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EIKONTRIPLE
sabato 25 settembre · 13.00 - 23.30
ROMA-Piazza della Repubblica
corteo contro la vivisezione
:w00t:
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corra
nel mio avatar sembro più erbivoro o carnivoro?:tongue::tongue:si scherza un pò anche dai
a giudicare dal fumo sullo sfondo direi.......salsicce??
alcide
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alessandro2804
quel che volevo dire è che l'essere (sensibili,empatici,vegetariani ecc) non dice nulla sul dover essere,sulle nostre valutazioni, sui contenuti delle nostre scelte(una persona empatica potrebbe essere sadomasochista) .. una spiegazione di causa non ci dice nulla per determinare un'azione. Occorre un fine umano cioè un giudizio di valore.C'è una separazione tra il descrittivo e l' imperativo. Se io valuto un'azione come crudele , non è perchè questo giudizio è fondato su un fatto scientifico descrittivo ma perchè a sua volta è legata ad un altro giudizio di valore che mi rende morale o immorale l'azione crudele
Non è che siccome il termine di azione "crudele" ci riporta ad una descrizione dell'azione allora tutti gli uomini che comprendono" l'azione crudele" debbano per forza diventare non crudeli, possono essere d'accordo o no con quel giudizio di valore . Se fossimo tutti convinti su ciò che è crudele e cio che non lo è non ci sarebbero problemi etici
morale: i giudizi di valore sono tratti dall'ambiente sociale in cui sono nati e cresciuti ,plasmando ed educando le loro personalità
Scusa, ma se al posto di fiumi di parole per, in fondo, puntellare dei giudizi morali manco buoni come carta da cesso, si ragionasse in termini di funzionalità e disfunzionalità? Le questioni "morali" sono affar mio, della mia cosiddetta coscienza, i problemi etici sono una mera finzione (artatamente messa in piedi, aggiungo, trasformando in valore e giudizio ciò che, invece, è mero comportamento), le mie contraddizioni sono, per l'appunto, mie! Ne ho piene le balle di soloni più o meno interessati che pretendono di sancire ciò che io dovrei sentire o fare! Per quanto mi riguarda, ormai l'ambiente sociale andrebbe disgregato, ridotto ai minimi termini, polverizzato. Tanto quanto i valori ed i giudizi sui medesimi che continui a citare...non è che senza ti mancherebbero le stampelle?
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alessandro2804
in effetti per un kg di carne di renna un prestito in banca lo devi fare :laugh2:
Mezzo chilo di bistecca costa due chili e mezzo di cereali e 9 litri d'acqua, l'energia equivalente a quasi 4 litri di benzina e approssimativamente 16 chili di terreno superficiale eroso. Più di un terzo dell'America del nord è occupato da pascoli, più di metà delle terre coltivate negli USA sono destinate alla produzione di mangime per il bestiame e più di metà di tutta l'acqua consumata negli stati uniti va al bestiame.
Se invece che coltivare la terra per dare da mangiare al bestiame (o per allevarlo) la si coltivasse per produrre cereali destinati al consumo umano si otterrebbe una produzione alimentare da venti a cinquanta volte pià efficiente. Un chilo di carne richiede cinquanta volte più acqua di una quantità di grano corrispondente. Senza contare i 2 miliardi di tonnellate di mer...deiezioni all'anno (dieci volte quella prodotta dall'uomo e dalla donna) che producono circa il 20% della CO2 globale (più dell'inquinamento dovuto al trasporto urbano, come attesta la FAO in un documento di qualche anno fa).
Gli animali sono macchine inefficienti (detta in termini produttivi).
Dai a un vitello 10 chili e mezzo di proteine vegetali e ottieni mezzo chilo di proteine animali...
alcide
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Originariamente Scritto da
alessandro2804
non sono animalista pensavo che almeno questo fosse chiaro :D
consequenziale: non ritenendoti, in quanto ideologo "facile", animale non puoi sentirti tale :biggrin3:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
alcide
Il punto è esattamente questo. Ammettiamo, per amore di discussione, che la ricerca sia fatta bene (in via preliminare è un assunto plausibile vista la rispettabilità accademica dei gruppi di ricerca coinvolti).
La ricerca direbbe che l'aver deciso di eliminare alimenti di origine animale dalla dieta si correla ad un atteggiamento di maggiore empatia verso animali ed esseri umani. La qual cosa mi pareva interessante visto che, spesso ho sentito dire che gli animalisti sono fondamentalmente dei misantropi. Ho un po' mediocreggiato forzando la categoria "animalisti" visto che non comprende solo vegetariani ma non ho troppo forzato la categoria "vegetariani" visto che comprende quasi tutti animalisti.
