Originariamente Scritto da
Loooop
Dipende da quanti paesi investono sul nucleare. Se tutti investissero pesantemente sul nucleare, le riserve durerebbero da poche e pochissime (meno di 2) decine di anni.
E per favore, non si faccia il solo discorso: gli altri paesi hanno già le centrali. E' vero, ma quando sono state costruite l'alternativa non c'era, i problemi di stoccaggio delle scorie non erano in realtà così ben conosciuti, per cui, allora, era una scelta ragionevole.
E te lo dice uno che, al referendum del dopo Chernobyl, votò a favore del nucleare. Allora non c'erano tecnologie economicamente convenienti per sostituirlo. Oggi, semplicemente, non è più così.
Tre centrali francesi, per esempio, distano poche centinaia di chilometri da Torino e siamo costretti a importare da queste centrali energia essenziale per il nostro Paese. Comunque sono anni che non ricordo incidenti se si esclude Chernobyl.....a Chernobyl la colpa fu dell'incompetenza del direttore e del fatto che il reattore non aveva il doppio guscio che hanno tutte le centrali moderne. Inoltre l'impianto era rallentato a barre di magnesio invece che ad acqua. E sappiamo che le barre di magnesio rendono instabile il reattore che o si spegne a bassi regimi o corre il rischio di esplodere come poi successe.
E' vero, questa è infatti una delle ragione per la quale sono così costosi. Però il rischio non è zero, e non bisogna essere dei geni in matematica per comprendere che se si raddoppiasse il numero di centrali nucleare nel mondo, si raddoppierebbe questo rischio non nullo.
E basta 1 solo evento in cui le cose vadano "male" perchè le conseguenze siano veramente pesanti, come ben sappiamo.
Tanto per fare un esempio, se in passato si fossero costruite il doppio delle centrali, è lecito assumere che si sarebbero stati due eventi tipo Chernobyl, invece di uno.
Qui il punto è molto semplice. O il nucleare è l'unica possibilità che è ragionevolmente economico perseguire, oppure non lo è.
Nel primo caso, non c'è alternativa: si devono fare, accettandone conseguenze, rischi e costi futuri.
Nel secondo caso, l'alternativa c'è, e allora si è irrimediabilmente sciocchi a volerle.
Oggi ci troviamo nel secondo caso. Anche a considerare il solo lato economico, l'eolico costa meno del nucleare a parità di energia prodotta.
prova a fare il giochino che ho postato prima e ci si rende conto che in termini di spazio l'eolico non è possibile in termini di produzione su larga scala
se per il nucleare sono sufficienti 13ettari per un eolico occorrono13.000ettari e sappiamo inoltre che la potenza installata non equivale automaticamente all'energia prodotta sia per l'eolico che solare.[URL="http://www.energytribune.com/articles.cfm?aid=871"]http://www.energytribune.com/articles.cfm?aid=871[/URL]
Questo è madornalmente falso.
Pensare che esistano dei contenitori, pur costosissimi, nei quali stivare le scorie e smettere di preoccuparsene per sempre è una sciocchezza. Nessun contenitore è sicuro per i migliaia di anni nei quali le scorie restano pericolose. Nessun sito di stoccaggio è sicuro per tempi così lunghi.
Quello che dici:
1) e' falso a breve termine, nell'arco di qualche decina di anni: basta informarsi sui problemi che hanno negli USA per custodire le scorie che hanno già prodotto. E stiamo parlando di pochi anni!
2) e' grossolanamente falso a medio termine, nell'arco di uno o due secoli, ed è stupefacentemente falso a lungo termine, nell'arco di migliaia di anni.
Facciamo attenzione a questo punto, a meno che non si voglia ragionare con il "tanto noi saremo morti", che è un'estensione altrettanto stupida della nota tecnica dei nostri politici "tanto arriverà la prossima legislatura".
Ammesso e non concesso che il costo par la manuntenzione dei siti di stoccaggio per 10 anni sia basso (e non è così!) prova a moltiplicarlo per 1000 o 10000 volte, e tutta la (dubbia) convenienza del nucleare te la sei giocata. Quanto si spende, annualmente, negli USA, per la manutenzione dei siti di stoccaggio delle scorie, oggi? Fa una moltiplicazione…
La Francia, che è uno dei paesi più nuclearizzati del mondo , estrae le scorie chimicamente, le vetrifica inserendo del piombo che assorbe le radiazione, le inserisce in fusti di acciaio e le stiva in depositi salini a grande profondità. Perché lì ? Semplicemente perché il sale testimonia che da almeno un milione di anni non c'è stata acqua e quindi non ci sono rischi di inquinamento per le zone circostanti
Inoltre, su un arco di tempo così lungo, è facile, quasi automatico, prevedere che l'umanità attraversi periodi storici difficili, periodi in cui la tecnologia, a causa di guerre etc…, potrebbe far passi indietro: son cose accadute troppe volte in passato perchè si possano ignorare. In questi periodi chi si occuperà delle scorie?
la palla di cristallo non cè l'ha nessuno , chi me lo dice che domani un tizio con la mannaia non mi sventri ?
Il problema delle scorie non è neanche difficilmente risolubile: è non risolubile, a meno che non si scopra una tecnica che consenta di eliminare la radioattività del materiale. Peccato che o questa tecnica è impossibile, o la meccanica quantistica è falsa (!). Nessuna illusione, dunque.
Aggiungo e tengo a chiarire che questa non è una posizione ideologica: i dati e gli studi scientifici seri sull'argomento sono ampiamente disponibili. Basta aver la pazienza di cercarli. Non ho alcun problema a dire che Berlusconi ha perfettamente ragione quando si pronuncia a favore degli OGM, in contrasto con la sciocca opinione della sinistra italiana sull'argomento, per esempio. Entrambi sono casi in cui si possono fare affermazioni scientifiche precise, basate su fatti, non ideologia. Nel caso degli OGM, basta osservare che ci nutriamo di organismi geneticamente modificati dall'invenzione dell'agricoltura e che la pasta che noi amiamo tanto in italia, proviene da una qualità di grano, il creso, ottenuta per mutazioni genetica attraverso bombardamendo radioattivo, negli anni '60.