quel che volevo dire è che l'essere (sensibili,empatici,vegetariani ecc) non dice nulla sul dover essere,sulle nostre valutazioni, sui contenuti delle nostre scelte(una persona empatica potrebbe essere sadomasochista) .. una spiegazione di causa non ci dice nulla per determinare un'azione. Occorre un fine umano cioè un giudizio di valore.C'è una separazione tra il descrittivo e l' imperativo. Se io valuto un'azione come crudele , non è perchè questo giudizio è fondato su un fatto scientifico descrittivo ma perchè a sua volta è legata ad un altro giudizio di valore che mi rende morale o immorale l'azione crudele
Non è che siccome il termine di azione "crudele" ci riporta ad una descrizione dell'azione allora tutti gli uomini che comprendono" l'azione crudele" debbano per forza diventare non crudeli, possono essere d'accordo o no con quel giudizio di valore . Se fossimo tutti convinti su ciò che è crudele e cio che non lo è non ci sarebbero problemi etici
morale: i giudizi di valore sono tratti dall'ambiente sociale in cui sono nati e cresciuti ,plasmando ed educando le loro personalità