Ora, l'essere "empatico" ci dice qualcosa su una persona? Io penso di sì. L'empatia sembra essere il seme da cui è nata la nostra capacità di "essere buoni" ovvero di comprendere i bisogni degli altri e di metterli sullo stesso piano rispetto ai nostri bisogni (di analogo valore). Ergo l'empatia è la base della morale. Non lo dico io, lo dice gente più seria e importante di me. Non voglio "Iurare in verba magistri" ma ho letto quello di cui ti parlo e l'ho trovato molto plausibile. Aggiungo che c'è discreta concordanza su questo argomento in ambito scientifico.
Può esistere un empatico sadico o sado/masochista? Cioè uno che osserva le debolezze altrui (e/o proprie) e le sfrutta per infliggere (infliggersi) dolore? Il sadico credo sia roba da libri di criminologia. Non così rilevante da discuterne come fosse un caso generale.
Sul masochista non mi esprimo ma ne conosco tanti effettivamente :tongue:
guarda sull'empatia secondo me non si possono fondare serie teorie
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Originariamente Scritto da
alcide
Io invece penso che la scienza possa dire molto sui quesiti morali. Molto più della religione se mi permetti.
Se io riconosco che un essere X prova dolore (grazie alle conoscenze neurofisiologiche, allo studio etologico, etc.) estraggo un'informazione che non può non avere una rilevanza morale. Ma qui la fallacia naturalistica non c'entrerebbe perchè sul soggetto della proposizione non graverebbe alcuna prescrizione. Sarebbe un "paziente morale", uno che ha solo diritti e niente doveri (perchè non li può rispettare, come bambini, neonati, cerebrolesi e, appunto, molti animali non - umani).
se ti attieni al noncognitivismo etico questo salto logico è errato
le azioni morali non hanno bisogno di fondamenta razionali
le nostre azioni possono essere irrazionali e quindi essere logicamente entrare in conflitto con la ragione ma se sono logicamente possibili la loro fonte sono solo i giudizi di valore che si trovano dentro la testa degli individui
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Originariamente Scritto da
alcide
Purchè tu non pensi che un'opinione comune non possa esistere del tutto. Questo si chiama "relativismo etico" o "non cognitivismo etico" cioè ogni morale è sostanzialmente equivalente ad un'altra e ognuna ha lo stesso peso. Io su questo non sono d'accordo.
Se ad esempio io dicessi che sono favorevole al razzismo, una buona parte di voi mi darebbe contro e difficilmente sarebbe d'accordo con me se dicessi "Ognuno la pensi come vuole, tanto è una questione di preferenze".
Col cazzo che è una questione di "gusti" il fatto di uccidere o seviziare qualcuno sulla base del colore della sua pelle (o della sua specie).
Ti ringrazio sia perchè ti sei spiegato benissimo, sia perchè mi hai dato modo di dare meglio conto del mio pensiero e la conversazione è stata interessante.
alcide
no non è relativismo etico, le norme morali non le considero uguali, non sono nemmeno a favore del multiculturalismo. Penso che ci sono culture dove il valore della libertà è maggiormente rispettato, e questo è evidente,basta vedere come sono trattate le donne in altre culture, valgono meno di un maiale o di un elefante
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Intriplato
io la vivisezione la farei sugli umani criminali, sono inumano x questo ?
Io sugli umani pirla e deficienti: si possono trovare innumerevoli attenuanti, motivazioni, considerazioni, persino apprezzamenti, per un agito "criminale". Per un cretino (a patto che non lo sia per malattia), un leccaculo, un servo sciocco no.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
alcide
Mezzo chilo di bistecca costa due chili e mezzo di cereali e 9 litri d'acqua, l'energia equivalente a quasi 4 litri di benzina e approssimativamente 16 chili di terreno superficiale eroso. Più di un terzo dell'America del nord è occupato da pascoli, più di metà delle terre coltivate negli USA sono destinate alla produzione di mangime per il bestiame e più di metà di tutta l'acqua consumata negli stati uniti va al bestiame.
Se invece che coltivare la terra per dare da mangiare al bestiame (o per allevarlo) la si coltivasse per produrre cereali destinati al consumo umano si otterrebbe una produzione alimentare da venti a cinquanta volte pià efficiente. Un chilo di carne richiede cinquanta volte più acqua di una quantità di grano corrispondente. Senza contare i 2 miliardi di tonnellate di mer...deiezioni all'anno (dieci volte quella prodotta dall'uomo e dalla donna) che producono circa il 20% della CO2 globale (più dell'inquinamento dovuto al trasporto urbano, come attesta la FAO in un documento di qualche anno fa).
Gli animali sono macchine inefficienti (detta in termini produttivi).
Dai a un vitello 10 chili e mezzo di proteine vegetali e ottieni mezzo chilo di proteine animali...
alcide
Quoto, queste sono argomentazioni serie cazzo! :wink_:
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Originariamente Scritto da
The Dog
:laugh2::biggrin3::rolleyes:
...si può essere fanatici anche senza amare gli animali...
:wink_::wink_::wink_: