Affermazione che mi trova personalmente d'accordo. Cosa c'è che non ti torna?
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Attenzione, che se mantieni aperte certe aziende spendi più del pagare i soli stipendi...senza arrivare ad Alitalia, se un’azienda era fallimentare prima del COVID, ha senso tenerla in vita? O sta semplicemente drenando risorse che non avrebbe comunque avuto?
decidere è sempre più difficile che non decidere, e la nostra classe politica, nei momenti in cui non si può proprio fare a meno di decidere, che fa?
chiama i tecnici:oook:
io, oltre che alle singole aziende, penserei alle tanto care a qualcuno, filiere, e all'interno di quelle verificare i casi
sento già i cori delle prefiche "perchè quelli si e altri no?"
torniamo sopra: sono scelte
la parte più debole è sempre quella che piange di più: purtroppo, anche perchè è difficile trovare sistemi che evitino questa situazione senza intaccare regole senza le quali la ripresa sarebbe ancor più difficile
soprattutto a quelle che non avevano motivo di esistere già prima della pandemia
e se non le lasci chiudere, con quali soldi lo fai?
quindi....... `ndo cojo cojo
io volevo dire una cosa diversa, ma evidentemente non riesco a spiegare
facciamola semplice:
inutile aiutare aziende che non hanno un futuro, e che già non l'avevano prima della pandemia.
come si individuano? incrociando dati di filiera a dati della singola azienda.
è "'ndo cojo cojo"?
secondo me no
se invece si fa come si è sempre fatto, ciè si salvano aziende che hanno tanta voce, ma che sono fuori mercato, e non si hanno risorse per salvare entità magari più piccole e agili, che un futuro ce l'avrebbero, si prende la mira, ma sul bersaglio sbagliato
non so se ho stato spiegato
Peccato che le aziende di cui parli tu sono quelle che sono servite negli anni per creare i vari deficit sofferenze e debolezze per dare modo ai vari amministratori messi lì ed asserviti alla politica per fare le creste fottersi i soldi con la scusa dei piani di salvataggio
io ti chiedo: non e' che , prima, da anni a questa parte , non si sapesse quali fossero le aziende che dici tu, quelle sane e meritorie , e quelle no, e mo mo ci voleva che arrivasse draghi a fare gli incroci.... il sistema era quello, e stava bene a tutti, si pagava a babbo morto.....
ora, il babbo e' morto, e visto che le nuove condivisioni di sovranita tolgono il giocattolino ai futtifutti , e questi non potranno piu spartirsi la pagnotta in base ai millesimi dei vari condomini formatisi negli anni nei vari governi, con le varie nomine. ecc ecc....che sistema troveranno ?
ci sara sempre l emergenza su cui poter lucrare, o finita quella il nuovo sistema sara il subentro nelle entita piccole ed agili delle filiere in cui hanno stabilito che ci possa essere un futuro, come dici tu?
ma il futuro e' libero?
e il saperlo cogliere e' dinamica indipendente?
magari la storia ci insegna che...si, occorreva proprio , non tanto lui, ma uno come lui, un non politico, cioè.
ottimo: non ci lamentiamo, però
prima o poi capita sempre
magari non lo troveranno, magari ne troveranno un altro, chi lo sa ?
io spero proprio di no: per questo sono liberale (e anche un pò liberista) : che lo stato e la politica stiano più lontano possibile dall'economia, che ogni volta che l'hanno toccata hanno fatto disastri (che ora dobbiamo pagare) ...e secondo qualcuno la soluzione sarebbe l'ingresso dello stato nelle imprese...quello si che sarebbe un disastro (movimento 5 stelle).
si
che l'economia si avvicini alla politica, è nella normalità delle cose...bisogna vedere che risposte da la politica...
ma in molti casi è la politica che si è avvicinata all'economia, a quella disastrata, in particolare...e lo ha fatto per salvaguardare posti di lavoro, almeno nominalmente, e lasciare aperte aziende e filiere di fornitori e indotto che altrimenti avrebbero potuto fallire o chiudere, con buona pace di proprietari e azionisti
Vedremo se draghi e compagnia saranno e si riveleranno quello che il plebiscito fiduciario ha voluto esprimere.... se sarà capace di mediare tra capra , cavoli, e panca in maniera neutra e se il tuo amico lampante è un buon profeta di sventure o un chiacchierone affabulatore....:cool:
interessante articolo:
Capitale di rischio per far crescere le imprese
Mario Daniele Amore, Guido Corbetta e Fabio Quarato
È necessario un riequilibrio delle fonti di finanziamento delle aziende italiane, con un maggior ricorso all’equity. Una struttura patrimoniale più solida dà la possibilità di vincere la sfida della crescita dimensionale. Ma servono scelte precise.
La ricerca sulle aziende italiane
La struttura patrimoniale e finanziaria delle imprese rappresenta da tempo uno dei temi centrali nel dibattito sul tessuto imprenditoriale del nostro paese e non solo. Quali sono le conseguenze della struttura patrimoniale e finanziaria sulla redditività delle imprese italiane e sulla loro capacità di crescere?
Per rispondere a queste domande, l’Osservatorio Aub (Aidaf–UniCredit-Bocconi), con il contributo di Fsi (Fondo strategico italiano), ha condotto una ricerca sulla popolazione delle aziende italiane con fatturato superiore a 20 milioni di euro – erano 16.845 unità agli inizi del 2018. In particolare, l’analisi ha testato la relazione tra il livello di equity e la redditività e la crescita delle imprese.
I risultati mettono in evidenza una relazione positiva e statisticamente significativa tra il livello di equity di partenza (anno 2014) e la redditività e la crescita nei 5 anni successivi. il risultato non è influenzato da altri fattori (come l’età dell’azienda, la dimensione di partenza e il settore di appartenenza) ed è robusto anche utilizzando finestre temporali diverse.
Sono state condotte anche due ulteriori analisi che confrontano le aziende con un livello di indebitamento di partenza sopra e sotto la mediana e le aziende con un livello di indebitamento di partenza nel primo e ultimo quartile. In entrambi i casi, le imprese con un livello di equity più elevato sono quelle che mostrano una correlazione positiva più forte con le misure di performance nei 5 anni successivi.
La seconda parte della ricerca ha analizzato il legame tra la struttura patrimoniale e finanziaria e le performance delle aziende target selezionate dagli operatori di private equity. Partendo dalle aziende italiane oggetto di investimento da parte di fondi di private equity nel periodo 2007-2018 (379 operazioni in totale) sono state testate le relazioni tra il livello di equity dell’azienda target e il tasso di crescita delle immobilizzazioni totali. I risultati mostrano che i fondi di private equity hanno un impatto tanto maggiore sulla crescita delle immobilizzazioni di un’azienda quanto minore è il livello di debito iniziale dell’azienda target.
Il ricorso al canale bancario ha tradizionalmente caratterizzato il sistema imprenditoriale italiano. Ora, le misure messe in atto a seguito della pandemia, con la possibilità di ricorrere a nuovo debito garantito dallo stato, hanno certamente aumentato il livello di debito delle imprese.
Scelte da compiere
I risultati della ricerca consentono di sottolineare la necessità di un riequilibrio delle fonti di finanziamento con un maggior ricorso all’equity. Nei prossimi anni tutte le aziende italiane saranno sottoposte alla sfida della crescita dimensionale (anche tramite acquisizioni) e prepararsi con una struttura patrimoniale più solida e con maggior equity darà loro più possibilità di vincerla.
Tutto ciò ha almeno tre implicazioni per i vari attori.
