:oook:
Riconosci però che siamo meno ignoranti di ieri.
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Eccerto.
Perché se il gruppo termico ha una ventilazione dinamica in virtù della sua posizione necessità di minore ausilio di raffreddamento, pensandoci già l'aria che lo raffredda.
Era il grosso problema dei tricilindrici in linea due tempi, per il cilindro di mezzo.
La Suzuki nel 380 pose rimedio con una sorta di carenatura metallica che gli convogliava aria.
Nelle cubature superiori mise il radiatore.
Un radiatore per essere efficiente, cioè per garantire il desiderato scambio termico con il minimo ingombro possibile, deve necessariamente avere dei condotti paralleli tutti posti alla medesima distanza tra di loro; tale condizione, per esser soddisfatta, vincola il progettista ad adottare due vaschette di eguale lunghezza.
Se, ipoteticamente, si vorrebbe realizzare un radiatore trapezoidale con le due vaschette poste una in alto ed una in basso, i condotti dovrebbero esser divergenti dall'alto verso il basso, cioè più vicini tra di loro in alto e più distanti in basso.
Non faccio un disegno esplicativo, ma dovrebbe esser di banale comprensione.
Nulla vieta a nessuno di realizzare un radiatore simile, ma, per la data quantità di calore da smaltire, essendo tale radiatore meno efficiente di uno con condotti paralleli allora le sue dimensioni dovrebbero venir aumentate, e nel nostro caso il guadagno estetico ricercato con la forma sarebbe stato perso con la maggior dimensione.
Nulla avrebbe vietato a Triumph anche di realizzare un radiatore trapezoidale con le vaschette laterali, in tal caso però i due tubi di ingresso ed uscita del liquido si sarebbero trovati appunto ai lati dell'elemento ed i tubi quindi in "bella" vista, ed anche in tal caso il guadagno estetico nella forma sarebbe stato compromesso da dei tubi in gomma a vagare in giro per il telaio.
Triumph ha fatto la scelta più logica ed ha lavorato sodo non solo per minimizzare le dimensioni del radiatore, ma anche e soprattutto per nascondere il circuito del liquido, che di fatto è completamente integrato nelle fusioni del motore e dispone le inevitabili "frattaglie" esterne, cioè i due tubi di ingresso ed uscita dal radiatore ed il tappo di carico, ben celati alla vista.
Potete spulciare tutte le moto senza carenature di questo pianeta, e vedrete che non c'è altro veicolo che non sia Triumph ad avere un circuito di raffreddamento tanto ben progettato per esser esteticamente il meno invasivo possibile, tranne forse un paio di custom giapponesi altrettanto curate da questo punto di vista.
da domani saprai che oltre al radiatore c' è pure una bella ventola . C' è su tutta la gamma MC ? Chissà che potenza ha ? Si potrà aumentare ? Sarà affidabile ? :lingua:
altra mia fotina dell' EICMA
Allegato 207186
Buona notte e buon Santo Stefano a tutti per domani
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Io ho sempre saputo che in tutti i radiatori seri c'è un' elettroventola, comandata da termostato, che raffredda ulteriormente il liquido circolante.
Aggiungo anche che molte elettroventole partivano anche a motore spento, e questo è stato abolito per possibili lesioni alle mani di chi ci trafficava. Adesso partono tutte a quadro acceso.