Tento di spiegare il mio punto di vista: sono soccorritore da 13 anni, faccio soccorso in ambulanza, in estate faccio soccorso in acqua di mare ed in torrente mentre in inverno sulle piste da sci. Ogni servizio è una storia a sé, mai un servizio è uguale all' altro.
Sappiamo bene che correre in ambulanza su un codice rosso, sfidare le acque o la montagna sono una cosa pericolosa e che potrebbe succederci comunque qualcosa di brutto.
Il tipo di squadra di soccorso in questione sono praticamente l' élite dei soccorritori, fanno soccorsi che noi soccorritori "normali" magari neanche ci sogneremo di provare a fare (pensa solo ad una verricellata di 30 metri su una parete a 90°), per cui sanno benissimo i rischi che corrono, ma nonostante questo non ci si tira indietro, alle volte anche rischiando un po' più del dovuto.
Capisci che io non potrò mai dare la colpa a sto sciatore del fatto che se se ne fosse stato a casa nulla sarebbe successo, per me quella è una persona che ha bisogno d' aiuto e in quel momento io sono la "sua unica speranza"... può essere una gamba fratturata, che voi ritenete essere una cosa banale, come può essere un infarto.