Che bella sensazione respirare l'aria fresca e umida di una domenica mattina, girare la chiave nel quadro e dopo il check sentire il "buongiorno" dell'indomita che a modo suo sembra dirmi "sono pronta, dove mi porti oggi?".
Il serbatoio è pieno e questo basta a farmi sentire euforico e pieno di entusiasmo...potenzialmente potrei andare ovunque...non ho deciso la destinazione, senza fretta e senza velleità di grandi viaggi mi incammino per un giretto fuoriporta in solitaria. La temperatura è perfetta. L'andatura è lenta e dolce. Mi soffermo a guardare il paesaggio che scorre lento intorno a me. Troppo spesso, nelle uscite con gli amici, lo vedo scorrere indistintamente non riuscendo a coglierne i particolari, attraversandolo prepotentemente in balia di quell'adrenalina che ti prende quando senti l'asfalto correre veloce sotto di te, a poca distanza dai tuoi piedi, ma oggi è stato tutto diverso.
Tantissime curve, lente e rotonde, senza staccate violente o accelerate impetuose...semplicemente morbide.
Una bella sensazione, un mix di leggerezza ed equilibrio difficile da spiegare e soprattutto difficile da comprendere se non la si ha mai provata.
Nel corso del giro, invogliato dal buon asfalto, mi faccio prendere la mano e per qualche km forzo l'andatura risvegliando l'indomita dal suo torpore, ma è solo una piccola parentesi, pur se piacevolissima.
Quante sensazioni meravigliose ho provato anche oggi...ed è bastato così poco.
Se mentre leggi queste righe riesci a capire che quelle che ho scritto non sono solo parole, ma sensazioni vissute realmente, allora non sei solo un lettore, sei un motociclista!