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Originariamente Scritto da
valterone
Col tuo metro di giudizio (che non coincide col mio) anche il fatto che se non fosse servito l'elicottero non sarebbe morto nessuno, mi pare abbastanza difficile da capire... ovvio che sei fatalista e la cosa non mi infastidisce ma sarei curioso -sul serio e senza polemica- di sapere se saresti dello stesso identico parere se tra i soccorritori ci fosse stato un amico o un parente tuo.
Tento di spiegare il mio punto di vista: sono soccorritore da 13 anni, faccio soccorso in ambulanza, in estate faccio soccorso in acqua di mare ed in torrente mentre in inverno sulle piste da sci. Ogni servizio è una storia a sé, mai un servizio è uguale all' altro.
Sappiamo bene che correre in ambulanza su un codice rosso, sfidare le acque o la montagna sono una cosa pericolosa e che potrebbe succederci comunque qualcosa di brutto.
Il tipo di squadra di soccorso in questione sono praticamente l' élite dei soccorritori, fanno soccorsi che noi soccorritori "normali" magari neanche ci sogneremo di provare a fare (pensa solo ad una verricellata di 30 metri su una parete a 90°), per cui sanno benissimo i rischi che corrono, ma nonostante questo non ci si tira indietro, alle volte anche rischiando un po' più del dovuto.
Capisci che io non potrò mai dare la colpa a sto sciatore del fatto che se se ne fosse stato a casa nulla sarebbe successo, per me quella è una persona che ha bisogno d' aiuto e in quel momento io sono la "sua unica speranza"... può essere una gamba fratturata, che voi ritenete essere una cosa banale, come può essere un infarto.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
PowerRoss
Ti rispondo con l'unica domanda pertinente: se mio nonno avesse avuto le ruote sarebbe stato una carriola???
Ah, be'... se questa è una domanda pertinente meglio se lascio. :oook:
Citazione:
Originariamente Scritto da
Apox
Tento di spiegare il mio punto di vista: sono soccorritore da 13 anni, faccio soccorso in ambulanza, in estate faccio soccorso in acqua di mare ed in torrente mentre in inverno sulle piste da sci. Ogni servizio è una storia a sé, mai un servizio è uguale all' altro.
Sappiamo bene che correre in ambulanza su un codice rosso, sfidare le acque o la montagna sono una cosa pericolosa e che potrebbe succederci comunque qualcosa di brutto.
Il tipo di squadra di soccorso in questione sono praticamente l' élite dei soccorritori, fanno soccorsi che noi soccorritori "normali" magari neanche ci sogneremo di provare a fare (pensa solo ad una verricellata di 30 metri su una parete a 90°), per cui sanno benissimo i rischi che corrono, ma nonostante questo non ci si tira indietro, alle volte anche rischiando un po' più del dovuto.
Capisci che io non potrò mai dare la colpa a sto sciatore del fatto che se se ne fosse stato a casa nulla sarebbe successo, per me quella è una persona che ha bisogno d' aiuto e in quel momento io sono la "sua unica speranza"... può essere una gamba fratturata, che voi ritenete essere una cosa banale, come può essere un infarto.
Comprensibile e anche condivisibile... e non sto dando colpe a nessuno. Ma ti faccio la stessa domanda caduta nel vuoto con PowerRoss: quando gira tutto liscio siamo pronti, altruisti e generosi. Tutti, anche quelli che non soccorrono. Nel caso tu fossi stato fratello/marito/amico di uno dei soccorritori presenti su quell'elicottero la penseresti esattamente allo stesso modo che hai esposto qui sopra? Oppure il fatto di perdere una persona cara per una frattura ti farebbe deviare, anche solo leggermente?
Sempre per curiosità e senza polemica, eh...
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Io mi chiedo perchè in questo paese si debba andare sempre e comunque cercare di dire la propria su tutto. O meglio, la si può pure dire, ma non si ha mai l'umiltà di stare a sentire il discorso di chi, su quell'argomento, ne sa più di noi (discorso generale).
Qui hanno parlato soccorritori esperti, che lavorano anche su elicotteri, ma bisogna dir la propria (chi con educazione, chi meno) per dimostrare di saperne di più...si arriva a dare giudizi medici (era solo una gamba rotta...) e tecnici (l'elicottero non era in grado di fare quel servizio) ed economici senza avere le competenze per farlo e, ancor peggio, a mio avviso, senza stare ad ascoltare chi, queste competenze le ha.
E' un vizio che abbiamo tutti ma, se in politica o in economia è fastidioso, quando si parla di vite umane...
Scusate lo sfogo.
My 2 cents
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Citazione:
Originariamente Scritto da
valterone
Comprensibile e anche condivisibile... e non sto dando colpe a nessuno. Ma ti faccio la stessa domanda caduta nel vuoto con PowerRoss: quando gira tutto liscio siamo pronti, altruisti e generosi. Tutti, anche quelli che non soccorrono. Nel caso tu fossi stato fratello/marito/amico di uno dei soccorritori presenti su quell'elicottero la penseresti esattamente allo stesso modo che hai esposto qui sopra? Oppure il fatto di perdere una persona cara per una frattura ti farebbe deviare, anche solo leggermente?
Sempre per curiosità e senza polemica, eh...
Fossi stato io il soccorritore è un conto, cambia in caso fossi stato un parente.
Sarei un ipocrita se dicessi di no, ovvio che mi girerebbero le palle, ma da li a dire che il tizio non sarebbe dovuto andare a sciare perché c' era nebbia... ma non scherziamo!!!
Da lì a dire che per una semplice frattura di tibia non era il caso di chiamare un elicottero rispondo che avrei voluto vedere chi l' ha detto al posto dell' infortunato... il teletrasporto avrebbe voluto avere per andare in ospedale, altro che...
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Apox
Fossi stato io il soccorritore è un conto, cambia in caso fossi stato un parente.
Sarei un ipocrita se dicessi di no, ovvio che mi girerebbero le palle, ma da li a dire che il tizio non sarebbe dovuto andare a sciare perché c' era nebbia... ma non scherziamo!!!
Da lì a dire che per una semplice frattura di tibia non era il caso di chiamare un elicottero rispondo che avrei voluto vedere chi l' ha detto al posto dell' infortunato... il teletrasporto avrebbe voluto avere per andare in ospedale, altro che...
ci sono delle valutazioni da fare, e chi compie il soccorso in prima persona sa, o dovrebbe saper calcolare, il rapporto costo/efficacia (costo si intende anche la quantità di rischio a cui sottoponi 5 persone per trasportarne una).
Non si interviene alla garibaldina con un elicottero, non se il rischio è molto elevato come in quel caso e soprattutto se il traumatizzato può essere trasportato agevolmente in altro modo. Oltre agli aspetti di sicurezza e umani ci sono anche quelli (parlando in linea generale) di costo per la sanità pubblica.
Il "magna magna" tipico italiano impone invece di usare il mezzo più costoso ma più redditizio per alcuni.
Ricordo che il traumatizzato in questione era già stabilizzato ed era già stato portato nella piccola infermeria delle piste, da dove poteva tranquillamente essere caricato su un ambulanza per andare all' ospedale più vicino, che non doveva essere nemmeno una struttura di particolare eccellenza vista la "normale" frattura.
Ribadisco anche che non c'era alcuna necessità di portare tecnico CNSAS, anestesista e tecnico verricellista mandando però un solo pilota, causa principale dell' incidente a mio avviso.
Il tecnico, il medico, l'infermiere però non li paga la ditta che gestisce l'elicottero, il pilota si......
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Ecco fatto, non ci voleva molto. Grazie a tutti e due. Adesso ho un punto di vista più articolato e se mi pare abbastanza ovvio che si debba tendere al fare quello che si crede, per me lo è altrettanto che in certe situazioni debba essere usato un principio di precauzione un po' più avanzato che in certe altre. Per rispetto degli altri, perché non si dovrebbe mai dimenticarsi che è sempre possibile credere alle minchiate (e non possiamo essere certi di esserne immuni), quindi fare quello che si crede non è necessariamente fare bene.
Perché in fondo il fare o meno quello che si crede non sta solo nella capacità/volontà di farlo ma anche nel valutare dove la propria libertà debba fermarsi rispetto a quella degli altri e avere la forza di decidere di rinunciare, nel caso.
Come facciamo (o scriviamo di fare) in sella alle nostre moto sulle strade, quando evitiamo di ingarellarci col pilotone di turno, anche se magari avremmo voglia e mezzi per farlo.
Come non fanno gli autisti che guidano gli autobus telefonando a due mani.
Come fanno gli onesti, rifiutandosi (e sarebbe comodo anche per loro, eh...) di cedere alla comodità del malaffare.
Se il mio insistere può risultare fastidioso me ne scuso e comunque chiudo qui, per me però lo è altrettanto il voler a tutti i costi giustificare certe azioni. Per esempio scrivendo frasi tipo: ".... e magari era andato proprio quel giorno nonostante il tempo brutto perché era l'unica possibilità che aveva per prendersi un giorno di ferie"
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Citazione:
Originariamente Scritto da
valterone
Ecco fatto, non ci voleva molto. Grazie a tutti e due. Adesso ho un punto di vista più articolato e se mi pare abbastanza ovvio che si debba tendere al fare quello che si crede, per me lo è altrettanto che in certe situazioni debba essere usato un principio di precauzione un po' più avanzato che in certe altre. Per rispetto degli altri, perché non si dovrebbe mai dimenticarsi che è sempre possibile credere alle minchiate (e non possiamo essere certi di esserne immuni), quindi fare quello che si crede non è necessariamente fare bene.
Perché in fondo il fare o meno quello che si crede non sta solo nella capacità/volontà di farlo ma anche nel valutare dove la propria libertà debba fermarsi rispetto a quella degli altri e avere la forza di decidere di rinunciare, nel caso.
Come facciamo (o scriviamo di fare) in sella alle nostre moto sulle strade, quando evitiamo di ingarellarci col pilotone di turno, anche se magari avremmo voglia e mezzi per farlo.
