ho cercato di resistere alla tentazione di non entrare in questa discussione.
questa e' la mia storia.
a 18 anni , ( era il 1983 ) ho chiesto di poter anticipare il servizio di leva.
partecipai a una particolare selezione e firmai accettando di essere inviato all'estero in caso di necessita'.
fui mandato nei bersaglieri per tre mesi e successivamente firmai volontario per la missione in libano.
due mesi nei paracadutisti a lucca e arrivo a beyruth il 13 luglio del 83
ci sono rimasto fino al gennaio 84.
e' stata l'esperienza piu' significativa della mia vita.
ho visto tutto.
e di piu'.
e mi sono trovato a fare scelte difficili.
le ho fatte e ho imparato il valore del dovere e del sacrificio.
e' facile riempirsi la bocca di moralismi su cio' che e' giusto e cio' che no.
sta di fatto che le ingiustizie perpetrate da uomini con il fucile non le fermi con le parole.
il politico deve fare il suo lavoro.
nell'interesse della nazione e dell'umanita'.
non sempre accade...purtroppo
io ho fatto il soldato di pace in una zona martoriata da 15 anni di guerra.
con il fucile in mano il colpo in canna e il camion carico di farina e acqua.
e lo rifarei.
in qualunque momento un uomo deve essere pronto a difendere i valori della pacifica convivenza anche combattendo , se necessario.
saluti.