ed io che pensavo che fossero proprio i preti delle realtà locali a tenere in piedi la chiesa con la loro presenza sul territorio (specialmente nelle zone meno agiate). Dipenderà dal prete evidentemente
e su questo posso anche concordare, ma se 9 su 10 mi dicono che la religione in italia è tradizione....ummm...un piccolo dubbio su quanto sia scaduto il valore personale che si da alla religione mi viene. Magari sbaglio.Il punto è che davvero si sta perdendo la conoscenza dei fondamenti della religione. S'è banalizzato il pensiero cristiano riducendolo ad alcune forme esteriori, ma sempre meno si spiega (a livello di non specialisti) cosa vuol dire essere cristiani e cosa è il cristianesimo cattolico.
in uno stato laico non esiste religione di stato e non esiste che si mettano simboli religiosi (di una ed una soltanto) negli edifici di luogo pubblico.La violenza sta nella negazione di qualcosa che da secoli è presente nella vita degli italiani, c'è una forma di violenza nella negazione non nell'affermazione.
la violenza è anche quella di fregarsene di cosa dice la nostra stessa costituzione perchè ci fa comodo così! Se non vanno bene gli articoli della costituzione perchè non cambiarli?
la libertà di parola è tutta un'altra cosa. Impedire a chicchessia di dire la sua opnione è violenza, ma anche imporre i tuoi simboli a tutti è violenza. Imporre al silenzio l'uaar solo perchè fa una pubblicità mezza provocatoria (perchè non è che fosse offensiva, ma solo provocatoria) è una violenza, così come lo sarebbe ridurre al silenzio la chiesa. Ma questo è tutto un altro discorso.Un cartello che dica :"il TCP esiste" non è una violenza, c'è a chi piace il tcp e chi magari appassionato di moto jap aborre le moto inglesi, impedire di dire" il TCP esiste" è una violenza, che non aggiunge nulla a chi invece ama , che so, le Honda o le Suzuki.
Così è stato sbagliato prendersela con l'UAAR per i cartelli di Genova (ma è stata una pubblicità assurda: se ci credi allora quella pubblicità ti da un pò fastidio ,ma non mina il tuo credo, se non ci credi...a che serve?).
se sono le azioni che qualificano perchè tutto questo baccano per un semplice simbolo?Sono le azioni che qualificano!
anche la pizza rappresenta la tradizione culinaria italiana. Che facciamo, ne appendiamo una in classe per ricordare la nostra tradizione culinaria? E perchè non ricordare le tradizioni dell'antica roma in tutta europa visto che ha lasciato pesanti impronte in tutta l'area europea?Se nella scuola si fosse obbligati a farsi il segno della croce, a genuflettersi al crocefisso e/o se gli insegnamenti fossero confessionali (ora di religione a parte, che è facoltativa) allora sì, sarebbe gravissimo, e anche il crocefisso andrebbe tolto. Così invece rappresenta una nostra tradizione, il richiamo , per chi lo vuol ascoltare, al pensiero che ha creato la nostra civiltà: negarlo sarebbe volerne negare le fondamenta (ed è esattamente quello che i più accorti anticrocefisso desiderano)