Primo: i decisori politici possono favorire la patrimonializzazione delle imprese con interventi che premino l’aumento dell’equity. Un primo passo è stato fatto con la legge di bilancio 2020 che ha reintrodotto l’Ace (aiuto alla crescita economica) che consente di godere di una agevolazione della tassazione sul reddito delle imprese in funzione dell’aumento del loro patrimonio netto. Il nuovo governo potrebbe valutarne un eventuale aumento. Così come dovrà impegnarsi per dare veloce attuazione agli interventi di patrimonializzazione delle imprese tramite il “patrimonio rilancio” gestito dalla Cassa depositi e prestiti.
Secondo: le famiglie imprenditoriali dovranno decidere di mettere a disposizione dell’impresa nuove risorse proprie o di coinvolgere altri attori che possano apportare capitale di rischio. In ogni caso, dovranno far crescere una cultura dell’equity che è fatta anche di una separazione più professionale dei ruoli della proprietà e del management. Ciò implica, tra l’altro, far funzionare a dovere i consigli di amministrazione con membri non esecutivi e indipendenti. La loro presenza, sempre sulla base dei dati dell’Osservatorio Aub, è collegata all’aumento di operazioni di merger & acquisition.
Terzo: se gli operatori di private equity (fondi, club deal e altro) faranno scelte di struttura patrimoniale e finanziaria delle aziende target più orientate all’utilizzo di capitale di rischio, il loro impatto positivo sulla crescita e la redditività di tali imprese sarà ancora più elevato.
cioè cosa...giusto per capire il ragionamento e per essere chiari
ma se abbiamo appena detto che la maniera neutra è sbagliata, e lo ha detto anche lui...a meno che non abbia capito cosa intendi per "maniera neutra"
guarda, ho profetizzato meglio io di lui, dato che è da quando sto su sto forum che sostengo che saremmo andati a sbattere...le sue profezie fanno ridere, perchè di solito prevede quello che già si sa...in realtà interpreta, alla luce di un necessario, per poter seguire le sue elucubrazioni, pregiudizio.
ovvio che l'incazzatura, la disperazione, la fame, l'incertezza nel futuro e così via, possono far sembrare un coxxxxne qualunque il genio della lampada, o la nuova guida morale e politica del popolo finalmente svegliato dalle sue encicliche....comunque, per discutere di fatti e non nasconderci dietro a non detti...di quale profezia parli (fra le tante)?
va beh, siamo alle solite....posso dire che elucubrazioni basate su correlazioni inconsistenti sono molto difficilmente criticabili.
Siamo alla teoria della famosa montagna, che certamente non val la pena di cercar di spalare.
molto rispettosamente per chi ci crede, e molto personalmente, ovviamente
giusto un commentino: la fiducia plebiscitaria è stata addirittura meno plebiscitaria che per altri PDC tecnici...così, per dire
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Distruzione_creativa
https://it.insideover.com/economia/l...uninsidia.html
https://www.lordinenuovo.it/2020/12/...-del-capitale/
Mi sembra di averti già scritto e ripetuto, più ¹ volte, da mesi che sarebbe servito un " fattore scatenante " per mettere in moto un processo dal quale difficilmente si sarebbe potuti tornare indietro, e, che non è ¨ il frutto delle situazioni venutesi a creare in seguito all epidemia, ma del disegno economico e di conseguenza, anche sociale, di alcuni che da tempo lo hanno deciso e man mano lo stanno applicando ..
Altrimenti, se così non fosse, la metodica di applicazione per la ricostruzione post pandepandemia sarebbe tale che si ricostrurebbe paro paro cio che c era in precedenza...
Percio , questa, quando tanto mi hai criticato perché non hai compreso il significato di ciò che era e che il contadino avrebbe fatto...una vera e propria " potatura" in funzione di un criterio che renderà il bosco più ¹ " sano" , i cui criteri però, vengono decisi non dalle dinamiche di un mercato libero che si autoregola .....ma in seguito appunto a quello che preventivamente hanno disegnato e pianificato a seconda della loro visione .....e d ora in avanti , i ristori, i contributi a seguito dei danni subiti in ottica della ricostruzione ....chiamali come vuoi, verranno dati non più ¹ a tt gli operatori, aziende ecc ecc....
come dici tu dei farmaci ?
