Non credo sia un argomento da poco e penso sia molto interessante
Nuovo processo per Eluana Englaro . Corriere della Sera
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Non credo sia un argomento da poco e penso sia molto interessante
Nuovo processo per Eluana Englaro . Corriere della Sera
e-luana ti senti coinvolta?
io sono a favore dell'eutanasia... (con l'estensione accessoria di dare la facoltà ai parenti di far schiattare il vecchio, contro la sua volontà, qualora rompesse eccessivamente)
tornando sul serio, lasciando stare il vaticano bla bla, in casi in cui sia provata l'impossibilità di miglioramento e le notevoli sofferenze del paziente, la morte è purtroppo l'unica cura
non ho letto l'articolo in questione.. ma secondo me.. quando una persona esprime la propria volonta' di andarsene..è giusto rispettare la sua decisione...
sono d'accordo quando la volontà del malato era questa nella situazione di assoluta lucidità......e la terapia procura solo una lenta e inesorabile agonia....dolorosa..( per il paziente)....solo e soltanto se le terapie nn hanno sortito nessuna miglioria dello stato del paziente se non uno stato di parziale semiincoascienza.....
No non mi sento coinvolta però nella vita non si sa mai, credo sia assurdo tenere in vita una persona da 15 anni che è in puro stato vegetativo senza la possibilità di miglioramento non solo per lei ma anche x i famigliari in questo caso il padre credo abbia fatto bene a chiedere che non venga più alimentata, pensa che sofferenza x questo papà che da anni vede sua figlia nel letto in stato vegetativo.
Io posso capire che che sia il diritto alla vita ma quello di essere tenuto in vita da una macchina non credo si possa chiamare vita, e non mi piace l'accanimeto terapeutico credo ci debba essere il diritto di poter scegliere qualora ti succedesse.
spero solo che se per disgrazia mi capitasse una cosa del genere mio padre o amici o il mio gatto stacchino la spina...dovrebbero rendere obbligatoria una autocertificazione che riporta le volonta' di ogni cittadino...tipo 740..:wink_:
la vita è solo una pausa tra due morti... :D
Concordo con te dovrebbe essere un autocertificazione di questo tipo laddove ci sia la morte celebrare e nessuna possibilità di uscita come da coma irreversibile sarebbe giusto poter scegliere ma non solo x se stessi anche x le persone che ti amano per non farle patire ancora di più.
è un po come chiedere ad una donna... tu abortiresti mai?..
e lei... io?... credo mai... ma dovrei trovarmi incinta xchè questa risposta sia fondata...
Solo che ad una persona in coma non puoi chiedere di svegliarsi un attimo x chiedergli se è ancora dello stesso avviso o se preferisce si provi fino all'ultimo...
certo.. restano molti altri casi limiti di + facile risposta etica.
limbo...forse è meglio evitare di additare...la penso come te...ma forse è meglio evitare....di additare...
in altri paesi esiste, si chiama testamento biologico.
E' all'esame una proposta di legge, ed è una vergogna che ancora non sia stata approvata, ma il motivo del ritardo penso che possa essere facilmente intuibile.
Qui la questione non è pro o contro, ma semplicemente lasciare la possibilità ad ognuno di poter scegliere.
Inoltre, vorrei ricordare che lo stato di coma farmacologico nel quale vegetano queste persone sfortunate, è uno stato che in natura non esiste, è stato creato artificialmente dall'uomo. Solo 30/40 anni fa queste persone sarebbero decedute quindi che non mi vengano a parlare di interruzione della vita. 30/40 anni fa il problema non si poneva neppure
IO...FAVOREVOLE SENZA RISERVA.
padroni della propria vita e di quando morire quando la vita non ha nessun senso di proseguire! chi crede il contrario è un padrone che ci rende schiavi di dover soffrire in nome di principi a cui uno dovrebbe anche essere libero di non credere in una società civile
Mi vengono i brividi a parlarne ma sono favorevole.
Come vengono presi alla lettera i testamenti che vengano prese in considerazione le volonta' o eventuali...... deleghe a parenti di togliere la spina!
Sono d'accordo con te e sul ritardo sappiamo tutti il perchè ma vorrei ricordare che La Repubblica italiana e la Santa Sede riaffermano che lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani, impegnandosi al pieno rispetto di tale principio nei loro rapporti ed alla reciproca collaborazione per la promozione dell'uomo e il bene del Paese.
Questo signifcia che siamo uno stato laico e non vado oltre perchè scatenerei un putiferio.
Il problema é che se si promulga una legge al riguardo, il rischio del "mal uso" della stessa é altissimo!!
So che mi tirerò dietro un sacco di "vaffa..." ma la legge sull'aborto, che non condivido eticamente, ma poteva avere un senso in caso di aborto eugenetico, é diventata una pagliacciata.
L'aborto oltre ad essere un omicidio legalizzato (secondo il mio modesto ed insindacabile parere, nel senso che non vorrei crearne una discussione...), é diventato anche un comodo metodo anticoncezionale...
Non vorrei che legalizzare l'eutanasia avesse lo stesso effetto... Credo che sarebbe corretto che il paziente possa esprimere il suo volere di non esser rianimato o tenuto in vita tramite apparati esterni.
E, Chiesa a parte, ritengo questo sia un diritto del malato e prima ancora anche del sano...
Infondo ci hanno chiesto di firmare per la donazione degli organi... perchè non farlo anche per la non rianimazione o la vita tramite macchina?
Lamps a tutti.
gigi
PS: Non risponderò a "liti" sull'argomento, perchè non voglio litigare... esprimo solo il mio parere.. che posso ridiscutere civilmente con tutti voi... ;)
:wink_:
Per cronaca metto il link del recente arresto della Corte sul tema discusso.
Diritto alla vita, eutanasia, legittimità, limiti
il principio di diritto enunciato dalla Corte, a mio parere, muta non poco cio che sin ora era stato considerato.
post interessante...domani me lo leggo tutto d'un fiato...
per ora dico solo che, ovviamente sono a favore...anche se...FORSE...lo trovo un po' egoistico....intendo nei confronti dei cari...di quelle persone che ci hanno voluto bene...di quelle...che non vorrebbero perdeci per nessuna cosa al mondo....
pero'...alla fine...la vita e' la nostra PUNTO
questo principio lo conoscevo già in grandi linee ma non lo avevo mai letto in dettaglio, grazie roth
pero' qui si apre un'altra discussione, cioè che cosa deve essere considerato eutanasia e che cosa interruzione del trattamento
per me, e credo, per l'opinione pubblica, eutanasia è il caso di Welby dove una persona , malato terminale, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali chiede, pietosamente, di porre fine alle sue sofferenze
l'interruzione del trattamento medico, sempre per come la vedo io, equivale alla decisione di un medico di interrompere i tentativi di rianimazione o perchè ritiene che non ci siano piu' possibilità di intervenire, o perchè, attenzione, a suo giudizio il cervello è rimasto troppo tempo senza ossigenazione per cui si richierebbe di riportare in vita uno zombie, perdonatemi il paragone
per quanto riguarda l'aborto , è una questione completamente diversa, che meriterebbe una discussione a parte
Per eutansasia nel senso letterale del termine si intende ciò "L'eutanasia - letteralmente buona morte (dal greco ευθανασία, composta da ευ-, bene e θανατος, morte) - è la pratica che consiste nel procurare la morte nel modo più indolore, rapido e incruento possibile a un essere umano (o ad un animale) affetto da una malattia inguaribile ed allo scopo di porre fine alla sua sofferenza".
Quindi credo che tu Luigi abbia ragione quindi sulla differenza, sull'aborto credo che ci sia molto da dire magari apriamo un post se no confondiamo le due cose.
:blink::blink:Ma qui c'è il giudice che decide, 15 anni dopo, che lei era troppo giovane e influenzata dalla recente tragedia capitata, per capire cosa stava dicendo quando ha manifestato (a scuola e con testimoni, mi par di capire...) il suo parere sul caso degli amici Tizio e Caio.......
Che ne saprà mai, la corte, di quanto consapevole fosse lei a quel tempo? Forse solo nel caso che avesse avuto 12 anni, si potrebbe presupporre (e non certo essere sicuri...) che l'argomento fosse fuori portata per il suo intelletto.
E' una bruttissima situazione....non mi esprimo.......tendenzialmente quoto Bluto66........qui in italia troppo spesso si usano le regole in modo distorto, al punto che il risultato non rispecchia le intenzioni dei legislatori.
Fin quando in italia si darà la parola al clero o chi per loro credo non si farà mai nulla di utile,sono molte troppe le persone che pur non conoscendo l'argomento si fanno circuire e imbambolare dalle buone e belle parole che la chiesa infonde,ci vuole una mossa radicale,e credo che una legge sull'eutanasia vada discussa e approvata da tutti,magari con un referendum
x quanto mi riguarda sono pienamente d'accordo
credo che quando vengano a mancare i presupposti x la vita allora si può e si deve staccare la spina,e una sofferenza inutile sia x il paziente che x i famigliari avere un caro in stato vegetativo o semi-vegetativo,inoltre credo che sia un insulto x la vita stessa
...vedete: siamo tutti d'accordo...tranne qualche cardinaluzzo influente
dici????????????????
prova a uscire in piazza e a fare la domanda a persone un po anziane
all'niversità ho seguito un corso di bioetica,e anche se ero in mezzo ai giovani ne ho visto e sentito delle belle
massimo rispetto x le opinioni altrui,ma purtroppo l'ignoranza regna
Favorevolissimo.
