A me piaceva Magalli.
:cry:
Visualizzazione Stampabile
A me piaceva Magalli.
:cry:
...io sono antico per queste cose:biggrin3:
Tranquillo...sarà un "bel presidente"
A quanto so hanno messo tra i quirinabili Prodi perché il pd gli ha fatto questo nome in estremis...nome tra l'altro inutile visto la loro intenzione di candidare little crazy girl (Mattarella):biggrin3:
ma questi in pensione non ci vanno mai?? Non gli viene mai un male incurabile come alla povera gente, non hanno mai incidenti o malattie gravi? Stanno li fino a 100 anni rompere il caxxo agli Italiani..
Io non vedo l'ora di andare in pensione e loro si farebbero ammazzare pur di non togliersi dai coglioni....
guarda che io non ho detto che voglio che la Bonino in questo "stato" come presidente.. ho detto che mi sarebbe piaciuta la bonino come presidente... e che non è stata presa in considerazione per il cancro ..... sul fatto che una persona con un cancro possa ricoprire quel ruolo non mi esprimo ... anche perchè non so l'entità del cancro.... (anche se vista l'età e visto dove è mi pare improponibile pensare che sia una passeggiata) ..... per me anche napolitano non aveva la tempra per farlo a quell'età ... fai te...
poi ho aggiunto che tra l'altro, su questa esclusione per via del cancro lei è uscita con quella frase .... cmq fidati che l'ha detto...
ti riporto un sito a caso:
Emma Bonino: "Il Quirinale? Non sono handicappata, per far politica non bisogna per forza essere giovani e forti"
visto che sei molto ferrato sul'entità del suo cancro ci aggiorni? ...
Te ne sei arrivata con una polemica sulla Bonino considerata handicappata perché malata.
Anche a me come presidenta non sarebbe dispiaciuta, ma ho detto la mia. È un ruolo impegnativo e chi ha una grave malattia (non ho particolari sulla sua, come ancora una volta polemicamente dici, ma ritengo che un tumore ai polmoni sia comunque grave) secondo me è meglio che non lo intraprenda. Altra cosa sarebbe ammalarsi in corso d'opera e valutare le proprie forze, in questo caso le dò ragione.
Saprai certamente che nell'agosto 64 Antonio Segni fu colto da ictus e dopo essere stato momentaneamente sostituito dal presidente del senato Merzagora, dopo 4 mesi diede le dimissioni, prima di essere dichiarato inabile.
Ha ragione a dire che non è necessario essere forti, ma l'essere giovani non c'entra niente, quasi tutti i presidenti dimostrano che sull'età non vi è pregiudizio.
Eletto come previsto Sergio Mattarella, con larga maggioranza.
Avrei preferito Prodi, ma senz'altro il ragazzo si farà :oook:
https://s1.yimg.com/bt/api/res/1.2/w...855ed658d589c8
durante le vacanze di natale ho incontrato al supermercato il nuovo presidente che solo soletto si faceva la sua brava spesa.
un fatto certo è che mangia light
se voiete alla prossima occasione :dubbio: gli faccio gli auguri per l'elezione da parte di tcp
Non mi piace.
Sprizza calore come un termosifone spento da anni.
Nemmeno a me. Avrei preferito un po' più di simpatia e carisma internazionale, che aveva Napolitano e sicuramente non sarebbe mancato a Prodi. Però da adesso è il mio Presidente.
Papa Sergio (zero tituli)
30/01/2015
massimo gramellini
Al confronto Monti era il carnevale di Rio. Ho guardato e riguardato l’unica intervista a Sergio Mattarella disponibile su YouTube, ambientata su un divano a fiori non vivacissimi. In quattro anni ha ricevuto zero commenti. Questo è il primo. Argomento della conversazione, il ruolo della cultura. Il Presidente designato della Repubblica parla per sei minuti senza mai variare il tono della voce né muovere un muscolo del volto. A metà, per alleggerire, racconta una storiella del quarto secolo avanti Cristo. La sua dialettica è un riuscito mix tra la verve di Forlani e l’immediatezza di De Mita. «Credo che il bombardamento commercializzato di modelli di vita cui oggi siamo sottoposti abbia agevolato e accresciuto, se non la tendenza, il pericolo di un abbassamento dei valori di riferimento». Intendeva dire, con qualche ragione, che le tv di Berlusconi ci hanno lietamente rimbecillito. Però, vuoi mettere.
