Secondo me "stiamo andando oltre". Credo sarebbe opportuno un ridimensionamento.
Se avete voglia guardate l'allegato, fa sorridere ma anche riflettere.
Buona giornata.
http://cloud.tapatalk.com/s/5a5db39d...116-WA0001.mp4
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Secondo me "stiamo andando oltre". Credo sarebbe opportuno un ridimensionamento.
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sono in ufficio, ho paura a cliccare.. paura che spunti un mazzo di cazzi del negro di whatsapp :biggrin3:
io adoro la legge sulla privacy
e come la gente non ne sappia nulla e sputtani la propria :laugh2:
si chiama villaggio globale
qualcuno dice che la vita di paese, soprattutto quella di una volta, era molto meglio di quella di oggi
in paese tutti si facevano i caxxi degli altri, e quanto adesso attribuito a google, era di dominio comune
e' un bene?
e' un male?
non lo so
come spesso succede, non sono le informazioni , ma l'uso che se ne fa ad essere "critico"
io sono certo di parlare al telefono perennemente in compagnia di qualche ascoltatore non invitato
ma sono sicuro che molti, qui dentro, sosterrebbero che e' cosa buona e giusta, sperando o essendo, secondo me illusoriamente, di non essere fra gli intercettati
solo qualche spunto per una riflessione
non ho un'idea cosi' precisa, in questo caso, di cosa sia bene e cosa sia male, di quale sia il limite e di come tutelarlo
Imho "male non fare paura non avere"
...per il resto...be...i mafiosi comunicano a colpi di pizzini...altro che crittografia end to end e boiate tecnologiche similari :biggrin3:
Non so davvero per chi sia utile tutto questo ambaradan di regole.. di sicuro non alle aziende.. Ho speso 2 giornate intere a compilare questionari per l'anima del c@xxo. :dry:
in questo hai ragione, però in paese tutto quello che si diceva di te, spesso a tua insaputa, era detto e fatto per il tuo bene :cool:. oggi - nelle sue varie accezioni, i cazzi tuoi vengono usati nel modo più improprio. in paese facevi una piazzata e qualcosa ottenevi, oggi è impossibile limitare la violazione della tua privacy. Bisogna quindi essere un tantino furbi e adottare piccoli accorgimenti.
- Mai usare un accrocchio telematico o telefonico per relazionarsi con la propria amante. questo vale se sei coniugato e se hai la certezza che tua moglie ti riduce in povertà. a meno che tu non ritenga che dormire sui cartoni alla stazione valga più di una scopatin@. Idem per foto spinte filmatini hard e tutine in lattice.
- Mai minacciare qualcuno per via telematica o telefonica. questa è facile. oltretutto costituisci la prova a favore del tuo nemico e bel che ti vada ti complica la vita. Aspettarlo sotto casa, o riceverlo in ufficio è meglio. Verifica che non stia usando il cellulare per registrare la conversazione. Se donna provvedere a ispezione fisica. se si presta è scatta il sesso selvaggio ricordare quanto sopra.
- Mai usare strumenti moderni per litigare con moglie o amante (in questo caso vale sub primo punto) e lasciare per iscritto quello che domani non si potrà negare (carta canta).
- Mai riportare in agende o pezzi di carta password di indirizzi email o pin di schede segrete. Tutto deve essere tenuto a mente. vale per il proprio lavoro e il proprio svago ludico-sessuale.
questo in estrema sintesi.
che e' il nuovo GDPR?
io per privacy intendo solo quella gestita dai log and event management tools(SIEM) log e dati criptati, conservati per almeno 9 mesi, interrogabili in qualsiasi momento, riportano time stamp e siano a livello PCI-DSS
Io sono tenuto per legge a tutelare i dati sensibili dei miei pazienti, a cui faccio firmare l'informativa sulla privacy che nella mia professione di psicoterapeuta non è solo una formalità ma è parte integrante della relazione terapeutica. Devo capire (facciamo conto che non lo abbia ancora capito...) perchè la banca, l'operatore telefonico, la pay tv etc etc non rispettino i medesimi vincoli che io serenamente rispetto. Perchè non vi è alcuna differenza fra il sputtanare un mio paziente ai miei amici o a mia moglie e vendere a società terze la lista dei mie acquisti su Amazon o il numero di sinistri che ho fatto. Quando ero studente ho lavorato presso un call center di una società telefonica molto nota che in quel periodo si stava facendo spazio sul mercato. Gli elenchi delle persone che chiamavamo arrivavano direttamente dal principale gestore telefonico del paese... che li vendeva tranquillamente alla concorrenza... e credo che il gioco convenisse/convenga a tutti. Il vero paradosso attuale secondo me è che spesso le stesse persone che postano compulsivamente sui social ogni attimo della propria giornata, poi pretendono che la propria privacy sia tutelata e si lamentano di questo meccanismo perverso pur essendo essi stessi il lubrificante che fa girare gli ingranaggi.
