Come anticipato sono stato invitato come rappresentate di Triumpchepassione alla presentazione della nuova Triumph Tiger Explorer 1200, sotto potete trovare il REPORT di questi due giorni in terra spagnola.
Martedì 06 Marzo 2012
Sveglia presto, difficile dormire in questa situazione, sono un pò nervoso, non capita spesso di avere l'opportunità di andare a provare una moto in anteprima invitato direttamente da Triumph come " quelli veri", sopratutto questa, che in questo momento ha tutti gli occhi puntati addosso e molta aspettativa.
Direzione Venezia, aeroporto Marco Polo, strada deserta, derek and the dominos che allietano il tempo che mi separa dall'imbarco.
Arrivo a destinazione e incontro il mio compagno di avventura: Sandro alias Fedro triple, già presente lo scorso anno al lancio mondiale della Tiger 800.
Trascorriamo il tempo dell'attesa chiacchierando di Triumph ovviamente!
Atterriamo a Granada e troviamo ad attenderci l’autista dell’albergo dove siamo ospiti con un simpatico cartello Triumph, come non immortalare il momento.
Arriviamo a destinazione, un bellissimo albergo a cinque stelle a Villanueva de Tapia, magnifico location immersa nel paesaggio Andaluso.
Ad attenderci c’è Christophe, responsabile mondiale per lo sviluppo rete, che fortunatamente parla molto bene l’italiano e Gilly simpatica organizzatrice di eventi, qui in foto con Tim Mills che farà da apripista nella giornata di domani.
nella hall ci aspetta lei in tutto il suo splendore...
Tempo di una doccia ed è il momento di andare, piccola sosta per scambiare due chiacchiere con i ragazzi che ci accompagneranno domani nel giro e altri membri nell’entourage Triumph
Oltre a noi due italiani c’è anche Antonio Maeso (quello con il pile de TT rosso) pilota spagnolo con diverse partecipazioni al Tourist Trophy e campionati nazionali a provare la Tiger explorer.
Ci gustiamo un’ottima cena in un ristorante lì vicino accompagnata da buon vino e birra…in questo campo ho una discreta esperienza!
La tavolata intenta a discutere…di calcio
Finiamo la serata davanti a due birre e scopriamo che con noi c’è un ragazzo che lavora in Triumph fin dagli esordi, ha iniziato nell’assemblare gli pneumatici sui cerchi per poi arrivare fino all’ R&D, io e Sandro cerchiamo di carpire ogni tipo di informazioni a suon di birre ma il tipo è tosto e dopo un pò ci dobbiamo arrendere
Mercoledi 07 Marzo 2012
E’ arrivato il momento, il giorno che aspetto con ansia da quando è arrivato l ‘invito ufficiale.
Colazione veloce, anche questa marchiata Triumph…
Passiamo nella sala dei "meeting" per la presentazione ufficiale del progetto Explorer, come si può vedere dalle foto è in compagnia dell'attuale leader di categoria.
Nella sala della presentazione, oltre alle due moto sopra ci sono tue tavoli sui quali fanno bella mostra di se molti particolari della Explorer
il cardano
I Corpi farfallati
Il Ride by Wire
Le slide della presentazione scorrono una dopo l’altra, scopriamo che il progetto parte nel lontano 2005 seguendo le tappe:
I capi saldi del progetto:
Intorno al 1215 tre cilindri, frutto di un progetto completamente nuovo viene costruita la nuova Tiger
da notare l’incremento degli intervalli necessari per eseguire i tagliandi e la ricerca di minimizzare qualsiasi passaggio esterno di acqua e olio in favore della pulizia della linea
Un motore studiato per offrire tutto quello che serve a chi viaggia, erogazione piena fin dai bassi regimi e tanta coppia.
Per la prima volta Triumph introduce su questo tipo di moto la trasmissione cardanica, era possibile osservare i dettagli (albero e coppia conica) grazie a queste parti smontate e disposte su di un tavolo.
Altra grossa novità in casa Triumph è il controllo dell’accelleratore con il “ride by wire”, anche lui insieme ai nuovi corpi farfallati facevano bella mostra di se appoggiato accanto al cardano.
Tutta questa elettronica viene gestita con una completissima strumentazione, che fornisce molte informazioni durante la guida grazie ai comodi pulsanti presenti sul blocchetto sinistro.
fa parte della dotazione di serie anche il “ Cruise Control “, strumento molto apprezzato per i motociclisti nord europei
le sospensioni Kayaba
Alcune caratteristiche tecniche e dimensionali dell’Explorer
Come tutte le All Rounder Bike l’Explorer è dotata di una lunga serie di accessori, per la precisione 37
Borse Rigide e Morbide
Quattro tipi diversi di Selle
Scarico Arrow Road Legal
Faretti di profondità abbinati al nuovo alternatore da ben 950 W
Le nostre guide mentre aspettano di partire
Arriviamo nel parcheggio, e loro sono lì che ci aspettano.
LA PROVA
Mi tocca una Explorer graphite con allestimento “launch kit” comprensivo di parabrezza touring, barre paramotore, paramani, paracoppa in alluminio, TPMS (sensore automatico della pressione pneumatici) e para serbatoio in gomma.
DA FERMO La moto l’avevo gia vista sia all’EICMA e a Verona e confermo le mie sensazioni di una moto solida ben fatta, forse un pò plasticosa nella parte centrale, necessaria per riuscire a contenere gli ingombri del serbatoio e favorire l’inserimento del pilota.Certo le dimensioni in un primo momento possono intimorire, magari se non si supera i 175 cm conviene acquistare la sella bassa per poter eseguire le manovre da fermo con facilictà.
Personalmente l'ho trovata facile da spostare in qualsiasi condizione, certo magari sono abitutato a moto di quelle dimensioni. Le selle sono curate, le numerose prese di corrente tengono conto delle sempre piu tecnologiche esigenze del cliente di questo settore.
Il cupolino regolabile è davvero comodo bastano pochi secondi per trovare la posizione che più si preferisce.
L’estetica richiama molto la sorella più piccola giusto per mantenere il family feeling della famiglia Tiger, non c’è niente di eccezionalmente innovativo nel design, ma tutto studiato per garantire solidità e comodità nel utiliizzo, elementi necessari per una moto di questo settore. I numerosi accessori proposti nel catalogo son sicuro che asseconderanno le richieste del turista più esigente. Le borse derivano da quelle della 800, la novità è il bauletto che al suo interno prevede due prese di corrente a 12 v per poter ricaricare il cellulare, un notebook o magari la macchina fotografica.
START Sistemo la telecamera sul paramotore, metto la sella nella posizione più alta, faccio lo stesso con il cupolino e giro la chiave e premo start. Il tre cilindri si accende, il rumore è come al solito molto coinvolgente, sia di aspirazione che di scarico, pur rispettando le restrittive normative antinquinamento. Peccato non aver potuto godere di quella con l’Arrow, che si dice renda ancora più bello e rotondo l’ultimo tre cilindri milledue. Comunque devo confermare quanto dettoci durante la presentazione: gli studi votati a scegliere uno scarico che non solo garantisse buone performance e basse emissioni ma appagasse anche l’orecchio sono riusciti in pieno.
La posizione è comoda, è tutto al posto giusto, forse il manubrio per i più bassi risulterà un pelo distante, ma come nell’800 c’è la possibilità di ruotare i riser per cucirsi la posizione addosso. Il ponte di comando ricorda molto la concorrente tedesca, manubrio largo e ampio e strumentazione distante, ottima anche per la guida in piedi. Io che sono abituato alla posizione del Tiger 955 in cui è tutto più vicino fatico un po’ ad abituarmi, ma alla fine devo dire che è molto meno stancante. La sella è comoda e ben sagomata, il serbatoio è stretto e ti fa sentire dentro la moto, un netto passo in avanti rispetto alla moto che l ‘ha preceduta sembra quasi di stare in sella alla sorella più piccola di 800 cc.
Partiamo. Metto la prima e scopro un cambio morbido con innesti precisi anche a freddo e soprattutto con motore ancora da “slegare” del tutto nuovo per Triumph. I primi chilometri mi concentro su acceleratore e cardano, del tutto nuovi: la riposta del ride by wire è pressoché identica un comando a gas, se non me lo avessero detto non avrei notato la differenza, forse solo negli apri chiudi decisi si percepisce un leggerissimo ritardo, ma davvero se si vuole cercare il pelo nell’uovo. Il cardano è silenzioso e completamente neutro nella guida, non ho davvero rimpianto la catena neanche nelle scalate più decise.
La prima parte del percorso si svolge in autostrada, in cui posso testare la protezione offerta dal cupolino alto: sono alto 186 cm e non proprio piccolo e devo dire che la protezione dall’aria è ottima fino ad almeno 165 km/h…quindi ben oltre il limite previsto. A 130 km/h il motore gira a poco meno di 5000 giri e il computer di bordo mi dice che il consumo è di circa 5.2 l per 100 km. Alla fine della prova scopriremo che i dati che offre sono molto precisi. In autostrada ho avuto la possibilità di testare il cruise control, preciso e millimetrico (grazie ai due comandi presenti sul blocchetto di destra) che incrementano o diluiscono la velocità di un singolo km/h.
Il motore ha tutto quello che serve per questo tipo di moto e anche di più. Se dovessimo valutare i 137 cv per la cattiveria espressa sbaglieremmo di grosso, l’erogazione è dolce e progressiva, ma in accelerazione i numeri sul conta chilomentri salgono rapidamente. Si viaggia veloci senza accorgersi e con poco sforzo. il motore dà il meglio di sè tra i 2500 e i 7500 giri, arriva fino a 10000 ma dal mio punto di vista è inutile, meglio snocciolare le marce una dietro l’altra e godersi la spinta che solo un triple di grossa cubatura sa dare. Probabilmente l’Arrow dovrebbe regalare quel pizzico di cattiveria in alto per completare l’opera. Uscire dalle curve con il motore che spinge forte sui 5000 giri mentre dall’airbox e scarico regalano un rumore unico è una vera goduria.
La prima impressione è che il peso sparisca appena si passano i 5 km/h; l'Explorer è davvero svelta, sia nei cambi di direzione sia nello scendere in piega, anche i cambi di direzione a velocità autostadali ( punto forte del boxer bavarese) vengono eseguite con estrema facilità e naturalezza. Durante il tragitto per esigenze mi sono trovato a dover fare delle inversione di marcia su una strada di montagna, l'ho sempre eseguita in una sola manovra senza mettere i piedi per terra, segno di un ottimo bilanciamento e di un buon raggio di sterzo.
Ci fermiamo per le prime foto, e provvedo ad aumentare il precario visto che nei curvoni veloci a causa del mio peso un pò fuori standard (100 chili) tendeva un pò ad allargare. La manovra non è semplicissima, il pomello è un po duro e in una posizione poco accessibile con i guanti, sopratutto quelli invernali.
MrTiger
Sandroz & MrTiger
Ripartiamo, ora comincia il divertimento, la strada comincia a salire e offre bei curvoni in appoggio saliscendi, la moto è rigorosissima, dopo la modifica dell’assetto è davvero precisa, la forcella pur avendo una notevole escursione non affonda , anche se non ho provato a staccare con troppa decisione. Il mono è un pò secco sulle buche, ma offre un buon compromesso tra sportivià e confort.
La frenata: dopo averla vista la prima volta all’ EICMA 2012 ero un pò diffidente per la scelta di mantenere le stesse pinze che per anni su molte Speed e Daytona aveva reso la frenata un vero grattacapo. Ho dovuto ricredermi, la prima parte della frenata era molto incisiva poi, stringendo in maniera piu decisa la risposta si faceva meno aggressiva ma comunque costante. Per i più sportivi credo basti sostituire le pastiglie di serie con altre più performanti. Non ho avuto problemi di fading, comunque non c’è stata la possibilità mettere l’impianto sotto stress.
Tim ci conduce su una strada stretta che si inerpica su per la montagna che sarà la location per le nostre foto ” in action”, il fondo non è perfetto è fatta di curve strette e tornanti a 180 gradi una dietro l ‘altro. Mi aspetto che, complice lo scarso grip dell’asfalto e la spinta del 1200 inglese, il controllo di trazione intervenga deciso (le moto ci sono state consegnate con il controllo sul livello 1) invece permette di uscire da ogni curva in leggera derapata senza nessun taglio, segno del buon lavoro fatto sulla sensibilità dell’intervento; controllo che invece interviene appena si parte con decisione e la ruota anteriore perde il contatto con l’asfalto.
Abbiamo avuto la possibilità, causa di alcune interruzioni del manto stradale asfaltato per dei lavori sulla carreggiata, di attraversare un fondo ghiaioso e quindi di testare gli effetti di aperture decise e repentine con qusto tipo di fondi, il TC è intervenuto controllando le perdite di aderenza perfettamente.
James
Facciamo qualche passaggio per James ( spero a breve di poter pubblicare le sue foto), che oltre a ad accompagnarci nel giro ci scatta un bel servizio fotografico, e io ne approfitto per fare qualche foto di rito.
Riscendiamo la montagna e ci dirigiamo verso il ristorante. Gli ultimi chilometri, complice un cambio di passo di Tim, ho potuto testare anche il lato sportivo dell’Explorer… le Metzeler tourance EXP di primo equipaggiamento hanno fornito il grip necessario senza soffrire. Viste le doti telaistiche dell’Explorer vorrei provarle con gomme dal profilo più svelto e con più appoggio come le Dunlop TR91 che uso regolarmente.
E’ giunta l’ora di pranzo e facciamo una sosta al ristorante per gustarci un bel pranzetto in compagnia
Ecco il gruppo al completo
Negli ultimi chilometri a nostra disposizione per la prova, mi gusto il tiro del motore sfruttando la coppia e utilizzando solo la marcia piu alta, l’Explorer non fa una piega e risponde sempre ad ogni apertura del gas con la spinta necessaria per uscire dalle curve o eseguire qualche sorpasso.
E’ il momento di fare benzina, e verificare il consumo ; abbiamo percorso circa 175 km con soste e qualche utilizzo sportivo del motore e il computer di bordo segna 16.6 Km/l, confermati poi anche dal classico calcolo litri erogati- chilometri percorsi.
[i]Foto Sandroz
Credo che con una guida turistica il tiger posso fare tranquillamente 18 km/l.
Ormai sono al termine di questa bella avventura, ho giusto il tempo di arrivare in albergo, dismettere i panni di “tester per un giorno” per ritornare in abiti civili.
Mi lascio alle spalle il bellissimo paesaggio andaluso con la speranza, magari un giorno, di poter ripetere questa bellissima esperienza.
Sono in aeroporto ormai e sto per abbandonare Granada, ho ancora in mente le sensazioni ed emozioni provate durante questi due giorni, brevi ma intensi.
Con questa immagine termina questa nuova esperienza per me, spero di riuscire presto a caricare i video e le foto scattate da James durante il percorso.
Lancio Mondiale della Triumph Tiger Explorer 1200 a Granada :MrTiger on the road…






































































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