Hai sbagliato colore: qua si parla di viola....
:biggrin3:
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mette bocca ovunque sto hoso... adesso forse hanno cambiato idea sulla cittadella a firenze.. addio è finita, brutto puzzone opportunista
se può valere il mio pensiero:
mi lascia indifferente che lui dica che le cose non vanno bene; quanto al fatto che l'appello serva ad una chiamata generale mi sembra legittimo e democratico (per me andrebbe bene pure se fosse fatto dal centro destra, dalla destra o da chi gli pare, in democrazia funziona così) - fermo restando che le coalizioni in teoria sono una cosa e in una gara sono un'altra. Quanto alla "concertazione di rapporti privilegiati" - frase piuttosto oscura forse intendi che costoro essendo i capitalisti d'italia possano con i loro mezzi (quali?) mandare a casa questa banda di malfattori. Forse sì, perché come ha insegnato Berluscono con i miliardi e le televisioni anche una banda di delinquenti può governare un paese. Ma in quest'ultimo caso io confido sempre nelle persone che, forse, hanno imparato la lezione. Anche se credo che la mia sia una pia illusione.
e qui sta il problema.......a bocce ferme io non saprei che scegliere :cry:
cioe' , sei d'accordo sul fatto che cio' che dice e' vero, ma ritieni che questo porti alla formazione di un nuovo schieramento politico ?
quali sarebbero i rapporti privilegiati?
la politica deve tener conto dell'industria e della finanza
sono portatori di interessi che pesano nella societa' cosi' come e' costruita oggi
assieme ad altri
se poi la chiamata alle armi portera' quella formazione ad essere votata piu' di altre, non vedo dove stia il male
e' la democrazia, ragazzi
e forse anche un'alternanza di interessi privilegiati e' meglio della costanza di interessi sempre privilegiati
come dargli torto ?
Il male allora è proprio qui. Nella democrazia. E lasciamo pure da parte la lo stato in cui versa democrazia italiana, che ormai tale non non è, e non è rappresentativa del concetto. Prendiamo la "vera" democrazia, quella che "funziona", scegliete voi un paese qualsiasi: perchè una volta effettuate le scelte dei cittadini, chi "vince" (e numericamente non c'è praticamente mai un plebiscito, ovunque nel mondo, la parte che vince prevale per pochi percento sugli avversari) fa il bello ed il brutto tempo per la durata di una legislazione, 4, 5 anni o quello che sono.
Chi ha perso, invece, vede frustrati per i tutti questi anni i propri desideri, le proprie aspettative e deve subire i voleri altrui.
Rozzamente semplificata, questa è la democrazia: non mi piace, non mi è mai piaciuta, non mi piacerà mai.
Un amico anni fa, parlando di questi concetti disse una cosa che mi colpì: fatte le votazioni, io prendo il 20% dei voti, e tu l' 80%, allora nel progettare leggi e leggine io ne scrivo il 20% e tu l' 80%.
Ma questo non è che un esercizio mentale di immaginazione al potere, come usavano dire negli anni '70 (non io, all'epoca giocavo ancora con i Lego ...)
uhm ... eppure mi pareva semplice. Tutti i soggetti che partecipano alla politica di una comunità devondo contare qualche cosa, sempre. Devono vedere soddisfatte se non tutte una parte delle proprie aspettative subito, purchè legittime e rispettose delle leggi valide nella comunità di appartenenza. Subito vuol dire adesso, non dopo il termine del mandato dell'altra parte.
Ma sai, giovane amico, sono idee da "vecchio" queste ... :tongue: