
Originariamente Scritto da
franco'56
Provo di esprimere un parere.
Mi occupo di gestione del personale, anche se la mia è una competenza organizzativa e non amministrativa, in una spa che ha tra i proprietari il comune e la provincia.
La malattia viene trattata nello stesso modo sia dal privato che dal pubblico. I controlli del medico fiscale possono essere inviati sia dal datore che dalla stessa inps.
Mi sento di dire che è ingiusto generalizzare ed inquadrare il "pubblico" come incompetente, nulla facente, ladro ecc.
Nelle pubbliche amministrazioni ci sono anche competenze, capacità e giusta interpretazione del ruolo di servizio al pubblico.
Conosco incompetenti e fannulloni che lavorano nel privato ma non dico che sono tutti così.
Per quanto riguarda la malattia confesso che il mio lavoro è fortemente condizionato dall'assenteismo.
La grande difficoltà è data anche dall'impossibilità di ottenere visite fiscali da Roma in giù e la sensazione è che ci sia connivenza tra medici condotti, medici fiscali e lavoratori in malattia.
La proposta di Brunetta non la conosco ancora nel dettaglio ma rifiuto di accettare che per colpire i disonesti si faccia pagare in soldoni anche chi sfortunatamente si ammala.
Ci vorrebbe più competenza e serietà nei medici di base nel compilare i certificati. Mi risulta che alcuni medici facciano fare in ambulatorio due file: quella per chi deve essere visitato e quella per i certificati di malattia e per le ricette...chi compila questi ultimi due moduli non è un medico....
Non mi va di pensare che si debba punire tutti per le responsabilità di qualcuno.
Scusate la prolissità ma sono un addetto ai lavori....
ciao