Ognuno di noi deve poter decidere liberamante del proprio destino, tanto più se facendolo non fa del male a nessuno, in una parola, libertà.
Ma essendo l'Italia un paese cattolico, profondamente, io dico troppo grazie alla presenza invasiva della Stato del Vaticano, si perché è uno stato a tutti gli effetti con le cariche istituzionali mascherate da misticismo, beh grazie a questa presenza, influenza, difficilmente passerà una legge a favore dell'eutanasia.
E' proprio per evitare che la decisione sia demandata all'interpretazione (e quindi alla sensibilità) di un giudice che è necessaria una legge dove il singolo individuo possa esprimere e far rispettare il suo volere. Lo stato , con le sue leggi, deve solo fare in modo di stabilire le modalità e i limiti entro i quali si puo' agire, e questo anche per il rispetto delle posizioni come quella di Bluto66 (questi accidenti di nickname sono cosi' ridicoli quando si parla seriamente) il quale rimarrebbe libero di fare le sue scelte, ma le sue convinzioni non impedirebbero a me, che ho un' etica diversa, di vivere o morire secondo i miei valori
Credo che il ragionamento della Corte verta sulla manifestazione di volontà del soggetto, prescindendo da un analisi delle sue capacità di discernimento obbiettivo.
La Corte pone attnzione alle manifestazioni di volontà, alle decisoni, alle esternazioni del soggetto che nel momento di piena facoltà di autodeterminarsi aveva.
La Corte, in mancanza della possibilità di richiedere al soggetto la propria volonta sul trattamento terapeutico, attribuisce valore a quelle che sono state le manifestazioni di pensiero all'epoca in cui queste ben avrebbero determinato la continuazione ovvero la fine del trattamento.
Secondo me questa interpretazione per molti aspetti ripsolvera un principio base per il quale l'unico soggetto capace di modificare il corso della propria vita, seppur in situazioni particolari, è il soggetto stesso.
Credo che detta pronuncia avvalori di molto la necessita di dare una corretta disciplina al testamento biologico, cercado di evitare che la scienza medica supplisca in toto alla volonta della persona.
Il fatto di essere un paese cattolica non giustifca il fatto che della nostra vita noi non possiamo decidere non credi ?
E se il soggetto in questione non ha mai espresso un parere in merito cosa succede siamo punto è a capo ecco perchè secondo me un testamento in tal senso sarebbe giusto.
Cosa ne pensi ?
penso che il testamento serva e debba essere disciplinato per legge.
Ma il soggetto, una volta disciplinato il testamento biologico, può utilizarlo o meno e pertanto saremmo di nuovo nella medesima situazione.
Comunque meglio avere una testamento che non viene utilizato per scelta personale che non averlo.
Credo comunque che il valore della sentenza sia proprio nel dare peso alle dichiarazioni in qualunque forma vengano manifestate. L'esordio dei Giudici di Piazza Cavour è rivolto chiarmente a sollecitare il Legislatore a dare un assetto alla materia, stante la non possibilità della magistratura di supplire alla lacuna che oggi, ahime, sussiste.
:rolleyes:E' tutto giusto, ma la legge non c'è e c'è invece la corte che non si dice d'accordo con quanto espresso al tempo dall'interessata. Come la mettiamo? E' chiaro che adesso non può esprimere il suo volere, ma perchè hanno deciso che 15 anni fa era troppo vicina alla tragedia degli amici, non in grado di valutare per bene le conseguenze di tale scelta e in ogni caso non toccata direttamente :blink::blink:(come se fosse possibile tornare indietro dall'incidente e poter così decidere con cognizione di causa....) dalla questione? Ciò che lei pensava allora vale meno di ciò che la corte pensa adesso........:wacko::wacko:
CREDO,ma questo è solo un mio pensiero che si debba agire come x l'espianto degli organi
vi ricordate il tesserino che avevano consegnato a tutti in cui tu decidevi cosa fare dei tuoi organi in caso di morte
si doveva risp si sono favorevole o no anche se morto me li voglio tenere
se la scheda non era compilata gli organi venivano prelevati lo stesso,poi credo che non si sia fatto più nulla,io ce l'ho ancora da qualche parte ma ormai non la porto più nel portafoglio
cmq i miei genitori sanno come agire se mi dovesse capitare qualcosa e io so altrettanto, x me questo è sufficiente
credo che una legge sull'eutanasia sia un passo in avanti x la civiltà