…e alla fine eccoci qua!!!
Sì, purtroppo mi viene da dire “eccoci qua” con un po’ di malinconia per il semplice motivo che nel momento in cui mi sono deciso a scrivere questo report ho dovuto ammettere amaramente a me stesso che questa meravigliosa avventura si è già conclusa da un po’!!!
Infatti ogni mattina quando accendo la moto, mentre mi infilo il casco, ho ancora la voglia di guardare la cartina stradale per studiare il percorso giornaliero da affrontare…con i vari nomi stranieri da memorizzare per non perdersi ed invece………la strada per andare in ufficio è breve e la conosco benissimo!!!
Da questo piccolo “cappello introduttivo” forse si deduce molto velatamente quanto un’esperienza del genere possa cambiare letteralmente la visione che uno si è fatto dei viaggi in moto….o almeno a me sta succedendo questo!!!
Infatti con le “2 ruote” (come del resto in tutte le cose) si incomincia sempre da un punto vicino per allargarsi costantemente ad aspirale spingendosi sempre oltre!!!
Ed è proprio di questo vortice che sto parlando, di questa voglia di avventura che ogni volta ti porta a spingerti sempre oltre, spostando di una tacca più in là il limite, partendo dalla Sardegna, per poi conquistare la Corsica l’anno successivo e la Croazia l’anno dopo e ancora oltre, perché quando ti rendi conto che ormai determinate emozioni provate solo guardando il mondo dall’interno di un casco mentre il motore spinge la tua passione, solo ed esclusivamente in quel momento realizzi che fin quando potrai….lo farai!!!
Allora una mattina apri gli occhi, ti butti giù dal letto per infilarti in doccia sperando di scrollarti di dosso un po’ di sonno altrimenti la giornata in ufficio sarà più pesante del solito e tra un’insaponata e uno shampoo (no…lo shampoo no…è da un po’ che non lo faccio più!!!)…vabbè…tra un’insaponata e l’altra, inspiegabilmente, ti si accende una lampadina: “L’ANNO PROSSIMO VADO AL TOURIST TROPHY!!!!”.
Questo sì che è incominciare la giornata: una bella botta di vita!!!
Con l’immaginazione stile cartone animato con la nuvoletta sulla testa incomincio già a sentire la puzza degli scarichi di quei missili terra-aria che sfrecciano nel punto più veloce del circuito alla bellezza di 300 km/h; ma come il cinema insegna ogni bel momento è sempre interrotto dal campanello della porta di casa o da un telefono che squilla: visto che ero fuori l’ufficio gustandomi una sigaretta dopo il caffè e fortunatamente nei paraggi non c’erano campanelli, l’unico rischio che correvo era il cellulare ed infatti…sento il suo squillo.
Chi è che rompe le palle adesso??? – dico a me stesso tirando fuori dalla tasca il telefono. Uno sguardo al display e sorrido: il rompipalle non è altro che il buon Crispeed80!!!
Rispondo con il solito: “Ciao bestia immonda…” immaginando già che mi stesse chiamando per dirmi dei suoi “ingarelli” su e-bay per abbellire la sua Speed ed infatti attacca a parlare di inserzioni, aste e tempo di scadenza. Lo lascio parlare un po’ e all’improvviso lo interrompo con: “Cri, apri le orecchie….io a giugno vado a Man…dimmi che vieni anche tu?”.
Di colpo e-bay.co.uk con tutte le sue belle inserzioni è diventato solo un vecchio e insignificante Postal Market !!! (P.s: se in questo preciso istante potessi avere un solo centesimo per ognuno di voi che leggendo il nome Postal Market abbia fatto un salto alla propria adolescenza…beh…mi ci pagherei un viaggio fino a Capo Nord!!!)
La domanda fatta a Crispeed attende impazientemente una risposta e dopo qualche istante di silenzio mi risponde secco:”OK!!!”
Ed io: “…come ok???”
E lui: ”Ok significa Ok…non ha altri significati ma se mi stai prendendo per il culo t’ammazzo!!!”
Tutto questo succedeva una mattina di settembre 2010 ma il sogno “d’oltremanica” è già parecchio che riecheggiava nei nostri progetti che, fino a quel momento, pensavamo che probabilmente sarebbero rimasti solo sogni perché un viaggio del genere ti impegna in tempo e soldi, tanti soldi.
Da quel momento l’organizzazione è stata pressoché immediata: incominciamo a buttare giù le priorità che un viaggio del genere impone e in testa a tutto c’è la prenotazione del biglietto che ti porta sino all’isola di Man.
Ci rendiamo subito conto che l’unica compagnia che effettua questo servizio (Isle of Man Steam Packet Company) ha praticamente monopolizzato l’accesso all’isola sia dall’Inghilterra che dall’Irlanda e per poco meno di 8 ore di traghetto tra andata/ritorno ti spara la bellezza di €220!!!
Ok…non è economico ma per andare a vedere il TT ci può stare!!! (questa benedetta frase l’abbiamo ripetuta parecchie volte durante tutta la fase organizzativa!!!)
Prenotato il traghetto ci rimane trovare un posto dove dormire sull’isola: in tenda è escluso perché dopo tutti quei km almeno un letto comodo è d’obbligo e quindi incominciamo a cercare dall’ultimo dei B&B sino ad arrivare al Grand Hotel ma con nostro enorme stupore ci accorgiamo che è tutto pieno!
Impossibile…siamo a dicembre ed è già tutto pieno???
Ok, non ci perdiamo d’animo e per evitare ogni altra complicanza ci affidiamo ad un’agenzia di Milano (Mototouring: viaggi in moto e noleggio : Mototouring: motorcycle rental in Italy, motorcycle tours) specializzata in questi viaggi chiedendogli di trovarci solo l’alloggio perché il viaggio ce lo saremmo fatti da noi!!!
Passano ben 4 lunghi mesi nei quali già consideravamo alloggi alternativi e proprio sul più bello verso metà aprile mi contatta l’agenzia dandomi la bella notizia:”Ciao Pietro, ti ho trovato l’albergo!”
Perfetto!!!
Il biglietto del traghetto è fatto e l’albergo c’è, ora dobbiamo pensare a mettere le moto in condizione di affrontare una sgroppata del genere con un tagliando completo e delle gomme nuove.
La partenza sembra ancora lontana ma i giorni passano inesorabili e i preparativi continuano.
Nel frattempo in tutta Italia il meteo non è proprio dei migliori: piogge ovunque e specialmente al nord ma noi siamo fiduciosi!
Il 14 maggio Crispeed sale da Taranto a Roma per fare anche lui il tagliando con l’aiuto del grande Gamberetto (che purtroppo in quest’avventura non potrà essere dei nostri) per poi riscendere il giorno seguente con l’aereo .
L’appuntamento è all’aeroporto di Ciampino il 31 maggio: il giorno dopo c’è la partenza!!!
Mercoledi 01 giugno: IL GIORNO DOPO !!!
Inutile dire che la notte che ha preceduto la partenza non è stata una notte come tutte le altre; vuoi perché sino alle 02:00 siamo rimasti giù al box a preparare le moto, scegliere i ferri da portare, olio, grasso per la catena ecc…ed un po’ perché l’emozione di dover affrontare di lì a poche ore un viaggio del genere sicuramente un po’ di sonno te lo toglie!!!
Le 06:30 del mattino inesorabile la sveglia con il suo insopportabile trillo ci butta giù dal letto ma l’ufficio oggi, e per qualche giorno, dovrà aspettare …. ci si vede a metà mese!!!
Con un occhio ancora chiuso e l’altro aperto a metà, la prima cosa che facciamo è alzare la tapparella per controllare il cielo: grigio, tutto completamente e maledettamente grigio!!!
Vabbè dai… non ci pensiamo….facciamoci la doccia salutiamo tutti e andiamo a caricare i bagagli !!!
Arriviamo al box e mio fratello è già lì pronto per andare al lavoro: oggi qualsiasi lavoro avrebbe aspettato…non sarebbe mai andato via senza salutarci.
Ha già tirato fuori le moto e messe in direzione della rampa di uscita; accesa la sua rombante HD 1600, da vecchio biker consumato con un’energica stretta di mano ed un abbraccio, ci augura buona strada!!!!
Le moto sono pronte…
i motori con il loro minimo a 1400 giri ci chiedono impazientemente strada…
abbassiamo la visiera e usciamo dal box: piove!!!
Ma porca puttana, avanti a noi abbiamo 2400 km da fare in 3 giorni e prendere l’acqua già dai primi cm che fai bèh…non è proprio il massimo; ma dopo i primi istanti di bestemmie rimbombanti nel casco….non ci perdiamo d’animo: la motivazione è forte e la voglia di macinare km lo è ancora di più!!!
E’ giugno e quindi almeno siamo sicuri che non può nevicare: tutte le altre condizioni atmosferiche erano preventivate e quindi pioggia o vento non ci interessa….MAN sarai nostra!!!!!!!!
La sorte sembra accompagnarci: dopo solo una ventina di km l’acqua smette di inumidirci il giubbotto e un timido sole appare e scompare tra le fitte nubi. L’aria comunque è calda ed ad asciugarci ci mettiamo veramente poco e quando ci fermiamo al primo rifornimento dopo 200 km il sole splende alto su di noi facendoci esclamare una volta tolto il casco: “DAI CAZZO!!!!”.
La voglia di continuare ad “archiviare” km dopo km accresce sempre di più e quindi facciamo il pieno, caffè…sigaretta e via: si riparte!!!
La strada scorre fluida sotto le gomme, il paesaggio armai conosciuto dell’Appennino riempie gli specchietti e il motore…beh…il 3 cilindri Made in England suona come non aveva suonato prima….semplicemente perché per questo viaggio ho dovuto montare i DB Killer ad entrambi gli scarichi altrimenti in Inghilterra ci sarei arrivato sordo!!!
Firenze, Bologna, Milano i cartelli autostradali si susseguono uno dopo l’altro e finalmente verso le 17:15 arriviamo al B&B in località Olgiate Comasco (CO).
La prima tappa è conclusa nel migliore dei modi con poca acqua tra Firenze e Bologna (ma a Roncobilaccio se non prendi l’acqua non è Roncobilaccio!!!) e con i primi 630 km lasciati alle spalle; prendiamo possesso della camera, sbattiamo fuori dal garage la smart della titolare dell’hotel per metterci le ns moto..una doccia veloce, usciamo per cena e poi a nanna….la stanchezza della notte precedente incomincia a farsi sentire….
Giovedì 2 giugno
Come concordato sin dall’inizio la sveglia rimarrà puntata ogni mattina alle ore 07:00 per tutta la durata del viaggio con partenza alle 08:30 dopo aver effettuato i controlli di routine olio e catena: i km giornalieri della tabella di marcia sono tanti e le previsioni meteo non giocano affatto a nostro favore quindi meglio star sicuri.
I bagagli sono ben legati, la giacca è già indossata e gli scarichi borbottano: ok….si può partire!
Oggi il tragitto prevede l’attraversamento di tutta la Svizzera per poi arrivare a Reims in Francia: forse è un po’ lunghetta come tappa ma, se il tempo ci accompagna, la distanza non sarà un problema.
Già sapevamo che i limiti di velocità elvetici molto restrittivi e con poche possibilità di superarli senza essere multati avrebbero reso le prime 2 tappe di oggi un po’ “lentine” ma non ci saremmo mai immaginati di dover fare la bellezza di 100 km alla velocità (velocità per modo di dire!!!) di 80 km/h orari a causa di lavori in corso: vabbè, sempre meglio che farli sotto la pioggia e poi la Svizzera è quella che ci ha fatto consumare meno benzina di tutte le altre!!!
Superato il San Gottardo con i suoi 17 infiniti km di lunghezza (al centro della galleria la temperatura si alza di qualche grado costringendo a camminare con la visiera alzata per non sudare troppo!!!) puntiamo verso Basilea dove facciamo la dogana ed entriamo in Francia.
Fino adesso il cielo è stato sempre coperto con qualche angolo alquanto più scuro che lasciava presagire uno sgrullone d’acqua da un momento all’altro ma fortunatamente la sensazione di doversi fermare per indossare l’anti pioggia è rimasta solo un’impressione!
Passata Strasburgo seguiamo le indicazioni per Metz dove in un primo momento abbiamo pensato di pernottare perché ormai tra soste, rallentamenti forzati e un po’ di traffico locale si erano fatte le 18:00.
La stanchezza è ancora a un livello accettabile e su di noi il cupo cielo Svizzero ha lasciato ampio spazio ad un inizio tramonto molto affascinante che ci fa decidere di fare un altro pieno e arrivare come prestabilito sino a Reims. In questo punto della Francia l’autostrada anche se un po’ monotona, con la sua veloce scorrevolezza offre la possibilità di gustarsi un paesaggio molto rilassante abbellito dai colori del tramonto che minuto dopo minuto si fanno sempre più forti!
E finalmente arriviamo a destinazione: Reims!
Domandiamo alla casellante dove potessimo trovare un alberghetto per passare la notte e lei ci indica gentilmente l’Ibis Hotel proprio a ridosso della piccola tangenziale che circonda la cittadina famosa per avere uno dei Duomi più belli al mondo.
La dritta della casellante si rivela ottima e, lasciati i bagagli in camera, dopo una doccia rigeneratrice ci rimettiamo in sella direzione centro città dove ci rendiamo subito conto che Reims è una veramente una cittadina molto graziosa con una vita notturna alquanto vivace per via dei tanti studenti universitari che la popolano.
Finalmente dopo il panino mangiato a pranzo per rimanere leggeri possiamo concederci una cena a base di bistecca gigante al sangue, patate al forno e insalata mista tutto innaffiato da un buon vino rosso: bèh….Reims è famosa soprattutto per la produzione del vino champagne che viene esportato in tutto il mondo ma a noi ci accontentiamo di un buon rosso!!!
Finita la cena alle 23:00 dopo un veloce drink nel locale affianco il ristorante ritorniamo in albergo.