x me continua pure, Mills ? :biggrin3:
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Premesso che fra i politici non c'e' nessuno che non abbia scheletri nell'armadio, c'e' chi ha rubato una mela e chi tutto il cucuzzaro...con chi vi accanireste di piu' :rolleyes:
http://tg24.sky.it/static/contentima...ni_fini_11.jpg
CORROTTI :coool:
ma nella difficolta' contingente di definire correttamente quale punteggio ha fini nella scala berlusconi (che internazionalmente misura la moralita' degli uomini politici), perche' non discutere nel merito delle cose dette e fatte , sulle quali , magari, ci sono dati piu' oggettivi ?
mi sono permesso di suggerirlo, perche' e' la stessa cosa che ho detto in occasioni in cui si criticava qualcuno del pdl, senza parlare del merito delle cose, prendendomi del servo e del "berluscones", in maniera del tutto gratuita.:sick:
permettimi inoltre di criticare il termine che usi: in una discussione civile, non ci sono vincitori : solo un confronto di idee per capire quella dell'altro e , eventualmente, se del caso , convincersene, o rimanere della propria......:tongue:
quello di cui ti sei preso tu son cavoli tuoi, magari non ti esprimi bene, io del berluscones non em lo sono mai preso :laugh2:
critica pure, ma loro la vivono così, se ai berluscones interessasse il bene del paese non sarebbero berluscones :wink_:
a loro piace vincere facile,
non sono cose che invento io Flag, è così purtroppo :(
e non cambieranno idea :biggrin3:
certo che sono liberale, io (berlusconi proprio no: lo definirei piu' un mercatista a responsabilita' limitata: cioe' fino a quando non si parla delle sue aziende :rolleyes:)..........quando era un partito serio, anche se piccolo, sono anche stato iscritto, per poi passare ai radicali :dry:
ma questro succedeva moooooooooooolti anni fa :cry:
quoto!!!
il fascista é stato liberale per i berlusconiani finché non ha fatto il cattivo bambino, poi é ritornato fascista .....
per la sinistra, poi, prendere ad esempio un missino é proprio essere arrivati alla frutta ....
da destra a sinistra dimostrano quanto siano solo e unicamente legati alla loro poltrona e basta .... gentaglia da prendere a calci in culo .... gentaglia che trova il loro consenso negli elettori i quali danno in mano a dei incurabili narcisisti la loro vita sociale .....
non saprei tra tutti chi salvare ... da una eventuale torre ... :sick::sick::sick:
Fini sta tenendo duro, contro la NON politica immonda di questo paese,
è uno dei pochi da apprezzare,
se NON si vedono ste cose.......addio :biggrin3:
Losai che oggi Fini ha annunciato di aver lasciato il PDL per aderire formalmente a FLI...?
http://2.bp.blogspot.com/_diN4yD1xIy...Berlusconi.jpg
tranquillo, sistemo tutto io, compro pure napolitano e faccio cacciare Fini dalla camera,
il parlamento sono io
http://www.tendenzeonline.info/image...3_2080662C.jpg
:wacko:
Non preoccuparti....a Fini ci ho pensato io....gli ho fatto una bella pernacchia...
http://2.bp.blogspot.com/_diN4yD1xIy...Berlusconi.jpg
http://2.bp.blogspot.com/_diN4yD1xIy...Berlusconi.jpg
Zitto....ci sta vicino quell'impunito...
http://www.politikos.it/wp-content/u...bossi-fini.jpg
Tutto sommato potremmo fargli, per senso di responsabilità, dei segnali distensivi...giusto per evitare le elezioni...
http://www.mediterraneonline.it/wp-c...ni-e-Bossi.jpg
(ANSA) - ROMA, 8 SET - Alla riapertura dell'attivita' parlmentare alla Camera, lo scontro tra il Pdl e Fini si e' riacceso alla Conferenza dei capigruppo. L'incontro tra i presidenti dei gruppi parlamentari e' durato 40 minuti. Il tempo strettamente necessario per consentire a Cicchitto di porre subito la questione della 'incompatibilita'' di Fini a 'ricoprire un ruolo super partes' come presidente della Camera e annunciare che a fine settembre Berlusconi riferira' in Aula sulla crisi nella maggioranza.
