roby sali un po sul ring con me?
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roby sali un po sul ring con me?
siamo troppo lontani.... ma troppo veramente ;)
Non conta l'età, credimi. Può accadere a tutti quando meno lo si aspetta.
A 20 anni ho passato un periodo davvero buio della mia vita, tanto che vi sono stati momenti in cui ho pensato anche di farla finita.
Volevo solo starmene da sola, mi dava pace solo stare in un bosco o in montagna da sola. Non sopportavo più la gente, avevo un senso d'insicurezza ed inadeguatezza tremendo.
Ne sono uscita dopo anni. Sarei potuta uscirne prima se avessi chiesto aiuto a qualcuno, ma non l'ho fatto.....spesso i propri disagi (specialmente psicologici) si tende ad occultarli, per paura di far brutta figura.
Mi sono semplicemente posta delle sfide, che avrei dovuto affrontare da sola. Alla fine, bene o male, ce l'ho fatta con tutti gli obiettivi che mi ero preposta e questo mi ha dato una nuova sicurezza in me stessa.
Non é facile, lo so, a me solo ricordare quei momenti, mette un'angoscia che non ti dico; però credimi, nulla é impossibile. :oook:
È esattamente quello che è successo a me, personalmente comunque la solitudine nel profondo rimane, stai con tanta gente, con tanti amici, con familiari e persone care, ma sai che sei solo, lo accetti perchè ormai ti sei conosciuto sai chi sei, conosci quello che ti circonda, sai che tutto ciò non ti appartiene, che sei uno diverso, vivi bene con tè stesso nel proprio mondo.
Non sono d'accordo sulle cure, certamente allievano le sofferenze, ma non ti aiutano a capire come non lo fa un professionista quantomeno in questo stadio di cambiamento/accettazione della psiche.
Non é un cambiamento quello che succede; bensì un'alterazione momentanea della psiche, causata da situazione che esulano da quello che può ritenersi la "propria normale ordinanza".
Alle volte queste situazioni hanno una causa ben precisa; altre volte invece la causa é più occulta.
Quindi non si tratta di accettare la "nuova situazione psicologica"; ma di rimuovere la causa che l'ha scatenata.
I farmaci sono solo un aiuto, una stampella per così dire, che comunque ti servirà solo momentaneamente per poter deambulare sulla retta via. Il grosso però va fatto a livello psicologico, facendosi aiutare da qualche specialista, e/o trovando dei giusti arpigli per uscire dalla situazione
Non è una nuova situazione psicologica si tratta di accettare quella vera e abbandonare la precedente che fungeva solo da contorno.
Diciamo della serie: si può mentire a tutti ma mai a se stessi.
Comunque ogni storia è una storia a se, và affrontata con aiuti o senza o con qualsiasi altro mezzo l'importante è ristabilire il giusto equilibrio.
Roby batti un colpo. Come stai?
ciao ;)
alla domanda come sto mi viene difficile la risposta, diciamo che sono quasi 15 giorni che va tutto apparentemente benino.... in una giornata mi cambia l'umore 30 volte ma fa niente e poi ci sono tutte le mie paure che proprio non mi vogliono abbandonare.
adesso sto continuando la cura dopo la prima visita psichiatrica aspettando il prossimo appuntamento verso fine maggio per cominciare ad incontrare uno psicologo. ho preso per 10 giorni lo xanax , adesso prendo solo il cipralex una volta al giorno.
L'inizio mi sembra promettente. Concentrati sull'obiettivo di star meglio, pensando che è una vera infamia che tu debba star male :oook:.
Anzi, incazzati a questo pensiero!
Sono certo che i risultati arriveranno e questo periodo sotto tono te lo scaraventerai alle spalle.
Tieni duro e non mollare, che ti controllo, eh?
:wink_:
grandissimo :oook:
ottimo ragazzo , avanti così !!! :oook:
Roby toglimi una curiosità, ma quando e come è cominciato questo tuo disagio?
Hai avuto per caso un forte stress prima?
Problemi gastro intestinali?
Problemi di alimentazione ?...del tipo: paura di mangiare qualsiasi cosa, non sai più che cazzo mangiare perchè ogni cosa che mangi ti crea disfunzione intestinale.
sono sempre stato molto emotivo e ansioso, da un paio di anni ho quasi sempre problemi allo stomaco....
poi dicembre 2014 il culmine con la prima vera crisi ansiosa pesante, poi il resto lo praticamente scritto qui sul forum da quel giorno.
anche il fatto di avere paura sul mangiare ci sono passato..
Perchè stai facendo esattamente il mio stesso percorso, anch'io ho incominciato così da 15 anni fino a 30 un vero calvario, non riuscivo più a mangiare nulla ma non perchè non avessi fame ma perchè ogni cosa mi dava problemi intestinali, poi mi sono rotto le palle dell'handicap che mi stava letteralmente schiavizzando, premetto che tutti i controlli fatti sono risultati sempre nella norma, ho notato che certi periodi dell'anno erano più favorevoli allo sviluppo di questi problemi intestinali.....l'ansia, direttamente proporzionale a questi, la stato di agitazione che ne derivava non era controllato cercavo di stare calmo con tutta la mia volontà ma non ci riuscivo. Allora mi sono concentrato ad analizzare attentamente tutti i segnali che il mio organismo mi mandava tutte le volte che mangiavo per capire che cosa non andasse....beh!!...sono arrivato alla soluzione.
Il cervello in un uomo non è uno sono due....uno è quello che tutti conosciamo l'altro è il sistema gastro intestinale...un po' come la moto, c'è una centralina e ci sono dei sensori...lavorano in simbiosi e sono strettamente collegati tra loro come un perfetto circuito chiuso.
Sono riuscito a inviduare quali fossero quei due tre alimenti che scatenavano una reazione a catena a circuito chiuso li ho eliminati ho curato la flora batterica con opportuni probiotici e sono tornato a vivere.
Nel mio caso il maggiore protagonista era ed è il pomodoro fresco anche la salsa di pomodoro se non sono passati almeno otto mesi dalla produzione, ad oggi dopo 20 anni dalla scoperta devo fare attenzione, specie in questo periodo, ad acquistare salsa quasi in scadenza.
Se malauguratamente succede, come già successo specie in vacanza nei ristoranti, i sintomi sono sempre gli stessi: il primo giorno non succede nulla, il secondo è inavvertibile, il terzo incomincia lo stato di irritabilità uno stato di nervosismo inspiegabile a tal punto che non sopporto neppure mè stesso, se si continua si arriva all'accumolo di una tensione che genera ( credo/penso a causa di irritabilità e mancato assorbimento di qualche sostanza da parte del sistema gastro instestinale ) lo stato d'ansia che si scarica immediatamente e inconsapevolmente sullo stesso organo che l'ha generato amplificandone la sua irritabilità. A sto punto puoi ben capire come funziona il circuito.
Ovviamente tutto questo per quanto mi riguarda poi ognuno è una storia a se.
Ah!!...quando ero sul fondo ho fatto anche le prove di intolleranza alimentare, come risultato è uscito solo un intolleranza alle arachidi, le ho sempre mangiate non mi hanno mai dato nessun fastidio....misteri della medicina.