" modo compassionevole" ?
Ma in maniera selettiva secondo un ottica appunto di chi " più ² meglio assai" potrà salvarsi....
Peccato che però ², i danni della malattia, non sono i malati in maniera autonoma a contrarli, ma gli vengono inferti dai medici che li dovrebbero curare, con le chiusure e le politiche di contrasto alla malattia.....e che poi scelgono anche chi curare a seguito di questi
E tutto questo viene fatto non casualmente, ma in funzione della visione che questi " medici" hanno della societÃ* a medio e lungo termine che hanno prefissato che dovrà esserci...
...in cui molto probabilmente, non ci sarÃ* più spazio per tt...siamo troppi? Si fanno pochi figli? Ci vogliono far crepare? Boh, chi lo sa?
E tu vedrai che pian piano, si andranno a delineare 2 societÃ*.... una di quelli dentro...e un altra di quelli fuori....
È solo l inizio questo....
questa è una sciocchezza...a meno che non si sostenga che quello che c'era prima andava bene così
dopo di che, mi puoi spiegare da che punto di vista stai portando avanti la tua analisi? perchè non è un fattore insignificante...
dal punto di vista del pianeta, delle economie occidentali , dell'europa, dell'italia, delle filiere, della tua palazzina (scherzo) ...ah, forse dal solito punto di vista delle elite...come se non esistessero elite in qualsiasi sistema socioeconomico esistito, esistente o progettabile...
la critica era verso la cura della malattia....e non verso l'economia
i criteri sono decisi dalle dinemiche del mercato eccome: è quello il parametro
credo che sia logico, come sia logico prevedere un sostegno al lavoratore e non al lavoro...a meno che non si voglia introdurre un sistema economico profondamente differente da questo
non c'entra nulla
a me pare un sistema razionale...ne suggerisci un altro?
e qui ti perdo...ma perchè, probabilmente, partiamo da presupposti diversi...
comunque, permettimi una domanda, alla fine di questi ragionamenti, che ci potrebbe riportare all'inizio...
parliamo dell'italia, se sei daccordo...
secondo te, la situazione socio-politico-economica dell'italia era sostenibile a medio termine (5 anni) nel caso non ci fosse stata la (supposta, va meglio così...) pandemia?
...se vuoi andare alla fonte...
https://www.youtube.com/watch?v=ZbXe...ature=youtu.be
Allegato 270979 Allegato 270980
Questo è della stessa fonte ed è lo stesso link che hai inviato tu....non posso estrapolare ta traccia audio da youtube, ma nel video del tuo link , sotto, in descrizione ci sono i 2 link, uno è l anticipazione riassunta della riunione del g30 da cui ho fatto i 2 screenshot, 1 in inglese e 1 tradotto.....
Tu mi scrivi che è una sciocchezza....
Percio io mi chiedo , così, da citrullo....
Non è che sto bel g30 tt questo lo abbia deciso nell ultima riunione, ma è un disegno a monte di tt cio che è avvenuto in seguito al virus....
Percio....di quale sciocchezza parli?
Ma bisogna continuare a negare l evidenza dei fatti?
E più il tempo passerÃ*, più le evidenze emergeranno....in qualsiasi aspetto di tt questa vicenda....sanitaria, economica, politica....
Poi che questo venga fatto per tutelare il pianeta , e che l analisi venga fatta dal punto di vista di ciò che verrÃ* dopo , dello sviluppo sostenibile, tt quel che si vuole, ok...
