La rissa al torneo fair play di Fognano, fra i genitori di calciatori ragazzini, suscita reazioni e riflessioni.
IL COMUNE - «Lo sport deve finire in prima pagina per altri motivi, non per una “rissa” tra genitori. Sono cose vergognose e interverrò in ma*niera pesante per fare sì che non succeda mai più». L’assessore al*lo Sport del Comune di Parma accoglie con stupore e amarezza la notizia della gazzarra accadu*ta alcuni giorni fa al campo di Fognano. «Si tratta di un episo*dio grave, purtroppo non isola*to, che induce a una serie di con*siderazioni – prosegue Ghiretti *. Già nei giorni scorsi è stato dato mandato agli uffici del servizio sport del Comune di svolgere un’indagine approfondita sull’episodio, per verificare l’eventuale presenza di anomalie o errate applicazioni nelle pro*cedure previste per gli impianti sportivi comunali. Non verrà escluso nulla, nemmeno di arri*vare all’esclusione del pubblico da alcuni campi sportivi o alla revoca di concessioni a società sportive. Ipotesi estrema, ma non certo impossibile alla luce di episodi indegni di una città sportiva e civile qual è sempre stata Parma. Non soltanto il Co*mune farà la sua parte con de*cisioni e misure preventive, ma invita al medesimo impegno tut*te le organizzazioni sportive del*la città: è una battaglia comune che richiama tutti noi all’impe*gno. Alle società ed enti sportivi chiediamo di usare la mano fer*ma nell’isolare quei pochi per*sonaggi che non hanno compre*so o fingono di non comprende*re i danni che i loro comporta*menti arrecano all’intera comu*nità. In secondo luogo, appare più che mai urgente e necessario un lavoro di educazione allo sport. Lo sport è gioco con re*gole, e questo va insegnato ai ra*gazzi come ai genitori: è il no*stro obiettivo primo. A Parma abbiamo genitori straordinari e dirigenti che danno il massimo, ma lo sport è troppo importante per il futuro dei nostri giovani e non basta la buona volontà per diventare dirigenti di società sportive, senza la necessaria pro*fessionalità. Ecco perché a set*tembre partiranno dei corsi di formazione per tecnici e dirigen*ti per la gestione del personale e dei percorsi educativi, ecco per*ché sperimenteremo le parent school sul modello anglosassone in sostegno ai genitori».
tratto dalla Gazzetta di Parma
il calcio non educa ma spesso diseduca,
pensate che questo torneo si chiama "fair play" dedicato a ragazzini di 12-13 anni e mentre si giocava milan-juve in campo alcuni genitori sugli spalti hanno cominciato ad agitarsi a offendersi fino a picchiarsi con uno dei genitori finito all'ospedale
belle cose, che fanno bene al calcio![]()
altro che copiare il 3° tempo dal rugby![]()