109.345 moto immatricolate nel 2009 su una popolazione di 60 milioni?
Più che cani e porci mi sembrano quattro gatti...
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sommiamo le due considerazioni insieme, e avete fatto un quadro perfetto.
null'altro da aggiungere....
o forse si:premesso che le farde esistevano anche allora, non le riempivano di soldi per fare 500 volte al girono la pubblivcità della TIM.
premesso che i farabutti esistevano allora come oggi, non diventavano dei divi come Corona.
premesso che i politici rubavano allora come oggi, forse rubavano con un po' più di pudore e non venivano santificati come bettino
etc....
basta avere un minimo di pensiero indipendente. Adesso quasi tutto è considerato fondamentale e anche se i prezzi di una singola cosa non sono alti, senza scremare in base ai veri bisogni ci si ritrova a comprare un sacco di merda.
Negli anni del boom una lavatrice costava quasi come una 500, quindi non è vero che il valore era più realistico (anche phacocerus può sbagliare), è che poche cose erano considerate fondamentali. Se avevi una casa, una macchina e tre camicie stavi apposto. Adesso non è così, e se non hai un pensiero critico non ce la fai a pagare tutto.
Esempio, per me un cellulare deve poter chiamare, mandare qualche messaggio e deve essere piccolo, per occupare meno spazio. Tutte le altre opzioni mi sono dannose, perchè fanno crescere la dmensione. Non vorrei un iphone manco se me lo regalassero.
Il tuo ragionamento non fa una piega ma è altrettanto semplicistico, non te l'ordina il medico di abitare dove abiti. :wink_:
Se per comodità (o comunque per scelta..) volessi casa nel paese dove lavoro, sarei ridotto a lavorare per la casa. Abbastanza semplicemente (per me, almeno...) ho scelto un paesino a 12 km che mi permette di abitare ugualmente in una casa, ma a meno di metà del prezzo. Sono convinto che altre persone avrebbero potuto scegliere di cambiare lavoro oppure di darsi al brigantaggio per mantenersi lo status.
Se uno ritiene che sia imperativo abitare lì dove sta oppure da nessun'altra parte, i soldi non gli basteranno mai.
E' sempre una questione di scelta, solo mi pare abbastanza evidente che attualmente non si sia molto ben disposti a rinunciare alle proprie, qualsiasi esse siano. E' molto cambiato anche il concetto di "minimo indispensabile", come testimoniano anche i milioni di post sulle modifiche alle nostre amate moto, oltre al fatto che oramai sia considerato tale anche l'accesso ad internet. :rolleyes:
Perchè la lavatrice in quel contesto era considerata un bene di lusso. E' chiaro che oggi la gente si complica la vita con un sacco di cazzate, ma il problema vero è che può essere dura anche se vuoi fare il monaco di clausura, perchè anche e soprattutto le cose fondamentali costano troppo.
Se faccio 12 km non esco nemmeno dal Grande Raccordo Anulare... :biggrin3:
Per arrivare ai livelli che dici tu, mi dovrei trasferire veramente lontano dalla città e dal lavoro, cosa che ho fatto in passato (70+70 km al giorno), pagando un prezzo monetario (in termini di benzina, manutenzione dell'auto,...) ed umano salatissimo, arrivando a spendere fino ad oltre 3 ore al giorno in auto, rinunciando a vedere parenti ed amici, ed arrivando a casa stravolto ogni sera.
Ho risolto in altro modo, sto in affitto ed il problema della casa di proprietà non me lo pongo.
è il contesto sociale che è cambiato, una volta ci si trovava al bar a bere due bicchieri di bianco battendo il fante, ci si trovava per ascoltare le partite o il giro d'italia alla radio, come sport si giocava a pallone da ragazzini e una volta cresciuti ci si comprava la bicicletta, vivere adesso così vorrebbe dire essere dei disadattati fuori dalla socetà, al bar si fanno mega aperitivi, le partite si guardano su sky, si va a sciare d'inverno e in moto d'estate. nulla di indispensabile ma se non ci si concedono degli svaghi si sbotta!