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padaniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
7 settembre Corriere della Sera
"Destra moderna o Lega Sud? " di A. Panebianco (Corriere della Sera)
Nell’origine delle cose si può leggere anche la loro fine. Ufficializzando la rottura con Berlusconi e la nascita di Futuro e Libertà, Gianfranco Fini ha chiuso con una esperienza, quella del Popolo della Libertà, cui aveva aderito, a ridosso delle elezioni passate, non per intima convinzione ma perché costretto dal diktat dell’attuale premier. Banalmente, non si può stare a lungo dentro un partito carismatico se si detesta (personalmente e politicamente) il capo di quel partito e se si è detestati (personalmente e politicamente) da lui. Fini ha fatto un discorso di respiro, come devono essere i discorsi fondativi di nuove formazioni politiche. Ma non ha rinunciato a qualche tatticismo. Come altri hanno già osservato, si è lasciato aperte tutte le strade, dal patto di legislatura (nella cui praticabilità credono in pochi) all’interruzione, entro qualche mese, di questa esperienza di governo. Ha negato con forza una sua disponibilità a fare ribaltoni, a uscire dal perimetro del centrodestra, ma ha anche offerto una sponda a quella parte di opposizione che, prima di andare a nuove elezioni, spera di cambiare la legge elettorale.
Nel discorso di Fini c’erano molte cose, anche fra loro piuttosto eterogenee. Alcune, già presenti nel programma originario del Pdl e poi abbandonate per strada (dalle liberalizzazioni alla abolizione delle province alla privatizzazione delle municipalizzate), corrispondono a temi molto popolari presso l’elettorato di centrodestra, anche se, significativamente, indigesti per la Lega. Altre (questione dell’immigrazione) erano direttamente finalizzate a ribadire quanto ormai sia grande la distanza che separa Fini dal partito di Bossi. Altre cose ancora servivano a recuperare aspetti di una antica identità (l’omaggio a Almirante, a Tremaglia e a Tatarella) che, oltre a piacere a una parte dei militanti, potranno rivelarsi preziosi al momento della prova elettorale. È infatti possibile che alle prossime elezioni, tenuto conto della vischiosità dei comportamenti elettorali, Futuro e Libertà si trovi a prendere la maggioranza dei suoi voti nel vecchio bacino dell’Msi (Lazio, Campania, Sicilia, eccetera). Altre cose, infine (giustizia) servivano a ribadire le ragioni della definitiva consumazione del rapporto con Berlusconi e Forza Italia.
Sono rimasti, o così sembra a chi scrive, non del tutto chiariti nel discorso di Fini alcuni aspetti cruciali. Sarebbe utile se il presidente Fini volesse precisare meglio il suo pensiero. Il primo è un tema forse importante più sul piano dell’identità che su quello pratico. Non si capisce bene cosa farà Futuro e Libertà sulle questioni costituzionali. La destra berlusconiana, quella stessa destra di cui Fini è stato sodale per sedici anni, dal ’94 ad oggi, ha sempre suscitato formidabili resistenze a sinistra a causa della sua piattaforma (in senso tecnico) rivoluzionaria o revisionista. In sostanza, quella destra (anche Fini fino a poco tempo fa) non condivide l’impianto della Costituzione del ’48 e propugna (senza riuscire a realizzarli) radicali cambiamenti costituzionali: da qualche forma di presidenzialismo o premierato a mutamenti in profondità (separazione delle carriere dei magistrati, riforma del Csm) dell’ordinamento giudiziario.
Nel suo discorso di Mirabello, ma anche in certi suoi interventi precedenti, Fini ha dato la sensazione di avere totalmente abbandonato le istanze revisioniste (anche le sue battute sul Parlamento ridotto a dipendenza dell’esecutivo sembrano andare in quella direzione). Antiberlusconismo a parte, questo congedo dal revisionismo costituzionale è forse ciò che più ha accreditato Fini presso la sinistra e, più in generale, presso tutti coloro che nella Costituzione così come è vedono un argine contro il «cesarismo» in generale, e quello berlusconiano in particolare. È corretta questa lettura? Futuro e Libertà sarà un partito totalmente «rappacificato» con la Costituzione del ’48? Come dicevo, il tema non è tanto importante dal punto di vista pratico (le riforme costituzionali, ormai è accertato, non si possono fare) ma lo è sul piano identitario. Anche la battuta di Fini sulla legge elettorale da cambiare non aiuta. Dire che si può scegliere fra l’uninominale e la reintroduzione delle preferenze è forse politicamente furbo (si strizza l’occhio all’opposizione) ma non serve a chiarire. Alla fin fine, come Fini sa, chi vuole l’uninominale pensa a un tipo di democrazia completamente diversa da quella di chi vuole la proporzionale con le preferenze (e, con essa, secondo un’antica formula non propriamente di destra, la «centralità del Parlamento»).
