Una carezza al piccolo da parte mia.
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Sulla prima parte hai sicuramente ragione.
Alla domanda che poni risponderei con un'altra domanda dubitando del fatto che comunque il piccolo nascituro avrebbe la certezza di avere una vita "normale" (passatemi l'accezione senza porre troppe questioni... ci siamo capiti e non sono bravo con le parole)
questo vuol dire che non ci sono casi dove l'aborto é d'obbligo. é una scelta sofferta, molto spesso, ed é difficile capirne la natura standone al di fuori, penso io. È possibile che l'amore di una madre possa superare l'atto di procreazione, anche quando questo é terribile. Si, é possibile ....
contrario
Io ho imparato che nella vita se non ci si trova dentro un problema qualunque affermazione, seppur dettata da ragionamento, immedesimazione o partecipazione, può essere poi smentita successivamente da un pensiero contrario. Quante volte ognuno di noi, di fronte ad un evento nefasto - un lutto, un abbandono, una scomparsa - ha detto al proprio interlocutore "come ti capisco". Ma è proprio così? Solo se si è vissuto dal di dentro un lutto, un abbandono, una scomparsa si può veramente sapere qual è il dolore che si prova. Se è una affermazione di principio, di vicinanza, di partecipazione acorata si è molto lontani dal "sentire" veramente quello che si prova.
Detto questo e per venire al punto anch'io sono sempre stato favorevole all'aborto, principalmente nei casi terapeutici, di violenza, di rischio per la madre; certo considerarlo un contraccettivo per correggere la stupidità/superficialità umana è esagerato, ma io ho sempre detto a me stesso che forse certe volte è meglio così piuttosto che mettere al mondo una creatura frutto di un incontro occasionale. Insomma la più totale autodeterminazione regolata esclusivamente in senso medico e lontano da qualunque principio etico o religioso. Bene, questa riflessione nasceva dal fatto che io non avevo mai avuto un figlio e quindi "razionalmente" quello che pensavo mi pareva la cosa più sensata. Ho una bimba di 11 mesi; quando con mia moglie la attendevamo ci siamo detti sempre venga come venga, cresca come le pare (anche patita di moto giapponesi) purché nasca sana fisicamente e mentalmente. Per fortuna nessun problema, oggi la guardo e mi chiedo se, di fronte ad un eventuale problema che poteva sorgere, avemmo avuto il coraggio di fare la scelta estrema come quella di interrompere la gravidanza. Le mi certezze sono crollate di fronte ai fatti. Quindi attenzione a spararla subito favorevole/contrario, perchè anche le nostre più incrollabili certezze potrebbero essere contraddette semplicemente dai fatti della vita. In qualunque campo ed in qualunque situazione.
forse non gli parli subito di violenza, appena comincia a chiedere del padre gli direi già che il padre ha fatto qualcosa che non doveva fare (tipo picchiare la madre, o qualcosa del genere, qualcosa che possa capire, ovviamente non puoi dirgli che é stata violentata, se nemmeno sa che cosa sia), l'importante é non ignorare la mancanza del padre o inventarsi storie del tipo "é morto"...(cosa che é successa a un mio amico, non che sia morto, ma che glielo sia stato detto...), preparando così il bambino e sui 11-12 dire tutta la verità
spero che non me ne vorrà winter1969 ma anche in questo caso sento il bisogno di fare un appunto. Il tema dell'aborto va trattato per quello che é e certe affermazioni trovo che lo snaturino. Pensare che possa diventare un'abitudine o che se ne abusi da l'idea che possa essere qualche cosa di bello e nocivo, una sorta di stupefacente o che altro. Ci saranno persone che sicuramente lo vivranno come una valida soluzione, senza porsi tanti problemi di sorta, ma non credo che siano quelle che devono far pendere l'ago della bilancia da una o dall'altra parte. Penso piuttosto che la più parte delle donne che si sono sottoposte ad un intervento di questo genere l'abbiano fatto con grande sofferenza e che si tratti pur sempre di un gesto estremo. In quanto tale va visto e supportato, penso io.
ps: puntualizzo perché trovo importante che un tema venga discusso partendo da una base piuttosto che un'altra.
quoto! comunque non ne parlerei al bambino se non a sue domande in merito. I bambini prima o poi chiedono e, con il giusto tatto in merito all'età, gli si dice la verità.
io ringrazio dio che la figlia che mi sta per nascere sia sana, almeno per quel che riguarda le analisi pre natali.
con mia moglie eravamo già d'accordo che se nei primi mesi di vita (comunque nel rispetto della legalità) ci fossero stati problemi avrebbe interrotto la cura che faceva per far si che non ci fosse l'aborto spontaneo che stava per avere.
in generale sono dell'idea che si debba abortire, se si vuole, solo nei casi di malformazioni gravi.
nel caso di gravidanza non voluta si può sempre portare a termine e non riconoscere il figlio. ci sono tante coppie pronte all'adozione
il figlio è di chi lo cresce, non di chi lo partorisce...ma questo è un altro discorso
Purtroppo non é così evidente pensare ad un'adozione di un figlio della stessa nazionalità. I motivi possono essere tanti ma la gente che adotta ha la tendenza di adottare bambini che vengono da altri continenti che non il proprio. Comunque una legge a sostegno della donna che decide di abortire non credo che possa essere limitata a dei casi. La vita é un bene prezioso, sia esso deforme o meno. Conosco persone che non hanno abortito pur sapendo che il figlio avrebbe avuto dei problemi, altri che hanno abortito per una forma propria di depressione o che altro, comunque di un rifiuto categorico. Altri ancora per altri 1000 motivi. Lavorando nel sociale mi capita di avere a che fare anche con delle minorenni, nella piena età dello studio, che decidono di abortire o di tenere il proprio figlio. Al di la della morale trovo giusto che queste persone siano sostenute fino in fondo, che non siano mai abbandonate, e non solo coloro che decidono di abortire. È un tema vasto, quello della maternità e non lo ridurrei ad una sorta di scaletta meritatoria o meno.
ps: se per le ragazze madri ci fossero dei sostegni maggiori probabilmente i casi di aborto diminuirebbero ... e questo é un piccolo esempio in un mare di tematiche varie legate a questo genere di scelta.
:wink_::wink_::wink_::wink_::wink_::wink_: quello che volevo sentire....la vostra esperieza...il vostro pensiero anche se crudelmente magari dettato da un brutto episodio...insomma...la realta' vera....
io credo che un bambino abbia il diritto di nascere nonostante alcuni fattori esterni non siano idilliaci..... non abbiamo a mio parere alcun diritto di portarle via la sua vita ancor prima che nasca.....
questo è il mio pensiero attuale....ma come ha scritto qualcuno....bisogna trovarsi nelle situazioni prima di sapere come ci comporteremmo:wink_::wink_::wink_:
Non me la sento di dare una risposta così, certe situazioni bisogna viverle per poter capire veramente cosa fare.
Certo, così senza alcun problema .... concordo con te, aborto nei casi da te citati:wink_:
io invece sono dell'idea che se una donna decide di non portare avanti una gravidanza ha tutto il diritto di farlo.
Nel caso di una violenza, per quanto sia un trauma devastante per chiunque, ogni persona "reagisce" in un modo diverso, c'è chi trova nell'amore per ciò che sta crescendo dentro di se la forza per reagire ed andare avanti, ma allo stesso modo sicuramente ci sono donne che vivrebbero tutta la gravidanza come la violenza appena subita, per tutti i 9 mesi maturando poi un "odio" latente per il bambino che certamente non ha colpe, ma nemmeno ne ha la donna e "obbligarla" a una violenza simile è assurdo.
Allo stesso modo però sono favorevole all'aborto anche nel caso di una ragazza "idiota" che non ha preso precauzioni ed è rimasta incinta. l'esperienza di un aborto non è cosa facile e leggera per chi la vive in seconda persona, non oso immaginare per chi la provi direttamente sulla sua pelle, anche nella persona più arida e insensibile lascia comunque traumi non da nulla e, certamente, una persona che lo affronta per "stupidità", starà più che attenta prima che ciò si riverifichi.
Avere un figlio non è come sbagliare un gioco della playstation, avendo un figlio che non si vuole si rischia di rovinare la propria vita e allo stesso tempo la sua; e prima di invocare l'adozione come logica soluzione per una ragazza che ha(avrebbe) un figlio non desiderato, inviterei chiunque a vedere in che condizioni vivono alcuni bambini e le famiglie a cui questi vengono affidati(ci sono TANTISSIME persone eccezionali che farebbero carte false per avere un figlio in adozione e che aspettano anni prima di riuscire ad averlo, ci sono tanti altri casi in cui così non è...).
Questo senza contare che, seppur sia(siano) stata stupida, una ragazza che resta incinta non ha commesso nessun "reato" e COSTRINGERLA a 9 mesi di "prigionia"(perchè oh, se lei il bambino non lo vuole faccio fatica a trovare un termine diverso) lo trovo un concetto assurdo...
favorevole con delle valide motivazioni...ad esempio : gravi malformazioni (che in alcuni gravi casi può essere considerato un atto di amore per il bambino), gravidanze non volute (ad esempio a seguito di una violenza)...ecc
sfavorevolissimo per futili motivi...ad esempio se il sesso non è quello che si voleva
Questo per dire che non esiste secondo me una cosa giusta o sbagliata in assoluto, bisogna valutarne i singoli casi...ed è per questo che sono contrario ad una legge che la vieti a priori.
Continua pure a fare "appunti" non è un problema.
Io personalmente sono sempre favorevole a leggi che diano alle persone la possibilità di scegliere,certo che l'aborto è una questione molto complicata sia per l'irreversibilità della scelta sia per le eventuali consegunze morali che può portare questa scelta.
Ho letto certi interventi di utenti che vorrebbero l'aborto obbligatorio in alcuni casi,bhe con rispetto parlando mi sembra una stronzata.
concordo su tutto.
Anche "giurie" o non so cosa che decidano caso per caso. Chi(se non la madre e diretta interessata) può permettersi di decidere su un tema così importante come quello sul dare o meno la vita? tanto più considerando che, in Italia, si hanno "processi" che durano ANNI, prendere decisioni tanto importanti in poche settimane, pochi mesi, mi sembra irrealizzabile. :rolleyes:
favorevole..ma non è un argomento semplice che finisce con un "favorevole" o "sfavorevole".c'è n'è da discuterci dietro...
+ retromarce x tutti
di base penso che tutti siano sfavorevoli.. ma io non posso permettermi di giudicare una scelta altrui.. scelta di una vita della quale non conosco nulla...
come tutte le questioni del genere ,divorzio eutanasia, accanimento terapeutico ecc ecc, dare una possibilita' di scelta significa non far prendere al legislatore decisoni che spettano alla singola persona o al suo entourage familiare...