La riunione finisce prima del previsto: alle h 14 mi involo dall'ufficio, lascio Todi e mi infilo in superstrada per raggiungere Terni il più rapidamente possibile. La E45 si conferma degna antagonista della Salerno-Reggio Calabria... una serie di cantieri, restringimenti di carreggiate e cambi di corsia intervallati da un paio di gallerie che con queste temperature diventano mortifere. Vabbè, ci siamo quasi: attraverso Terni alla svelta, bramoso di lasciarmi alle spalle l'afa per poi imboccare la SS 79 in direzione di Morro Reatino.


La sequenza di curve che da Marmore porta a Labro è sempre un piacere, anche se il fondo stradale è piuttosto sporco e sconnesso.


Labro:




Passato Morro Reatino, la strada scende rapida a Leonessa, preceduta da un lungo viadotto. Un caffè veloce in piazza e comincio la salita al Terminillo.


Leonessa:


Capiamoci: checché ne dica la ProLoco del posto , il Terminillo non è paragonabile alle Dolomiti... Detto questo, però, non è affatto male. Peccato solo per il manto stradale, che nel primo tratto è molto sconnesso, condito da brecciolino e foglie cadute.


Terminillo:
















Dopo qualche centinaio di metri di salita, invece (superata la "quota alberi"), il panorama si fa più aperto, la strada più guidabile e la guida più coinvolgente.

Terminillo:








Quindi la discesa verso Pian Valli, alle pendici del massiccio: emozionante e divertente - fin troppo... e questi pneumatici sui pali che sorreggono i cartelli mi fan supporre che in molti la pensino così:






Raggiunta Rieti, poco dopo giro a sx per puntare verso i Monti Sabini. In particolare, mi trovo a far su e giù lungo la rete di strade, stradine e viottoli vari che attraversano il territorio di Monte San Giovanni e Montenero, per poi depositarmi sulla Salaria, a una 50ina di km da Roma.


Sui Monti Sabini:










Ormai sono le 18 passate, ma fa ancora caldo e il sole radente non aiuta. E non posso nemmeno rinfrescarmi un po' con l'aria in velocità, perché l'andatura è di puro passeggio, visto il solito asfalto mediocre. E così, quando sbuco sulla Salaria posso solo augurarmi che gli autovelox non siano in funzione, perchè la strada è bella, sgombra, sinuosa-ma-scorrevole e io esagero un tantino, alla ricerca di fresco e velocità...


Uscito a Passo Corese, risalgo verso nord lungo la SS 313, piccola arteria collinare che alterna tratti fra i boschi a segmenti più urbanizzati. L'ultimo ricordo della giornata va a questo curioso terzetto, presso Configni. Mi duole riconoscerlo, ma devo dire che appena hanno visto la mia moto a bordo strada i due quadrupedi (condotti per le redini da uno scenografico vecchietto) si sono innervositi e imbizzarriti... Pensare che un secondo prima trotterellavano in tutta tranquillità come due labrador ai giardinetti....


Presso Configni:







Concludendo: un bel giro, molto rilassante; anzi, forse fin troppo, visto che a me e alla Speed è mancato qualche tratto più adrenalico e filante per raggiungere la piena soddisfazione! Ma se capitate in zona e siete in vena di passeggio (e magari avete sospensioni soft) ve lo consiglio. Soprattutto, mi ha molto colpito la zona dei M.ti Sabini, con i suoi paesini arroccatti


Montenero Sabino:





e i vecchietti che giocano a carte in piazza (carte.. piazza... 'azz, che deriva vendittiana: la smetto qui!)




(Il percorso è questo.)