Sono rientrato a leggere questa discussione, e niente, ci ritrovo commenti che manco Red Ronnie.
Tenetevi i vostri complotti e i vostri "fischi", lo sport se lo gode qualcun altro.
![]()
Sono rientrato a leggere questa discussione, e niente, ci ritrovo commenti che manco Red Ronnie.
Tenetevi i vostri complotti e i vostri "fischi", lo sport se lo gode qualcun altro.
![]()
Ultima modifica di Babio Franco; 24/06/2025 alle 06:33
Il problema che questo non è più sport da godere!
Nello sport il motto “L’importante non è vincere ma partecipare” aveva un senso una logica, poi è chiaro che tutti vorrebbero vincere.
Ormai da decenni invece non è uno sport , ma un’azienda di spettacolo e da ciò solo i profitti sono tenuti in considerazione.
Non metteró mai la testa a posto, sempre dentro un casco e sopra ad una moto!
Senza andare a scomodare certi valori da massimi sistemi, sappiamo bene che lo sport è un prodotto da promuovere e vendere, e che spesso seguire questo imperativo cambia qualche risultato, però non riesco proprio a digerire questo dare contro alle società Motogp e Ducati in questo momento storico, che stanno gestendo il campionato in questo modo.
Ducati ha l'obiettivo di primeggiare nello sport per promuovere i suoi prodotti, dall'impronta profondamente sportiva, e lo deve fare con le moto rosse, secondo voi potevano permettersi di perdere un altro campionato? Dai, ormai è chiaro a chiunque che Bagnaia non è "lo Stoner di Torino", né "l'erede di Rossi", così come descritto da certi media nazionali, come è chiaro che Ducati non può e non deve puntare solo al tifoso nazionalpopolare italiano, ma al mondo intero.
In più non capisco perché i valori dello sport sarebbero compromessi adesso, quando per anni tutta la Motogp si reggeva sulla spinta mediatica di Valentino Rossi, che ha corso molto spesso con evidentissimi (e non solo) vantaggi tecnici sugli altri piloti, cosa che gli ha garantito di vincere tantissimo, e giustamente perché tra il 2002 e il 2005 era quasi imbattibile, così come dopo lo è stato Marquez.
Andiamo, capisco la passione tipicamente italiana per il tifo, ma se vogliamo parlare di valori sportivi, non possiamo non riconoscere che ora come ora stiamo assistendo all'epoca del più forte pilota di motociclismo del momento, se non della storia.
Ma infatti le case hanno sempre corso per primeggiare, e il loro modo migliore per promuovere l’azienda far vedere di cosa son capaci di progettare. Poter i piloti e simili ma non uguale, provarci in primis a diventare il numero uno, e in seconda misura il gusto di correre a tutta velocità.
Una volta era passione per i motociclisti, adesso e pura ambizione. Io corro perché voglio diventare un campione, e non corro perché mi piace la moto.
Comunque è la mia visione e non un dictat obbligatorio a cui dover credere.
Non metteró mai la testa a posto, sempre dentro un casco e sopra ad una moto!
Figurati, si parla, le visioni differenti ci stanno.
Seguendo il tuo discorso, il problema più grande che vedo adesso, nella gestione della promozione e vendita del prodotto Motogp, è che si punta ad un target che quasi mai è motociclista, ma utente social, e sappiamo bene sui social cosa fa engagement, il che non lascia grandi speranze a noi "vecchietti" di rivedere un certo tipo di sport, e il problema è che molti dei piloti che arriveranno saranno figli di questa epoca, sempre più votati alla comunicazione social e al contenuto che "lascia a bocca aperta", mettendo lo sport a volte in secondo piano
Io non ho mai apprezzato neanche Valentino ma a Dorna piaceva faceva massa, ed ora è il momento di Marquez.
Ma bisogna ammettere che con lui si son superati i limiti da tutti i fronti. Sono diventate tutte puttane.
La Dorna gli concede tutto da sempre ( girare per la griglia di partenza con la moto spenta avanti e indietro e di sbeffeggiare i commissari mentre ad un Bravissimo Pedrosa fu buttato fuori dalla griglia per uno straccetto nella ruota anteriore a Misano).
La Ducati a fronte dei propri interessi sputa in faccia a chi ti ha dato Gloria vedi Stoner/Ducati, Martin e Bagnaia/Ducati.
Purtroppo io la vedo sicuramente troppo alla vecchia o con troppa poesia, mia colpa.
Da un certo punto di vista ho più stima di Kawa e Suzuki che hanno voluto abbandonare tale mondo invece che ammirazione per Ducati per aver primeggiato nell’ultimi 5 anni.
E proprio la cosa più odiosa il fatto che le federazioni sono state sostituite da società di profitto, e tutte le conseguenze vengono da se, spettacolo al posto dello sport. Buona giornata sig.![]()
Ultima modifica di Fastandfreddy; 24/06/2025 alle 09:01 Motivo: Unione Post Automatica
Non metteró mai la testa a posto, sempre dentro un casco e sopra ad una moto!
Voglio ricordare che Vr46 come management percepiva il 10% degli incassi oltrepassati i 50000€ annui, per il resto pagavano nulla, ma non son sicuro. Chiederà i soldi anche al fratello?
Non metteró mai la testa a posto, sempre dentro un casco e sopra ad una moto!
Franco, se leggi i miei commenti noterai non contengono fischi e/o complotti, ma se vogliamo essere onesti in passato i complotti ci sono stati.
Uno, gravissimo, nel 2015.
Potrà essere antipatico Rossi, potrà essere simpatico Marquez, ma quella bruttissima pagina dello sport non può essere dimenticata.
Faccio notare che la gente non ce l’ha con Lorenzo che vinse il titolo, ma con Marc che ha IMPEDITO a Rossi di vincerlo.
Mi piaceva Marquez, prima di quell’episodio, ma successivamente è sparito dai miei pensieri.
Vince, non vince, va forte, non va forte, è totalmente ininfluente per quanto mi riguarda.
E la colpa è solo ed esclusivamente sua.
![]()
Sabba
Almeno un paio di obiezioni:
- non è originato tutto da Marquez, ma dall'atteggiamento stile Papeete di Rossi in una imbarazzante conferenza stampa che tutti ricordiamo, seguito da altrettanto imbarazzanti comportamenti in pista, che agiti da uno che era stato premiato con la laurea honoris causa in comunicazione mentre faceva uscite tipo "gli tira il culo ad arrivare dietro tutte le domeniche", rivela una altrettanto imbarazzante perdita di controllo e un contrappasso epocale.
- Lorenzo quell'anno aveva un ruolino di marcia impressionante, parlano i numeri, non avrebbe perso quel mondiale nemmeno senza "l'aiuto" di Marquez.