Ok anche che qualcuno, a monte , decida del futuro , di quello che si andrÃ* a disegnare per le generazioni che verranno , che abbiano e trovino un mondo " abitabile" lo trovo piu che giusto...ma che quel qualcuno debba decidere del futuro di chi è ancora in vita, giudicandolo " sacrificabile" , ovviamente non facendo rientrare tutti coloro a essi affini .....
questo non mi sta bene....e personalmente farò, penso come tanti, tt quello che potrò , lecito o non lecito, per difendere la " mia" di posizione, qualsiasi sia il costo e qualsiasi cosa dovrò fare.....
veramente io scrivo, e ti prego di non manipolare ciò che scrivo, che :
"se così non fosse, la metodica di applicazione per la ricostruzione post pandepandemia sarebbe tale che si ricostrurebbe paro paro cio che c era in precedenza..."
questa è una sciocchezza, infatti ti domando se pensi che anche prima della pandemia le cose potessero reggere così com'erano
di quella che ho spiegato
quale evidenza?
e ripeto: quali evidenze ?
ah, beh, hai detto niente :)
ottimo: credo che qualcuno si debba prendere la briga di guardare avanti e di valutare scenari futuri, cosa che "il popolo" ha spesso difficoltà a fare.
detto questo , quello che non credo, è che quel qualcuno sia in grado e possa manipolare il presentre per preparare un futuro di schiavi e di zombies
fai ciò che ti pare, che vuoi che ti dica, ma quel qualcuno non decide il tuo futuro: decide come impiegare al meglio le risorse comuni perchè queste producano più benessere possibile. se non si capisce questo, che è un concetto economico banale, non so che farci.
si parla di ristori , che vanno dati a tutti i singoli, e di incentivi, che vanno dati a realtà economiche sane...tutto qui
significa non dare soldi ad alitalia, e con gli stessi soldi investire in turismo e ricerca
è sbagliato? per chi lavora in alitalia probabilmente si, non discuto, ma il suo non è l'unico punto di vista, e quando il suo stipendio costa alla comunità più di quanto effettivamente gli arriva nelle tasche, mi sembra un ragionamento difficilmente obiettabile.
di questo si parla.
ti ho postato il video perchè c'erano domande e risposte piuttosto interessanti e anche differenti punti di vista, suioi quali al famoso g 30 non c'era accordo
dopodichè, resta della tua idea, dai ragione a chi passa per uno che ci vede lungo, quando profetizza che l'acqua scenderà verso il basso (cosa che può stupire solo chi non ha la minima cognizione dellal gravità)...io resterò della mia, e nel caso qualche coglione, spinto da questi pifferai, voglia scendere in strada e mettere in atto il "a qualsiasi costo", io sarò dall'altra parte, perchè penso che questo sia un momento di cambiamento planetario, come ce ne sono stati altri, e che ho il dovere di lasciare a mia figlia un paese che possa reggersi sulle sue gambe e che sia in grado di utilizzare il denaro che prenderemo a debito, nel migliore dei modi, e di smetterla con l'atteggiamento del mantenere in vita realtà economiche defunte (incentivandole o permettendogli di giocare al di fuori delle regole, magari non pagando le tasse).
chettedevodì?!
@flag
Fili, non riesco a spiegarti....
Io non è che non sia d accordo con cio che scrivi ...e che abbia bisogno di farmi indottrinare da qualche pifferaio..
Il tema, il discorso , riguarda molte realtÃ* ed ovviamente è molto molt complesso....
Sul futuro, sulla sostenibilitÃ*, su tutto ciò che riguarda lo sviluppo tecnologico , ovviamente condivido la visione di progresso, e ci mancherebbe....tanto cmq, questo è un processo che è sempre in atto... nn è che mi senta un amish italiano, (anche se in quel modo di vivere, c è sicuramente un lato positivo e uno negativo).... oppure che sia un nostalgico dei tempi che furono , lira , anni 80, autarchia, ecc ecc....
Ti ripeto, lo sviluppo, i cambiamenti , procedono di pari passo con il passare del tempo....da sempre...
