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Mamba
magari hanno escluso proprio il pane......:cry::cry::cry:
Se ne buttano 180 quintali ogni giorno, nella sola Milano. :wink_:
Se hanno messo i telefonini, è perchè quelli si vendono, ora.
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kkk
Pensiero molto marxista il tuo. Già alla fine dell'800 qualcuno aveva teorizzato la fine del capitalismo, vedendone i prodromi nel fenomeno del colonialismo da parte delle nazioni occidentali verso il resto del mondo, eppure il capitalismo è sopravvissuto ancora un secolo. Ora, a mio parere, la situazione è differente, perchè per aumentare i profitti (o per mantenerli invariati) lo sfruttamento delle risorse altrui non è sufficiente, la finanza ha preso il sopravvento sulla produzione ed è proprio questa finanza ad avere mostrato alcuni lati deboli...
E' marxista anche il tuo allora, perchè in pratica sebbene per motivi diversi ipotizzi la fine del capitalismo.
Io non sarei così ottimista, perchè il capitalismo in quanto tale ha in sè la capacita di trasformarsi, sfruttando sempre ogni possibile risorsa e sapendo riconvertire i propri strumenti di sfruttamento.
Sinceramente nella mia mediocrità non vedo alternative, visto la drammatica esperienza del socialismo.
Penso che per una società accettabile ci vorrebbe un capitalismo che abbia dei sistemi di controllo, come una forte tassazione, eliminazione dell'evasione fiscale e in cambio offra molti servizi pubblici, da scuole a sanità a diritto allo studio e che sia ragionevolmente rispettosa dell'ambiente.
In pratica una efficiente socialdemocrazia.
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D74
stiamo uscendo dal topic anche se la discussione è parecchio interessate :wink_:
Circa il topic non c'è molto da dire, lo ha già scritto J@n, siamo (o siamo stati) in una fase di recessione, è ovvio che ci sia deflazione o inflazione pari a zero. Il pericolo semmai sarà la spinta inflattiva qualora le economie dovessero riprendere a crescere con tassi di crescita significativi.
Molto più interessante è dare un significato globale a questa crisi globale. E, nel particolare, leggere gli effetti sulla già asfittica economia italiana.
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un'avvisaglia della crisi economica ci fu anche con la bolla speculativa che fece il botto nel 2000
uno dei problemi grossi è stato il crollo del sistema del credito, soprattutto nei paesi anglosassoni
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Originariamente Scritto da
mic56
E' marxista anche il tuo allora, perchè in pratica sebbene per motivi diversi ipotizzi la fine del capitalismo.
Io non sarei così ottimista, perchè il capitalismo in quanto tale ha in sè la capacita di trasformarsi, sfruttando sempre ogni possibile risorsa e sapendo riconvertire i propri strumenti di sfruttamento.
Sinceramente nella mia mediocrità non vedo alternative, visto la drammatica esperienza del socialismo.
Penso che per una società accettabile ci vorrebbe un capitalismo che abbia dei sistemi di controllo, come una forte tassazione, eliminazione dell'evasione fiscale e in cambio offra molti servizi pubblici, da scuole a sanità a diritto allo studio e che sia ragionevolmente rispettosa dell'ambiente.
In pratica una efficente socialdemocrazia.
Beh, marxista per me non è un insulto, sarebbe come dire platonico, cartesiano, hegeliano...
Non so poi se teorizzare la fine del capitalismo sia marxista o meno, diciamo pure che io non la teorizzo, la registro e basta, cercando di intravedere cosa c'è nel futuro. Ritengo che un forte correttivo al capitalismo nella sua forma più becera fatta di sfruttamento e conquista possa essere corretto con il ritorno ad un maggiore controllo nelle mani delle nazioni, oggi largamente in subordine rispetto ad entità economiche transnazionali assai più potenti ed influenti dei governi del 90% dei paesi del mondo.
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Originariamente Scritto da
kkk
Beh, marxista per me non è un insulto, sarebbe come dire platonico, cartesiano, hegeliano...
Non so poi se teorizzare la fine del capitalismo sia marxista o meno, diciamo pure che io non la teorizzo, la registro e basta, cercando di intravedere cosa c'è nel futuro. Ritengo che un forte correttivo al capitalismo nella sua forma più becera fatta di sfruttamento e conquista possa essere corretto con il ritorno ad un maggiore controllo nelle mani delle nazioni, oggi largamente in subordine rispetto ad entità economiche transnazionali assai più potenti ed influenti dei governi del 90% dei paesi del mondo.
Nessun insulto, non lo è nemmeno per me che marxista lo sono stato e non me ne vergogno.
Solo che l'analisi di Carlo sembrava, per chi ci credeva, vangelo e vangelo non è stata.
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sarebbe bello se ci dicessero quale è stato il tasso di inflazione reale negli anni dal 2000 al 2005, successivamente al cambio lira/euro!
che ora l'inflazione sia bassa è normale, siamo in recessione e gli investimenti son fermi!
vediamo che succede quando ci sarà una pallida ripresa!
questo paese ancora il peggio non l'ha visto e andrà sempre peggio se non si trova il modo di far crescere il potere di acquisto dei redditi da lavoro dipendente e pensioni....
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Originariamente Scritto da
mic56
E' marxista anche il tuo allora, perchè in pratica sebbene per motivi diversi ipotizzi la fine del capitalismo.
Io non sarei così ottimista, perchè il capitalismo in quanto tale ha in sè la capacita di trasformarsi, sfruttando sempre ogni possibile risorsa e sapendo riconvertire i propri strumenti di sfruttamento.
Sinceramente nella mia mediocrità non vedo alternative, visto la drammatica esperienza del socialismo.
Penso che per una società accettabile ci vorrebbe un capitalismo che abbia dei sistemi di controllo, come una forte tassazione, eliminazione dell'evasione fiscale e in cambio offra molti servizi pubblici, da scuole a sanità a diritto allo studio e che sia ragionevolmente rispettosa dell'ambiente.
In pratica una efficiente socialdemocrazia.
Q8 Mic anche se allo stato delle cose....pare utopia....ma è pur vero che il futuro è nelle nostre mani.....spero!:cry:
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mic56
Nessun insulto, non lo è nemmeno per me che marxista lo sono stato e non me ne vergogno.
Solo che l'analisi di Carlo sembrava, per chi ci credeva, vangelo e vangelo non è stata.
A mio parere l'analisi di Karl era corretta dal punto di vista sociologico, ma non corretta dal punto di vista economico.
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kkk
A mio parere l'analisi di Karl era corretta dal punto di vista sociologico, ma non corretta dal punto di vista economico.
E' vero, il problema è che lui si considera un economista, ed è proprio dall'analisi del rapporto tra le classi in termini economici che poi discende tutto, compreso ovviamente l'analisi sociologica.
Non per niente il suo testo più famoso si chiama il capitale.