Oltre a Epitteto e Aristippo, che non sono due nazionali brasiliani, cita l’amato san Francesco. Non è difficile immaginare che le sue prime mosse sul Colle sarebbero il distacco delle prese dei televisori e l’abbassamento della statura dei corazzieri per risparmiare sulla stoffa delle divise. Dimezzerebbe i costi, gli sprechi e gli aggettivi, imponendo la dieta Bergoglio a tutto il Quirinale. Da cittadino un Presidente così mi entusiasma. Da giornalista mi getta nella disperazione più cupa. Per dirla alla Mourinho, Mattarella ci darà «zero tituli». Confido nell’effetto inebriante della carica, ma nel dubbio comincio a ripassare Aristippo.
..e così il tumore dell'Italia ha raggiunto anche la Presidenza della Repubblica.. la DC domina.. grazie Popolo per questo Paese..
..ora resta da vedere se saprà essere un disastro tanto quanto Napolitano.. o se saprà fare ancora peggio..
..di positivo c'è solo che questa ennesima farsa si è conclusa.. ora che il Governo torni a (non) fare le riforme, che la mia Italia è sempre più vicina al ko.
Sicuramente sono KO i partiti populisti, compresa FI il cui proprietario continuerà a sostenere Renzi per sopravvivenza personale, ma dalle votazioni si è visto che la spaccatura in FI c'è e NCD non è stata recuperata.
Lo ritengo un buon passo avanti.
vabbè...comincia a starmi simpatico.
Ho bisogno di qualche ora.
Dice che Mattarella è noiosissimo di sua natura, che si spera nell' eccitazione che gli dovrebbe derivare dalla carica di presidente, ma che le speranze sono infime.
E a conferma di ciò cita una intervista del neo presidente di sei minuti sul ruolo della cultura visionabile su you tube che non ha ricevuto nessun commento.
Ho appena sentito dire che l'anagramma di "Sergio Mattarella" sarebbe "Matteo si rallegra"! :wacko::laugh2:
Chiudere presidente eletto al prossimo inciucio
Come il M5S ha vinto le elezioni presidenziali (di A. Giannuli)
Blog di Beppe Grillo - #MattarellaPresidente, 50 sfumature di grigio
Ma quali funghi allucinogeni mangiano questi qui? :risate2::risatona::risate2::risatona::risate2:
Riporto solo un pezzetto....
"
.....
Dunque, il M5s ottiene una discreta vittoria, anche se diversa da quella progettata:
1. ha stanato Renzi costringendolo a fare il nome prima dell’inizio delle votazioni
2. ha costretto Renzi a scegliere una persona decente
3. quindi ha sbarrato la strada ad Amato, Veltroni, Grasso ecc.
4. ha incrinato seriamente il patto del Nazareno.
...
"
:risate2:
Dai, non si fa cosi'... Se hai roba cosi buona la si fa girare, non la si tiene per se stessi...dai :)
Finalmente dopo anni Grillo torna a farmi ridere!
Speriamo continui che ne ho bisogno.