:drunks:
In quanto cassettista aspetto la fine della bufera...tanto quei 4 spicci li ho dati x persi da subito...
Tornando in tema bisogna essere realisti...e realmente in un modo o nell'altro siamo spiati/valutati tutti i santi giorni a fronte di servizi gratuiti o di sconti (vedi carte conad ecc)....per non aver a che fare con questo sistema occorre andare a vivere nelle.caverne ai margini del mondo conosciuto...
l'e' tutto un'algoritmo
anche noi ne abbiamo uno in casa per tracciare le conversazioni fra device attraverso un qualcosa di simile ad una SQl injection, basta una banale virgola+16 caratteri di testo e traccerebbe anche le conversazioni fra device dotati di open user interface
Chiaramente, e lo so bene. Il problema è quando questo avviene nel momento in cui io quella casella non l'ho barrata. Esempio: se faccio la fidelity card del supermercato devo compilare il loro modulo sulla privacy, nel quale di solito sono presentyi due caselle da barrare. Una è per ricevere la pubblicità da loro(offerte sconti etc) e l'altra è per il consenso a fornire miei dati a terzi (generalizzo e semplifico). Io al massimo barro la prima, e mi aspetto che la mia indicazione venga rispettata. Ragionevolmente non mi aspetto e non pretendo che il commesso di turno mi spieghi per filo e per segno la normativa che mi sottopone (come io faccio coi miei pazienti), ma neppure che le mie indicazioni vengano totalmente bypassate. In casi del genere se pensassi di far causa al supermercato per violazione della mia privacy mi farei vecchio prima di ottenere un giusto risarcimento, mentre se violassi io la privacy di un paziente e questi mi facesse causa mi farebbero il culo come un secchio sia l'Ordine che il Tribunale. Poi, ripeto, non sono certo io a frignare e stracciarmi le vesti per tutto ciò, mi limito a notare come in questo momento storico valga tutto ed il contrario di tutto, e nel mio piccolo cerco di essere il più professionale possibile e rispettoso dell'altro.
:drunks:
tra le altre cose, io mi chiedo quanto siano datati questi archivi che sono venduti.
di tanto in tanto arrivano a casa, da parte di "onlus" varie, richieste di fondi per salvare il povero di turno. al di là della mia scarsa fiducia in buona parte di queste associazioni, mi chiedo come facciano a spedire le loro richieste a mio padre, che è morto da oltre 12 anni...
Infatti, accade anche questo.
Ho già scritto in un un'altra discussione che tali richieste arrivano anche a casa mia a nome di mia figlia che ha sette anni. Avendo io e mia moglie aperto un libretto di risparmio a suo nome, sono quasi certo che la banca presso la quale risulta una posizione a suo nome, abbia venduto i dati approfittando della nostra scarsa attenzione quando abbiamo firmato la pila di fogli necessari ad avviare la pratica.
nel tuo caso, per quanto assurdo, la cosa può essere "sensata".
ma, a meno che mio padre non abbia lasciato un fondo multimilionario a suo nome e non ci abbia detto niente, non so proprio da dove vadano a prendere i suoi dati visto che anche il suo numero di cellulare è stato riassegnato dopo qualche anno senza essere ricaricato
eh no, no e poi no! il consenso per la privacy ai fini dell'erogazione dei servizi non include la diffusione dei dati per marketing
per quello ci sono altri campi da "crocettare"
a me è capitato ben due volte di essere chiamato in maniera fraudolenta, ingorando totalmente le opzioni privacy realmente inserite.. se ne sono fregati.
è tutta unapresa per il culo... puoi barrare o non barrare... basta navigare e la privacy se ne va a pallino... la mail poi la possono predere anche se tu stai attento da qualunque rubrica in cui sei dentro...è una battaglia persa in partenza.
Idem per i numeri di telefono...
-3 gg all'entrata in vigore... costerà di adeguamenti stipendi Garante e Agcom +3,7 milioni e -7,3 milioni per mancati incassi da procedimenti sanzionatori aperti.
ma assolutamente no
l'unico obbligo e nemmeno esplicito e' il dotarsi di strumenti che garantiscano l'integrita dei database contenenti i dettagli utente
gli adempimenti sono quasi gli stessi della legge sulla privacy precedente, cambiano le modalita' di accesso ai dati
Assolutamente no é evidente che non sai quasi nulla visto che nulla é rimasto uguale dai moduli alle nomine obbligatorie alle responsabilità ai recessi... se cerchi anche solamente su google i costi aggiuntivi che ci saranno su qualunque utente finale ti chiarisci le idee ... Conosci gli adempimenti del gdpr per una azienda o professionista ? Ti sei mai messo a farlo per essere a norma?
mmmm non so
io vendo strumenti di monitoraggio log, database etc
un approccio differente viene messo in piedi nella definizione di privacy
Privacy by design e Privacy by default: il GDPR introduce i concetti di “privacy by design” e di “privacy by default”. Il primo sta a indicare che prima di raccogliere e trattare i dati devi mettere in pista un processo che, dall’inizio alla fine, pensi alla protezione dei dati e alla tutela del diritto alla riservatezza delle persone fisiche; il secondo sta a indicare un modus operandi che preveda la “chiusura” dei sistemi informatici di trattamento dei dati e solo dopo aver valutato i rischi si può provvedere a una graduale “apertura”. (esempi: per un nuovo assunto creo un profilo limitato all’interno del gestionale, mantengo una chiusura totale del firewall).
mentre le figure aggiuntiove non previste nella 196/2003 e' questa
DPO (Data Protection Officer): il GDPR prevede l’istituzione di una figura “indipendente” responsabile del “governo dei dati” e della “privacy”. Obbligatorio per un’autorità pubblica, per un ente o azienda il cui fine è il monitoraggio su larga scala e sistematico dei dati personali. (esempio: se sei un avvocato che utilizza un software di terzi per gestire i dati dei tuoi clienti, non sei tu a dover prendere misure per la tutela dei dati, ma assicurati che chi ti fornisce il software lo faccia).
significa che in un ambiente managed service provider, sara' chi gestisce e monitora i vari device contenenti dati sensibili, debba dotarsi del DPO
quindi io ci vedo solo una grossa business opportunity per le aziende che producono software di monitoraggio per service provider
ah gli adempimenti sono materia dell'ufficio legale non mia, ci hanno fatto gia due training in materia e spiegato cosa fare e cosa non fare.
si evince quindi caro mio
che ogni azienda fa storia a se, un gruppo come luxottica si dotera' di uno strumento proprio per gestire tali dettagli, il piccolo ufficio si inserirà'(se non lo fa gia) in una rete di managed services di certo la legge non e' stata creata per incrementare costi o alimentare complotti
Nessuno ha parlato di complotti ne "per" incrementare i costi...che sono aumentati per tutti e le incombenze burocratiche di conseguenza, tutto quello che si faceva prima per la privacy va cestinato e rifatto. Proprio stasera mi é arrivata l'estensione al software gdpr per il registro dei trattamenti che mancava ancora....
Giusto per darti un'idea .... prima con la vecchia legge il software creava 1 file... adesso il gdpr una decina.
dipende da quale usi, perche' la macchina che detiene i dati genera sempre un solo log, alcuni(in genere i piu economici o free ) lo moltiplicano ed aumentano le richieste di risorse, altri invece comprimono e normalizzano(quelli SMB) mantenendo intatte le caratteristiche del log e data saving
che usi tu?
beh non direi che non costa nulla una cosa simile.
consulenti, studio delle norme e valutazione delle strategie di adeguamento, software, tempo dedicato, e via dicendo.. niente di tutto questo è gratis.
in effetti puo anche essere gratis o costare pochissimo
molte aziende piccole che usano service providers per la gestione delle risorse informatiche, pagano un canone a tali aziende per l'utilizzo di questi sistemi
semplicemente aggiungono una funzionalità' extra per coprire il GDPR, il costo e' accollato dall'MSP o dal Vendor ed all'utente si presenta un'aumento di pochi euro sul canone mensile
tipo qui
https://www.solarwindsmsp.com/resources/gdpr#
:biggrin3:
se sei l'aziendina del ciddone forse ti costa pochi euro.
se sei un'azienda che fattura centinaia di migliaia di €, visti i rischi che si corrono date le entità enormi di eventuali sanzioni, devi rivolgerti a specialisti, studiare una strategia adeguata, valutare svariati software.. tutto questo alla fine si traduce anche in decine di migliaia di € spesi.
altro che pochissimo.
io uso il software gestionale Gdpr che mette in uso, a pagamento, l'associazione mia di riferimento.
Che tu utilizzi un software A B o C non cambia nulla, gli adempimenti di legge che devono rispettare sono gli stessi la modulistica che generano idem. Prima con la 196/2003 producevi un DPS, adesso gli obblighi sono per lo meno quadruplicati tra contratti, DPO, registro etc.
Non puoi usare un software casuale perchè ogni privacy è specifica per ogni attività lavorativa e per ognuna di esse può cambiare notevolmentea seconda della sua organizzazione.
è ovvio...
che ritorno puoi avere per giustificare una spesa così?
ho un'attività .... ed è già spuntato il personaggio che si offre per gestirmi il lavoro sulla privacy