Pero, non mi sembra che a fine 800 un gruppo di 30 abbia deciso che i maniscalchi dovessero non più esercitare, oppure i riparatori di carrozze, gli spazzacamini, i lampionari, ecc ecc.... così, di punto in bianco....
Questo processo di trasformazione è sempre avvenuto naturalmente....la domanda per un certo prodotto , servizio, o prestazione con il passare dei tempi, andava calando fino a sparire e di conseguenza l offerta o si modificava per commisurarsi al mutamento o spariva anch essa..
Ma era un processo naturale, e regolamentato dall esigenza e dai comportamenti delle persone...
Ora tu mi hai chiesto se io pensi che il sistema odierno fosse stato sostenibile per altri 5 anni....ti dico giÃ* subito no....
Ma questo sistema...era il popolo che lo voleva?
Erano le persone che lo chiedevano e che ne traevano beneficio? Oppure era una parte di esse?
Il fatto che la societÃ* sia diventata così complessa implica dinamiche legate al funzionamento di più meccanismi che guarda caso, sono quelli causano il cancro del sistema , se ne nutrono, ma lo avvelenano fino a farlo morire....
Siamo sicuri sicuri che le persone, per vivere bene, per avere una presenza i, " la più meno impattante" e sostenibile sul pianeta abbiano necessariamente bisogno di questo meccanismi ?
Chi trae veramente beneficio da tt questo?
Tutte le persone o una parte di esse ?
... e fin qui tutto ok
direi che il mondo è cambiato, ed è cambiata soprattutto la velocità del cambiamento.
Questo è dovuto alla comunicazione sia verbale che fisica: oggi una cosa prodotta in cina arriva senza intermediari il giorno dopo a pavia, mentre una volta non era così: ci voleva più tempo. era meglio o peggio? non lo so...ma la vita del maniscalco o dello spazzacamino penso fosse più grama di quella di un operaio di oggi.
anche questo è un processo naturale, più rapido e con persone che cercano di prevedere quello che succederà e di rendere più razionale quello che è l'intervento del legislatore in funzione, appunto, di quei cambiamenti: ripeto: quello che per te e la causa, per me è l'effetto
e qui siamo daccordo
il sistema ssi aggiusta a seconda del volere delle persone e dell'indirizzo politico. L'indirizzo politico, in democrazia, viene dato da un gruppo di persone elette, ed è un sistema imperfetto. meno imperfetto, però, di quello del re e dei nobili al tempo dei maniscalchi e degli spazzacamini.
tutte le medicine sono veleni. vanno assunte solo se la parte negativa della medicina (veleno) è meno grave della malattia che deve curare...anche in questo caso è così
no, questa è una via, possono essercene delle altre. ne hai qualcuna ?
tutte le persone. come sempre, alcune di più (o più velocemente) , altre di meno (o più lentamente) ...ma nella storia dell'uomo è sempre stato così, sia quando si doveva lottare contro animali feroci, sia con le guerre, sia con le rivoluzioni socioeconomicoindustriali, sia............
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Nel caso del fisco, per fare un esempio, non bisogna dimenticare che il sistema tributario è un meccanismo complesso, le cui parti si legano una all’altra. Non è una buona idea cambiare le tasse una alla volta. Un intervento complessivo rende anche più difficile che specifici gruppi di pressione riescano a spingere il governo ad adottare misure scritte per avvantaggiarli.
Un metodo simile fu seguito in Italia all’inizio degli anni Settanta del secolo scorso quando il governo affidò ad una commissione di esperti, fra i quali Bruno Visentini e Cesare Cosciani, il compito di ridisegnare il nostro sistema tributario, che non era stato più modificato dai tempi della riforma Vanoni del 1951. Si deve a quella commissione l’introduzione dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e del sostituto d’imposta per i redditi da lavoro dipendente. Una riforma fiscale segna in ogni Paese un passaggio decisivo. Indica priorità, dà certezze, offre opportunità, è l’architrave della politica di bilancio.