intervento di Aldo Giannuli
"Forse conviene passare alla moviola gli ultimissimi giorni per capire cosa è successo e dove stiamo andando. Già dai primi giorni della settimana scorsa, Renzi aveva detto che avrebbe fatto un nome secco e solo sabato. Questa ostinazione nel tenere segreto il nome non dipendeva da una qualche passione per il thriller, ma, molto più semplicemente dal fatto che il nome non c’era, perché mancava l’accordo con Berlusconi. E Renzi l’accordo lo voleva solo su quell’asse. Il Cavaliere, come si sa, fra i suoi molto nobili obiettivi ne ha soprattutto due: Salvare il suo impero personale ed avere la Grazia. Ciò premesso, pur di ottenerli voterebbe anche per Giuseppe Stalin. L‘incidente del voto sulla legge elettorale (quando i suoi voti sono stati determinanti, compensando la ribellione dei 29 senatori della sinistra Pd) lo avevano gasato al punto che qualcuno dei suoi si era spinto a parlare di una nuova maggioranza organica. Di qui la proposta spavalda di Giuliano Amato (che si immaginava, a torto o a ragione, più “grazioso”). Berlusconi si sentiva in una botte di ferro, anche perché il suo candidato godeva anche di diverse simpatie nel Pd, a cominciare da quella di Massimo D’Alema. Ma Renzi, Amato non voleva vederlo neanche in fotografia: troppo forte, spigoloso, troppo esperto giurista. Con un Presidente così, Renzi si sarebbe consegnato mani e piedi al trio Amato-Berlusconi-D’Alema. Per cui niente da fare. E faceva circolare i nomi (senza mai farli apertamente) di Padoan e Mattarella. Il primo serviva a strizzare l’occhio a D’Alema per tirarlo dalla parte sua, il secondo a minacciare un accordo con la sinistra interna al Pd e fare esattamente quello che sta succedendo. Ma, beninteso, questo era, con ogni probabilità, solo un bluff: solo un nome funzionale allo scambio, da far cadere insieme a quello di Amato, per tirare fuori il classico nome scialbo di una qualche nullità da mettere lì, per permettergli di fare quello che vuole a Palazzo Chigi.
Renzi, da questo punto di vista, si predisponeva ad un braccio di ferro con Berlusconi, lungo tutte le prime tre votazioni, sicuro, intanto, dell’isolamento che rendeva innocua la sinistra del suo partito. Se anche avessero votato scheda bianca o Prodi, si sarebbe trattato di un centinaio o poco più, al massimo 150 voti con Sel: troppo poco per avere qualsiasi effetto. Ovviamente, si dava per scontato che il M5s si sarebbe tenuto fuori della partita, per cui, al quarto turno il gioco sarebbe riuscito.
A scombinare il suo gioco, arrivava, come fulmine a ciel sereno, la lettera di Grillo e Casaleggio ai parlamentari Pd, alla quale rispondevano in cinque (i civatiani più, e questo è molto importante, Zanda e Monaco che sono i parlamentari personalmente più vicini a Prodi, segno che il Professore avrebbe potuto anche accettare di entrare in gioco). Ed i “grillini” varavano la consultazione on line sul nome di Prodi ed altri 9 scelti dall’assemblea del gruppo parlamentare. A questo punto, i renziani, pur ostentando molta indifferenza (in questi giorni ero a Roma per lavoro ed ho incontrato parecchi amici anche in Parlamento ed anche del Pd), erano molto nervosi. Una eventuale convergenza del M5s con la sinistra Pd e Sel su Prodi, cambiava radicalmente lo scenario: avrebbe raggiunto fra i 250 ed i 300 voti già nei primi tre turni di votazione e questo avrebbe messo nei pasticci Renzi, che avrebbe dovuto spiegare perché, pur avendo la concreta possibilità di eleggere Prodi e far a meno dei voti “azzurri”, sceglieva invece l’accordo a tutti i costi con il Cavaliere. Per di più rischiando che anche Lega e fittiani riversassero i voti su Prodi, con un risultato molto incerto al fotofinish. Situazione davvero difficile e rischiosa. Di qui la decisione di non aspettare più sabato, ma fare il nome già prima della prima votazione e scegliere davvero Mattarella, perché unico a poter distogliere la minoranza dall’ “insano” gioco con il M5s. I bersaniani ci sono stati (ammazzando così la candidatura Prodi che, invece è stata sostenuta lealmente sino alla fine da Civati, dimostratosi la persona più coerente e coraggiosa del Pd). A quel punto una serie di risultati a ricaduta: Prodi si sfilava, rendendosi conto che non c’erano più le condizioni per una sua candidatura; Berlusconi non poteva che continuare a dire no attaccandosi a “San Franco Tiratore”, nella speranza che una bocciatura di Mattarella possa riaprire i giochi; Renzi, per premunirsi da scherzi dei “quirinabili” delusi avvertiva che, se non passa Mattarella, non ci sono candidati di ricambio del Pd e si va direttamente ad un tecnico o un istituzionale (ad esempio Grasso). Berlusconi è nell’angolo e deve affrontare una rivolta interna che va molto oltre il solito Fitto.
Mattarella è stato eletto Presidente della Repubblica al quarto scrutinio.
Il Nazareno è morto? Forse no, ma è in coma profondo con tutto quel che ne consegue.
Per la verità, l’esito non è affatto negativo e Mattarella è una persona rispettabilissima e, per certi versi, migliore anche di Prodi. Forse è troppo signore e non ha la rudezza che sarebbe necessaria con un inquilino di Palazzo Chigi come Renzi. In secondo luogo è un giudice costituzionale e saggezza vorrebbe che i giudici costituzionali, finito il mandato, restassero al di fuori di tutto, perché diversamente potrebbe nascere la tentazione di usare quel prestigioso scranno per altri approdi ed, a quel punto, l’indipendenza della Corte andrebbe a farsi benedire. Certo: Mattarella non ha operato pensando a questo esito, ma ora stiamo facendo passare un brutto precedente.
Per il resto è un candidato sicuramente migliore rispetto a quello che potrebbe offrire questo Parlamento: Veltroni? Pinotti? Franceschini? Fassino? Addirittura… Grasso? Non ne parliamo.
Dunque, il M5s ottiene una discreta vittoria, anche se diversa da quella progettata:
1. ha stanato Renzi costringendolo a fare il nome prima dell’inizio delle votazioni
2. ha costretto Renzi a scegliere una persona decente
3. quindi ha sbarrato la strada ad Amato, Veltroni, Grasso ecc.
4. ha incrinato seriamente il patto del Nazareno.
Direi che non è poco, anche se è mancato l’obiettivo di mettere in crisi Renzi (duole ammetterlo, ma l’uomo è furbo, spregiudicato, sleale e, pertanto, difficile da abbattere).
Tutto questo significa che il M5s si sta sporcando le mani e sta diventando come gli altri? Assolutamente no: solo che ha scoperto che non c’è solo la lotta greco romana, c’è anche il judo e, per fare la guerra, non c’è solo lo scontro frontale ma anche la guerriglia, con rapide ed improvvise incursioni.
Come si vede, non era un favore al Pd, ma un’azione di guerriglia. D’ora in poi sarà bene adattarsi all’idea di un M5s meno prevedibile del passato." Aldo Giannuli
Quindi..un intervento del Giannuli sul blog di Grillo,che riscostrusce l'elezione del nuovo presidente della repubblica vi scompiscia dalle risate.
Addirittura parlate di funghi allucinogeni...i casi sono due
1)non avete idea di cosa state parlando e sparate minchiate a caso.
2)annusate roba di pessima qualità.
Propendo per entrambe le ipotesi..
Ave
grazie
..bravo rjing..
..non c'è che dire.. meritiamo di essere il Paese che siamo.. non fosse che tocca subirmelo ci riderei su io..
Giusto l'altro giorno un ormai noto sostenitore dei 5 stelle come marco travaglio citava in trasmissione da santoro un articolo intervista a Berlusconi fatta da libero o da il giornale non ricordo bene dove sosteneva che il nome di Mattarella fosse gia stato scelto a novembre/dicembre e che l'incazzatura di silvio fosse tutta una messa in scena, il patto va avanti.
Questo articolo invece sostiene l'esatto opposto.
Sarà che nessuno sa la verità e ognuno la spara come meglio crede?
A parte che a me quell'articolo, confrontato con i fatti, suona falso come una moneta di piombo, per correttezza dovresti mettere anche la terza ipotesi
3) i sostenitori di Grillo, molti dei quali (compresi dei parlamentari) trasecolano davanti ad una simile tattica, hanno bisogno di una giustificazione se non trionfale almeno tranquillizzante. Quindi si bevono il salto mortale carpiato raggruppato e ritornato del Giannuli, che sicuramente scrive per evitare un commento diretto a firma del santone.
Trasformare le sconfitte in vittorie è un classico escamotage della politica italiana: almeno in questo i 5 stelle hanno imparato e si sono adeguati :oook:
Rimane una domanda ancora insoluta:
come mai coloro che nel 2013 proposero un campione della società civile come RO-DO-TÀ ora hanno messo in lizza personaggi áncien régime come Imposimato, Prodi e Bersani (contando sulla scelta di Prodi, scavalcato invece dal dinosauro ex PCI)?
Ma soprattutto come giustificano il fatto di cantare vittoria per l'elezione di un democristiano DOC riesumato dalla prima Repubblica, addirittura autore del vituperato Mattarellum?
Solo per aver fatto forse saltare il patto del Nazareno (ipotesi ancora opinabile)?
Ma non invocavano da tempo l'elezione di un rappresentante della società civile invece di uno dei soliti politici compromessi col regime?
Mettetevi il cuore in pace: fortunatamente per l'Italia il movimento di Grillo si sta preparando all'autodistruzione, al pari del partito del Nano. Invece di fare politica e puntare alla riforma del sistema si abbandona ad un rassicurante e ancora per poco elettoralmente fruttuoso ostruzionismo.
Non saprei, nella storia d'Italia, quanti partiti abbiano perso dopo pochi mesi da un notevole risultato elettorale un quinto dei propri parlamentari...
ma perchè non attenersi alla realtà?...è un articolo che ricostruisce,per come ipotizza chi lo ha scritto,quel che ci potrebbe esser stato dietro l'elezione del presidente della repubblica,arrivando a conclusioni proprie,che son condivisibili o meno.
Che suoni falso o meno dipende dalle orecchie di chi ascolta,così come le considerazioni che seguono. Personalmente dubito che salti il patto che ha generato Forza Renzi,ne avrebbe da guadagnare solo il popolo.
Per la tua domanda...un movimento mette in lista anche pippo,pluto o paperino,poi,democraticamente si vota,qualcuno vince altri perdono. Meglio o peggio di renzi che ha tutto nella sua testa?...mah,sic transit gloria mundi.
Io il cuore in pace me lo son già messo,ma non per quel che scrivi tu,credo invece che passato il voto di protesta ci sia una maturazione nei votanti e magari un'imnformazione. Mettilo tu il cuore in pace,avrai sempre i soliti intrallazzoni al potere,spero possano piacerti.
Mattarella Presidente ovvero l’impossibilità dei sogni
Date le premesse, poteva andarci peggio, molto peggio. Per come si era comportato il Presidente del Consiglio, data la compagnia di giro di amici e finti tali dei quali si circonda, visto l’ultimo occupante del Palazzo del Quirinale, poteva finire molto male e per un po’ abbiamo temuto, quando i nomi che circolavano erano quelli dell’ex socialista più italicamente socialista e di qualche «trouble maker» di area cosiddetta cattolica. Renzi non lo confesserà mai, ma il disastro gliel’ha evitato la minoranza del suo partito che l’ha obbligato a non praticare la rianimazione bocca a bocca con il Talleyrand in ribollita, alias Denis Verdini. Sergio Mattarella è una persona perbene, non ha grossi scheletri nell’armadio (speriamo!) e nel suo curriculum ci sono un bel po’ di quelle competenze che un Presidente della Repubblica è meglio abbia per non diventare inconsapevolmente strumento dei giochetti romani. Però, anche se non ci sono particolari ragioni per disperarsi davanti all’elezione del nuovo Presidente della Repubblica – e parlo come cittadino comune – non vedo nemmeno grandi motivi per esultare, anzi se fossi il Rottamatore, alla sera davanti allo specchio non gonfierei tanto il petto.
Sergio Mattarella rappresenta il trionfo di un modello di classe dirigente, di politico e di uomo che non ci porterà da nessuna parte, perché – anche se il neo Presidente probabilmente ne rappresenta la componente migliore – è proprio grazie a quella stessa classe politica, con quella formazione, proprio con quel curriculum, che siamo giunti nel punto in cui siamo. Cioè con le gomme a terra, culturalmente, economicamente e socialmente.
Il neo Presidente è esponente di punta di un notabilato cattolico palermitano che, meritevolmente, dopo aver convissuto per molti decenni con la mafia – e probabilmente non essere stato del tutto alieno al ripristino del controllo mafioso sul territorio in concomitanza con l’arrivo degli anglo-americani – a un certo punto a partire dalla metà degli anni ’70 finalmente si ribellò e decise di opporsi con maggiore decisione alla mafia, nel momento in cui essa – per così dire – aveva superato i limiti e con nuovi capi esprimeva un’idea di controllo del territorio che non poteva in nessun modo conciliarsi con la presenza di qualsivoglia istituzione democratica fondata sulle leggi, come anche nei momenti di maggiore debolezza l’Italia voleva continuare ad essere.
In altre parole, voglio dire che, come classe politica, la Democrazia Cristiana siciliana del secondo dopoguerra, alla quale apparteneva la famiglia Mattarella, ebbe qualche responsabilità nella crescita del fenomeno mafioso negli anni ’50 e ’60, in alcuni casi particolari e minoritari per una personale collusione di alcuni suoi esponenti con la mafia (e non era certamente il caso di nessuno dei membri della famiglia Mattarella), ma, in senso più generale, sottovalutando il fenomeno mafioso, praticando quella particolare «tolleranza» metodologica democristiana, così elastica sui principi e così poco disposta allo scontro frontale ai primi cenni di corruzione, collusione e affarismo. E alla fine in tal modo la Sicilia (senza accorgersene?) era passata da Salvatore Giuliano a Salvatore Riina, Vito Ciancimino e Bernardo Provenzano e uomini come Piersanti Mattarella avevano finito per pagare il prezzo più della debolezza passata che della violenza presente.
Ho voluto brevemente schizzare questa fase della storia siciliana per ricordare che con tutta evidenza, contrariamente a quello che scriveva il Pascoli, oggi non «c’è nulla di nuovo nel sole», resta solo l’antico. Un uomo – tra i migliori probabilmente di quel gruppo – esponente di una classe dirigente democristiana, compromessa e in vari gradi disponibile ai compromessi è ora alla guida del nostro paese e lo sarà (a Dio piacendo) fino al 2022. I pochi come il sottoscritto che speravano in qualcosa di nuovo, in qualcuno che magari fosse meglio del proprio paese, della sua classe politica e perfino dei propri cittadini e che li sapesse guidare verso migliori e più rispettose forme di convivenza, sono rimasti delusi. Chi sperava in una rottura con il passato, chi confidava che il nostro tempo incominciasse a dimostrare di saper produrre una classe dirigente in grado di risolvere i presenti problemi ha dovuto digerire il rospo. Certo era un sogno ma – ci sia concesso – pensavamo fosse legittimo. Pensavamo – come capita in altri paesi – che fosse giunto anche per noi il momento in cui le istituzioni miracolosamente capiscono che è l’ora di fare un salto in avanti. Abbiamo scelto il migliore, forse, ma di un mondo antico, che già ci ha condotti qui e difficilmente da qui ci toglierà.
Sergio Noto - Professore di Storia economica presso l’Università di Verona
Amen.
Veramente sei tu che hai spacciato l'articolo come la verità assoluta,e nell'articolo stesso non mi pare di legge un potrebbe essere forse,ma solo certezze
Se a te va bene accettare quelle certezze perfetto ma non pretendere che che lo siano per tutti,soprattutto se chi scrive le certezze non ha uno straccio di prova ma solo un dato di fatto che è stato eletto mattarella,le costruzioni attorno a questo fatto sono possibilità non certezze
Addio presidente più amato dalla tv!
http://youtu.be/DCmxKkSVxu4
E quando mai? Ho semplicemente scritto che è un articolo,condivisibile o meno...di verità assolute ve ne son ben poche e purtroppo nessuna a favore del popolo,diversamente dalla casta.
Quel che non comprendo,ma a questo punto è un limite mio,come si possa considerare il m5s una controparte.