Originariamente Scritto da
natan
Mi sa che siamo sulla giusta strada, ora speriamo di riuscire a mischiare un po' di culture e piaceri diversi. Il deliziare il palato non é solo il nettare proveniente dalle diverse uve, c'é chi lo delizia fumando la pipa, il toscano, chi succhiando radici come la liquirizia o altre, chi con il cibo, chi con ........ in Marocco si incontrano a chiacchierare per le strade, con le loro sedie, fumandosi in compagnia dei derivati della canapa, esattamente come da noi i pensionati si ritrovano spesso a chiacchierare davanti ad un buon bicchiere di vino. È l'uso che se ne fa che é importante, quando il prodotto lo permette. Evidentemente, parlando di eroina o di altri opiacei, questo discorso cade, visto che il prodotto non permette un uso adeguato, se non in medicina. Anche dopo una serata davanti ad una buona bottiglia di vino e a un bel piatto di pasta il mondo rimane uguale, ma un po' di ricreazione della quotidianità é necessaria per poter andare avanti. Ora non vorrei usare il termine "droghe" perché allora dovremmo parlare della noce moscata, del pepe e di tanti altri prodotti della terra che vengono definite tali. Se impariamo a parlare dei prodotti per quel che sono, ci accorgeremo che la canapa non é una sola ma tante, così come gli alcoolici. Ci sono alcoolici con gradazioni basse, come birra e vino, altre medie, come gli amari, altre alte, come le grappe fino ad arrivare all'assenzio che in certi paesi é proibito per i suoi effetti devastanti sul sistema nervoso. La canapa ha un thc più o meno elevato. Ci sono delle indor che possono essere paragonabili quasi a degli allucinogeni, altre ad una birretta. Così come si distinguono i prodotti alcoolici bisognerebbe farlo con i prodotti della terra, canapa in primis. Così facendo ci accorgeremmo che a partire dal canapone, che di thc non ne ha quasi e che più che altro potrà servirci per costruire fortissime corde o tessuti resistenti (come facevano i nostri bisnonni), potremmo arrivare a delle indor a dir poco devastanti. Rimane comunque, nella canapa tradizionale e così anche nelle sue resine, dei prodotti che alterano le perceuzioni non più di un bicchiere di vino e che possono allietare una serata di chi ne apprezza le doti. Personalmente, pur avendone fatto uso in giovane età, preferisco la lucidità e non ne faccio uso, così come con l'alcool, se non occasionalmente, ma questa é una mia scelta. Sostenere che la canapa o fa male o non fa male, in assoluto, non credo che sia corretto. Chi ne sa più di me mi scuserà se sono stato superficiale nella descrizione ma non essendo un esperto penso sia giusto così.