Quando la violenza e' insita nell'azione di uno stato incapace, sabotare non solo e' corretto ma è del tutto lecito.
Per inciso sono assolutamente contro quella cosa vergognosa che si chiama tav
Visualizzazione Stampabile
Quando la violenza e' insita nell'azione di uno stato incapace, sabotare non solo e' corretto ma è del tutto lecito.
Per inciso sono assolutamente contro quella cosa vergognosa che si chiama tav
stesse teste di cavolo
e per fortuna.............seriamente parlando, eh
e' bravissimo nello spostare il problema
il sabotare in realta' si traduce nell'arrecare danno ad una azienda che si e' aggiudicata , fino a prova contraria, regolarmente, un appalto
per dire
e il fatto che sia insita nell'azione di uno stato incapace, lo decide il singolo cittadino, un sindacato, un partito , un giudice, ejng o chi ?
interessante domanda
l'apologia di fascismo, per esempio
n.b. sono tutt'altro che fascista, ma era per porre il problema da un'altra angolazione.......
Si ma l'azienda sta facendo dei lavori che la maggioranza della popolazione locale non vuole ed ha motivato più che approfonditamente il suo diniego. E' stata indubbiamente una scelta imposta dall'alto in cui i valligiani non hanno avuto voce in capitolo. Chi meglio di chi abita quelle terre può definire se è bene o è male quel tipo di struttura in quella particolare zona?
Inoltre ti ricordo che siamo in Italia quindi la mano sul fuoco per un appalto non ce la metterei.
al netto delle mani sul fuoco, che non si mettono mai per nessuno e in nessun caso............ma secondo questo principio e' sempre verosimile qualsiasi cosa, direi che ci sono diverse strutture che possono, anzi, devono definire se quel tipo di struttura e' bene o male per la collettivita', e non per quelle terre
ecco perche' la scelta e' demandata a strutture centarli e non locali
e cosi' succede anche in altri paesi
evitare il NIMBY, che altrimenti bloccherebbe , cosa che spesso succede, qualsiasi progetto
ma ancora una volta stiamo discutendo di una cosa diversa rispetto all'esercizio della violenza per perorare una causa (giusta o sbagliata che sia) o meglio nella sua apologia
Non hai torto, ci sono strutture che devono decidere e devono definire progetti.
Ma per evitare questo tipo di contestazioni e sopratutto per evitare di spendere malamente soldi (dato che sono per una parte fondi europei che vanno spesi altrimenti poi l'anno prossimo non ce li danno più), va fatta un'accurata concertazione con la popolazione locale. A me non risulta sia stata fatta, come non sono stati studiati eventuali piani alternativi di potenziamento dell'esistente.
Di fronte a questo genere di soprusi le popolazioni meno ebeti si organizzano e si fanno sentire, trovano appoggio o meno in parte o tutta l'opinione pubblica e prendono in considerazione svariati metodi di disobbedienza civile. Anche i partigiani ai tempi erano dei disobbedienti e se avessimo dato retta al sentimento comune dell'epoca non saremmo dove siamo ora. Ciò non è una scusante per l'attuazione di un comportamento violento se non necessario, ma è un punto di vista che va analizzato e compreso.
Quando i progetti son ben fatti e sopratutto concertati il NIMBY non è un problema, opere di ingegneria civile ne è piena l'Italia e non mi pare che per ogni opera ci siano state sollevazioni popolari... Dighe, ponti, laghi artificiali, gallerie, strade... Il NIMBY è venuto fuori pesantemente perché si è fatto un progetto per spendere soldi e non per una vera utilità. Perché si è voluto calare dall'alto con la prepotenza delle forze armate, invece di usare la ragione.
De Luca da quanto mi è dato di capire sposa la causa della disobbedienza contro una situazione di palese ingiustizia, affermando che a suo vedere è giusto tentare di fermare un progetto messo in piedi da un interlocutore sordo a ogni tipo di contestazione mirata a rendere meno impattante e meno distruttivo un progetto che già sulla carta è inutile.
il progetto e' stato senza dubbio impostato male, anche da questo punto di vista
mi risulta che una concertazione ci sia stata, ma in questi casi si puo' contestare sulla rappresentativita' di chi concerta.............e non e' mai finita
bisogna vedere se ci sono stati dei soprusi, e questo lo definisce, ancora una volta, chi e' titolato a farlo.
La disobbedienza civile, poi, non e' terrorismo, sabotaggio, minaccia o altro
i partigiani erano combattenti , non disobbedienti.....le cose sono un pochino diverse
sui partigiani si possono , poi , aprire , discussioni amplissime, e punti di vista diversissimi, ma direi che l'esempio mi pare come minimo poco calzante, se non pericoloso, nell'alveo delle dotte dissertazioni del de luca
io il comportamento violento lo analizzo....lo comprendo molto meno, vista anche la composizione delle bande di "disobbedienti civili" che hanno animato la valle negli anni
dissento
grandi opere sono state fatte , o pre lo meno progettate, nel passato...........oggi trovami un'opera che non abbia contro comitati locali che argomentano nei modi piu' svariati che l'opera non va bene in assoluto, che non va bene li, che non va bene cosi', che non va bene ora.........
non e' disobbedienza
l'ingiustizia non e' palese
de luca non propone varianti di progetto, ma sostiene la sua storia.............da sempre violento e apologo di quel mezzo a favore della causa "rivoluzionaria" ........
non doveva essere processato
non puo' essere condannato
merita di essere criticato e, dal mio punto di vista, esecrato
questo è il fulcro del discorso! d'accordissimo, le considerazioni pro o contro tav o simpatia o antipatia non c'entrano, si parla di diritto di esprimersi, giusto o non giusto non è e non può essere condannabile, soprattutto se non si ricopre una carica istituzionale (e lì forse è un altro discorso)
un processo che non doveva nemmeno essere celebrato.
Bene che sia stato assolto, il rischio era quello di avere l'ennesimo martire. Anche perchè non è che il caro scrittore sia anima pia e puritana, vista la sua militanza passata in Lotta Continua, anzi, nel comitato di sicurezza di lotta continua, non proprio dei santerelli.
questo al netto delle opinioni che si hanno a proposito della Tav.
anche perchè tutto il percorso della tav è pieno di lati oscuri: dalla strana vicinanza alle imprese legate alla 'ndrangheta che lavorano al Tav di uno dei pubblici ministeri, attivo tuttora in procura a Torino, al passaggio nell'altra parte della barricata di Notav storici (un certo sindaco che io ho intervistato mentre bloccava l'autostrada Torino-Bardonecchia è oggi uno dei principali propositori dell'opera). Agli strani maneggi dei valligiani con anarchici e autonomi e terroristi storici
Insomma tutta la faccenda tav puzza, da una parte come dall'altra
addaveni er baffone
...dopo vedi che fine fa chi incita la sabotaggio....chi va in siria a darla via....chi va a curare i tagliagole e si lamenta
chi danneggia spacca e brucia in nome di tutto e di niente di destra o di sinistra o di centro.