PARTE 1.
Nella stagione invernale dell’emisfero boreale, generalmente Ali e io ce ne andiamo in vacanza al caldo, dove la luce illumina il mare tropicale per almeno 12 ore al giorno. Quest anno Alice ha avuto impegni lavorativi imprevisti, per cui le prime due settimane di dicembre ho dovuto riprogettare una vacanza in solitario. Su suo diretto consiglio ho scelto….. l’Andalusia. In moto.
Partenza venerdì 27 novembre ore 16 da Milano. 4 gradi in A7 sino a Savona. Bello bardato con giacca e pantaloni in Goretex e super imbottitura.
Traghetto ore 24 e arrivo previsto sabato 28 alle 19 a Barcellona. Acquisto al volo una tessera Movistar per poter navigare su internet, utile per Booking.com e per mandare agli amici foto delle temperature sempre a cavallo dei 20 gradi.
i Pirenei visti dal mare!
Domenica 29 trasferimento autostradale sino a Alicante con partenza a tarda mattina…. Beh, giustificato dalla serata di dance del sabato sera nella roccaforte degli SwinguysAlicante niente di speciale in inverno.
Il 30 mi dirigo sulla costa dopo 150 Km di autovia. Necesse est lavaggio della moto dopo sale accumulato in traghetto e cambio abbigliamento: grazie al clima eccezionale sopra a intimo termico indosso jeans tecnici e giacca di pelle che terrò sino a Santiago de la Espada al ritorno! Faccio tutta la costa da Aguilas a Cabo de Gata con paesaggi costellati da scogliere e spiagge, in zona ricca di turismo (estivo): molti alberghi e locali son chiusi ed il traffico è rappresentato da bus di pensionati che sono qui per svernare… Molto carina Majocar che domina la baia e la pianura circostanti. Passaggio in OFF non atteso alla torre de Carboneras. Ma foto da National Geographic! Il Parque Natural de Cabo de Gata con il faro omonimo sono da non perdere per bellezza del panorama più che per curvosità della strada che arriva al faro. Faccio anche due deviazioni Nella zona del Desierto de Tabernas in strade che mettono alla prova il buon Moscone carico col tris borse, da quanto sono ricche di curve aperte e con ottima visibilità in un susseguirsi di pieghe: AL-102 da Nijar a Lucainema de las Torres e AL-3102 che passa dal Puerto de Velefique (tra Tabernas e Bacares), suggeritami dal Proxy, cioè garanzia di qualità. Notte a Almeria; niente di particolare in questo periodo.
Il giorno seguente, dopo aver aperto la prima casellina del calendario dell’Avvento, mi dirigo attraverso la Sierra Nevada con direzione Granada. Che dire: imperdibile. Davvero. 20-22 gradi a 1800 metri. Fichi d’india selvatici carichi di frutti ai lati del tracciato. Il ‘tracciato’, appunto: asfalto incredibilmente gripposo e curve da orgasmo. Segnalo la Al-3404 che sale a Ohanes da sud est, tutta la panoramica e goduriosa AL-5402 sino al Puerto de la Ragua e ritorno! Obbligatoriamente carico la moto con prosciutti e insaccati vari sotto vuoto a Trevelez, sede del miglior Jamon Serrano, mi dicono. Siccome poi sono stranamente in anticipo sulla tabella di marcia (devo aver scannato un po’ troppo…), non salgo a Granada diretto, ma da Orgiva devio a sud est sulla AL-4131: la sottolineo perché qui ci sarebbe da passare una giornata intera tra le curve della GR-5206 e della GR-6204, che purtroppo osservo snodarsi tipo ‘Stelvio’ solo dall’alto. TOP! Arrivato sulla costa, benzina e risalita a Granada per la GR3204: gran curve!
A Granada passo tutto il 2 dicembre tra l’Alhambra, che mi ha affascinato moltissimo e l’ Hammam Al Andalus Arab, antichi bagni arabi con calidarium e frigidarium avvolti in una tempesta mosaici multicolori. Pernotto alla Casa 1800: antica struttura tutta restaurata con corte da favola. Dopo la giornata culturale alla fortezza ricca di decorazioni arabeggianti e scorci segreti illuminati da giochi di luce e ombre, alla sera non mi faccio mancare un paio d’ore di Swing in un locale molto verace, solo dopo una cartuccera di Tapas + qualche canas!
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i Pirenei visti dal mare!
Alicante niente di speciale in inverno.




















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complimenti bel reportage ....




























