Come non fanno gli autisti che guidano gli autobus telefonando a due mani.
Come fanno gli onesti, rifiutandosi (e sarebbe comodo anche per loro, eh...) di cedere alla comodità del malaffare.
Se il mio insistere può risultare fastidioso me ne scuso e comunque chiudo qui, per me però lo è altrettanto il voler a tutti i costi giustificare certe azioni. Per esempio scrivendo frasi tipo: ".... e magari era andato proprio quel giorno nonostante il tempo brutto perché era l'unica possibilità che aveva per prendersi un giorno di ferie"
Cosa centrano gli evidenti limiti dell'organizzazione del sistema di soccorso in questione con il comportamento, totalmente presunto, dello sciatore infortunato???
Questo è il motivo per cui non ho risposto alla tua domanda farlocca...
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a me sembra che l'unico che non c'entra un cazzo sia lo sciatore,per il semplice fatto che come succede al motociclista coglione che si stampa in strada quando si chiama il 118 non si chiede chi e con cosa si venga a soccorrerlo,il resto ...sanno loro come e perchè
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Citazione:
Originariamente Scritto da
armageddon
a me sembra che l'unico che non c'entra un cazzo sia lo sciatore,per il semplice fatto che come succede al motociclista coglione che si stampa in strada quando si chiama il 118 non si chiede chi e con cosa si venga a soccorrerlo,il resto ...sanno loro come e perchè
Su questo sono pienamente d'accordo con te, e in disaccordo parziale con @valterone.
Però adesso ci sono sei famiglie "devastate" possibile/probabile risarcimenti da elargire,ed un elicottero da ricomperare.(costano cari)
Quando con una maggiore accortezza,(da parte di chi preposto a fare tali scelte.non il pilota)non finalizzata "al soldo",si potevano(non dico escludere,ma minimizzare) i rischi.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
valterone
.............
Se il mio insistere può risultare fastidioso me ne scuso e comunque chiudo qui, per me però lo è altrettanto il voler a tutti i costi giustificare certe azioni. Per esempio scrivendo frasi tipo: ".... e magari era andato proprio quel giorno nonostante il tempo brutto perché era l'unica possibilità che aveva per prendersi un giorno di ferie"
Citazione:
Originariamente Scritto da
macheamico6
.... e magari era andato proprio quel giorno nonostante il tempo brutto perché era l'unica possibilità che aveva per prendersi un giorno di ferie.
Potevi anche quotarmi tranquillamente, dal momento che la "frase del tipo" l'ho scritta io, ma l'ho fatto solo in contrapposizione solo apparentemente provocatoria al biasimo manifestato da molti per il comportamento da essi ritenuto sconsiderato e suicida dello sciatore. Manca solo di sentire qualcuno che paventi l'omicidio colposo.....
Citazione:
Originariamente Scritto da
valterone
Sai che ti stimo e spesso la penso come te. Non si tratta di estremizzare, non è che non si possa più fare nulla; scrivo solo che quando le condizioni sono -non dico non ottimali- pessime, bisognerebbe prima pensare a non farsi/fare male e poi a divertirsi. Per aver perso un pomeriggio sugli sci credo sia mai morto nessuno. Per averlo voluto fare a tutti i costi vediamo che può succedere. A Corvara (una località come mille altre) centinaia di persone sciavano e sicuramente qualcuno si è fatto male. Ma era bel tempo.
E' un po' come andare a nuotare con la bandiera rossa, affogare e far affogare anche un paio di bagnini mentre ti soccorrono. Onestamente io mi sentirei in colpa anche da morto. Ma forse sono io che mi sto perdendo qualcosa della vita, non nego che ci siano più punti di vista per lo stesso fatto. Consentitemi di avere il mio, di esprimerlo senza polemica o esagerazioni e che possa non coincidere col vostro.
A questo mio intervento -sotto- in quote al tuo -sopra-, invece, ti sei ben guardato dal replicare.
Citazione:
Originariamente Scritto da
macheamico6
E comunque anche sulle piste di sci esiste la bandiera rossa come al mare: essa sventola tenendo gli impianti chiusi. E a Campo Felice gli impianti ieri l'altro erano regolarmente aperti. Punto.
Fatta eccezione per gli agonisti, se uno sciatore si fa male puo' essere successo per mille ragioni, e tra queste la scarsa visibilità la metterei agli ultimissimi posti. Semmai essa puo' essere pericolosa perché qualcuno potrebbe perdersi per mancanza d'orientamento, ma questo vale per stazioni che raggiungono alte quote, tipo Cervinia o Bormio (e infatti in località tipo queste gli impianti più in alto -e solo quelli più in alto- restano chiusi in giornate di scarsa visibilità), ma certamente non a Campo Felice.
E allora voglio essere ancora più esplicito.
La stazione era aperta sì o no?!!!
Gli impianti di risalita funzionavano sì o no?!!!
Dato che le risposte sono SI, di che stiamo parlando?!!!
Per favore, piantiamola di attribuire delle colpe ancorché indirette e marginali o foss'anche morali allo sciatore.