In questa prospettiva va studiata una revisione profonda dell’Irpef con il duplice obiettivo di semplificare e razionalizzare la struttura del prelievo, riducendo gradualmente il carico fiscale e preservando la progressività. Funzionale al perseguimento di questi ambiziosi obiettivi sarà anche un rinnovato e rafforzato impegno nell’azione di contrasto all’evasione fiscale.
Il Next generation EU prevede riforme.
Alcune riguardano problemi aperti da decenni ma che non per questo vanno dimenticati. Fra questi la certezza delle norme e dei piani di investimento pubblico, fattori che limitano gli investimenti, sia italiani che esteri. inoltre la concorrenza: chiederò all’Autorità garante per la concorrenza e il mercato, di produrre in tempi brevi come previsto dalla Legge Annuale sulla Concorrenza (Legge 23 luglio 2009, n. 99) le sue proposte in questo campo.
Uscire dalla pandemia non sarà come riaccendere la luce. Questa osservazione, che gli scienziati non smettono di ripeterci, ha una conseguenza importante. Il governo dovrà proteggere i lavoratori, tutti i lavoratori, ma sarebbe un errore proteggere indifferentemente tutte le attività economiche. Alcune dovranno cambiare, anche radicalmente. E la scelta di quali attività proteggere e quali accompagnare nel cambiamento è il difficile compito che la politica economica dovrà affrontare nei prossimi mesi.
questo un estratto del discorso di Draghi, che io trovo, ed è una rivoluzione, di buon senso.
già vedo lo scatenarsi dei partiti a difesa di gruppi di potere da decenni abituati a farsi fare le leggi a loro difesa, ma a me sembra che l'impostazione sia quella giusta: vedremo se la politica permetterà ai "tecnici" di portare avanti un programma di buon senso, facendo null'altro che quello che dovrebbe essere il mestiere della politica: prendere decisioni, cosa alla quale siamo disabituati da moltissimi anni. Ah, ovviamente, prendere decisioni scontenta qualcuno e esce da quella zona di comfort che risiede nel : ho fatto qualcosa per tutti, che tradotto significa che non hop fatto nulla per nessuno.
possiamo scegliere se vedere come la storia plasmerà questo povero paese, e data la situazione economica, la storia la scriveranno i nostri creditori, oppure decidere di prendere decisioni, di mettere i soldi su quei cavalli che riteniamo possano vincere, magari costruendo un substrato di investimenti che rendano il futuro di certe filiere ancor più sostenibile nel futuro. Io sono per la seconda via, che ovviamente presuppone che le scelte siano razionali e che chi non verrà favorito, venga "accompagnato" , come del resto detto anche da Draghi. Si sta parlando di futuro: cercare di immaginarlo e guidarlo, non solo non è un male, ma è necessario.
secondo me
lo spiegone giornaliero di Flag
Gli spiegoni, quelli belli. :D
Un ' IA ci salverà, non disperare. :D
non è un problema di elaborazione, il più delle volte, ma di scelta dei database e di selezione delle stringhe
cosa che in momenti di difficoltà come questo, è ancora più difficile.
Quali sono i meccanismi che ci portano a selezionare certi dati e non altri?
sono meccanismi psicologici difensivi abbastanza noti
vero...e impara:oook:
ho passato una giornata splendida, qualche anno fa, con uno che adesso è diventato ministro...
https://infosanniodotcom.files.wordp...-cingolani.jpg
Troppo faticoso per me fare il ministro, lascio l'onere al mio coscritto Di Maio. :D
...non ne dubito... :laugh2:
e intanto escono gli scheletri dagli armadi
L'Air Force Renzi ormai è un rottame. E le indagini arrivano a una svolta (msn.com)
Un bel suppostone sarebbe l’ideale...
:laugh2: