titolo di esempio, ma su malone c'è una discreta letteratura
ok, ma facciamo le cose corretamente: paragoniamolo e, trattandosi di segnalazioni "passive", paragoniamo anche la diffusione in un dato arco temporale, la risonanza mediatica, la quantità di "informazioni" disponibili, la quantità di articoli di giornale e la "militanza attiva" di una quota di popolazione di questi farmaci verso qualsiasi altro farmaco fin qui lanciato nella storia della medicina
lo so, è difficile, ma almeno qualitativamente, converrai con me, che le cose sono ordini di grandezza diverse
poi non sto dicendo che questi farmaci non abbiano effetti collaterali, li hanno eccome, e si vedono anche negli studi clinici seri, ma usare quel dato per sostenere...non so cosa, è un salto non indifferente
faccio l'esempio di un farmaco antitumorale...ovviamente la "sensibilità" sulla soglia di segnalazione, sempre parlando di un sistema passivo, è molto più bassa, dal momento che il paziente ha già, purtroppo, sperimentato effetti terribili sia della patologia che di altri precedenti terapie
https://www.science.org/content/arti...scientists-say
https://www.outlookindia.com/website...ob-john/403135
in india il 25% della popolazioe è adolescente, e la quota di over 65 è inferiore al 5%
anche questo credo possa contare qualcosa, fermo restando che sia i dati nella loro qualità che i motivi dell'eventuale minore incidenza di infezioni e decorsi gravi devono essere indagati maggiormente.
anche la stima della quota di popolazione già esposta al virus, e quindi dotata di anticorpi, sarebbe importante...aggiunta alla quota di vaccinati (mi pare di ricordare più o meno 50% con una e 25% con due dosi, fatte abbastanza recentemente)
resta un caso interessantissimo, ma non ritengo possa essere una "best practice" per noi