Il secondo tema riguarda il federalismo. Fini, va detto a suo merito, non ha eluso del tutto il problema. Ha riconosciuto che se, nella distribuzione delle risorse, si abbandona il criterio della spesa storica per passare a quello dei costi standard (architrave della riforma detta del federalismo fiscale) il Sud dovrà cambiare tanto del suo modo di usare le risorse pubbliche. Ma poi ha subito annacquato l’affermazione evocando il «federalismo solidale». Ma, come Fini sa bene, non c’è possibilità di introdurre veri cambiamenti se non si fanno pagare, nel breve termine, costi assai alti a tutta quella parte del Sud (ma anche a qualche pezzo del Nord) che vive grazie a un pessimo uso del denaro pubblico. Si può invocare quanto si vuole la «solidarietà » ma non c’è verso di introdurre il federalismo senza che questo comporti dolorose riconversioni. Il che non può non implicare, sotto il profilo politico, almeno nel medio termine, la destabilizzazione di settori rilevanti delle classi dirigenti del Mezzogiorno. Quel che si capisce è che Fini chiede, su federalismo e Sud, un compromesso. Ma sta a lui e ai suoi, allora, dimostrare che un compromesso «virtuoso» è possibile, che evocare la solidarietà non sia solo un espediente per difendere l’esistente. Sta a lui, in sostanza, dimostrare che Futuro e Libertà, anche su questo terreno, è la destra moderna che egli ha evocato, e non l’ennesima variante di una qualsiasi «Lega Sud».
e come? lui dovrebbe dimostrare cosa? a panebia', lo sai anche tu che queste cose sono (devono essere) frutto di laboriosi e delicati compromessi (politica, non giochi di palazzo) , ma ribadisco..........come
chiedo scusa per eventuali errori, ma ho scritto di getto e non mi sono preso tutto il tempo che si e' preso sicuramente panebianco a scrivere l'articolo........del resto lui e' pagato per farlo :biggrin3:
Flag, allora aspettiamo con ansia il compromesso di Fini tra sud e federalismo
cosa che non ha nè capo nè coda, o meglio la coda di pecore
o del patto tra capitale e lavoro, altro concetto astruso strumentalizzato come raccoglitore di voti..:wacko:
ps oltretutto ha come alleato Della Vedova,liberista, che in questo momento punta a stimolare un nuovo movimento ma che non mi sembra favorevole in molti punti di economia espressi da Fini.
spiegami cosa c'è di liberista in un Presidente del Consiglio che è diventato ricco in regime di monopolio (le tv private erano tutte sue) e ora controlla indirettamente anche la tv pubblica!
ma certo che te parli per principi astratti ma secondo te lui è uno che opera in un ambito di liberismo o monopolio...o quanto meno di oligopolio ....tutti concetti ben diversi dal liberismo!
il regime di monopolio era dello stato non confonderti
con l'entrata di Berlusconi la tv è diventata anche privata e non paghi il canone:wink_:
quello che t'impone lo stato
poi l'etere è pieno di frequenze , si potrebbero avere molti più canali se la legge favorisse il mercato
Della Vedova è un liberista che ha deciso di sostenere Fini , la mia osservazione è che partono già male con Fini. Come è possibile metterli d'accordo quando un Fini mi parla di patto tra capitale e lavoro? quando annacqua il federalismo a favore del sud? quando non vuole riformare la prima parte della costituzione?
fanno bene gli imprenditori italiani a produrre all'estero, FATE BENE, perchè se restate qui le vostre ricchezze finiscono tutte in mano a questa classe politica
Allora? Quando sono le elezioni?
:ph34r: :ph34r:
Ricorda che il "baraccone italia" ,visto che l'agricoltura è oramai sparita,al giorno d'oggi lo tiene in piedi solo l'industria manifatturiera (non a caso siamo i secondi in europa dopo la germania...)...per cui se viene meno l'industria manifatturiera viene meno il motore che paga gli stipendi agli statali...che paga tutto il mondo dei servizi...che paga tutto il mondo della politica...
prima di dire che "fanno bene" ci penserei 2 minuti in +... :dry: