Ok grazie
Ciao anche io l'ho presa a Febbraio e sono entusiasta, solo che a 5750 km ho già cambiato le pastiglie anteriori
Auguri cmq
Avuta e venduta a 4500km. Non male come prima moto. Più versatile dell'attuale Bonneville. Però non mi dava sicurezza nei sorpassi. Così poi sono passato alla t120
Complimenti per l'acquisto. Come va? È una moto tra quelle interessanti per la cilindrata. Attualmente ho una BMW un po' pesante che guido solo io in famiglia. Mia moglie vorrebbe acquistare una moto per lei. È un po' bassina, 1,57 e le piace la line della Triumph 400. Dato che utilizziamo la moto solo nei periodi non freddi, abbiamo uno scooter con 42.000 hm che va benissimo. Stavamo pensando di prenderne una 400 di seconda mano. Se hai modo posta ... Grazie e goditi il viaggio!

Cominciano dal motore 900 Bonneville magari? Realizzato in Europa passando anche per l' Italia? Che poi è la parte più importante di un mezzo a 2 o 4 ruote.. Il 400 è progettato e assemblato interamente in India dalla casa produttrice Bajaja. Continuiamo con il controllo qualità? Che seppur la moto venga assemblata in Thailandia, torna in Inghilterra per il controllo qualità con tanto di bollini azzurri sparsi ovunque e adesivi a marchio Triumph Quality Tested sotto alla sella prima di essere consegnata. Pneumatici Europei di ottima qualità come le Michelin Classic Road montate sulla Speed 900. Un altro esempio? La centralina del motore è giapponese e si tratta di una Keihin.. Ti basta a renderti conto che queste poche cose (ce ne sono sicuramente tante altre a noi sconosciute) fanno già lievitare il prezzo finale o sei ancora convinto di ciò che hai scritto?
Io mi chiedo spesso se scrivete tanto per passatempo o davvero siete convinti di ciò che scrivete o peggio dite (nel caso in cuo foste in un bar). Mah.
Ultima modifica di Frank_SSS; 08/12/2025 alle 00:06





I controlli qualità delle Case si estendono in tutto il mondo in modo eguale.
Ci saranno sicuramente dei tecnici inglesi preparati sia in Thailandia che in India, che sovrintendono le linee di produzione e le verifiche dei prodotti.
Cosa cambia?
Cambiano alcuni materiali (esempio il metallo del telaio) oppure vengono utilizzati particolari più semplificati (esempio le sospensioni), ma tutto viene controllato e studiato per funzionare al meglio in relazione al mezzo e al prezzo.
È ovvio che il livello delle finiture di una Tiger 1200 sarà nettamente superiore a quello di una Scrambler 400 X, ma non per questo fa schifo quello della “motina”, sarà in linea, se non addirittura meglio, di quello delle concorrenti, anch’esse perlopiù prodotte in paesi “esotici” per contenere i costi.
Anche la Cina produceva degli orrori fino a una decina di anni fa, ora manca poco che ci mangi in testa, sia nel mondo delle moto che, e soprattutto, in quello delle auto.
I costruttori europei hanno demandato buona parte della produzione tra le risaie, e quei furbastri dei ciaina hanno copiato, e a volte addirittura migliorato, ciò che gli veniva chiesto di produrre.
Tutto sta nella qualità finale del prodotto, che può essere bassissima, cioè i famosi prodotti con l’odore di wonton, oppure elevatissima (esempio gli interni di una Omoda oppure le plastiche e il display di una Kove).
![]()
Sabba

Invece cambia eccome e lo dico per esperienza diretta sulle auto. In ambito auto af esempio, una Suzuki Swift prodotta in Giappone è ben diversa qualitativamente di una prodotta in Ungheria. Assemblaggi e accoppiamenti migliori e qualità delle plastiche più elevata di quelle prodotte in occidente. Addirittura cambiano anche le colorazioni delle tonalità del colore delle luci dei display sul cruscotto su alcuni modelli (color ambra anziché rosso ad esempio). È questo è solo uno dei tanti esempi. Quindi cambia, cambia eccome quando un prodotto viene delocalizzato in un paese estraneo alla casa madre, anche perché si delocalizza la produzione INTERAMENTE per risparmiare sostanzialmente sui costi di produzione e non per abbassare il prezzo finale in cia assoluta (le stesse 400cc in oriente, costano molto meno che quì da noi). Nessuno regala niente. Poi, pensatela come volete ma io ho le mie motivazioni lecite per affermare ciò che ho scritto. Quindi ben venga che una Triumph venga assemblata in oriente ma poi venga riportata alla sede principale per essere controllata, almeno esteriormente. Poi, i modelli difettosi capitano, ci mancherebbe.. Come alcuni lotti di cilindri del Bonneville 900, prodotti da Gilardoni che è quì in Italia a Mandello del Lario e che si bucano a 2000 km a causa di imperfezioni nello stampo del blocco cilindri. O le Forcelle Marzocchi della Speed Twin 900 2025 che sono rumorose a causa probabilmente di un errore di tolleranze interne.




Frank però tu non consideri che l approccio all acquisto di alcuni è diverso da da altri.
Non tutti ricercano in non plus ultra anche se potrebbero permetterselo e ciò che è lo spicchio della sfera che riguarda i propri interessi, svaghi ecc che riguarda la moto rispetto alla totalità di questi è diversa.
Tu magari hai più un approvvio da purista sia sul marchio per memoria storica di possesso oppure per altro, ma c è chi si avvicina ora, vede questa moto , gli piace per estetica e per quello che permette di fare, perché non chiede dinpiu, e va bene così.
Mica tutti fan giri da 4-5-600 km al gg oppure viaggi da una settimana sui Pirenei.
Secondo me è più giusto uno che compra una speed o scra.bler 400 e fa quello che fa piuttosto un altro che ha la moto " totale" per andare al ristorantino in quota con 300 mt di sterrato e necessita pure di un pneumatico da trail altrimenti " sente che non puo sfruttare "appieno" la moto .
E poi , vero tt ciò che scrivi, che magari qualche difettuccio più evidente ci sarà anche, e berrà anche poi fuori nel tempo dopo , scaduta la garanzia.....però non è che di chiedono 20 testoni per la moto, e poi ti devi dissanguare per una riparazione...
È una moto onesta per un utilizzo congruo per quello in cui si va a posizionare.
Mica ti ingannano.
È nettamente la più bella di tt quelle di quella fascia.
Poi chi cerca altro con un budget limitato guarderà magari un usato anche di diverso marchio, in base a ciò che piace e "serve"