Ecco… lo sapevo… alla fine mi avete fatto arrossire davvero!
Che dire ragazzi, grazie per tutti i complimenti!Sono davvero onorata e, confesso, anche un po’ imbarazzata! Perfino Uzz –che da neofita del forum scopro solo adesso essere il fotografo ufficiale del TCP- ha apprezzato!!! Meglio di così!
Giulianaspeed, grazie per quello che scrivi sulla semplicità. Di solito non fotografo paesaggi o grandi monumenti, preferisco i dettagli della vita quotidiana e le persone, magari quelle il cui volto porta su scritta una storia, anche se breve.
Mi chiedete della Tailandia…
Ci sono delle cose della Tailandia che mi hanno colpito moltissimo, come il trekking nella giungla mentre imperversava il monsone. So che detta così può sembrare più una brutta esperienza che altro, ma vi assicuro che cavalcare un elefante e poi camminare in mezzo a risaie e banani, zaino in spalla e scarponi ai piedi che scivolano nel fango, la pioggia in faccia, il silenzio e la vicinanza dei compagni di viaggio… beh, sono emozioni forti che da un lato ti svuotano la mente e dall’altro sanno darti tanto.
Come scrive D74, la Tailandia è un posto che richiede un po’ di intraprendenza per scoprirlo… è sicuramente un paese molto abituato al turismo e per questo ha perso una certa autenticità e spontaneità, che puoi ritrovare solo scostandoti dai percorsi tracciati, magari perdendoti nei vicoli di Bangkok, che so a Chinatown (un brulichio di persone, odori e colori indescrivibile e inimmaginabile), oppure raggiungendo i villaggi delle tribù del nord persi nella giungla.
Ed è quello che ho fatto… mangiato e dormito in due villaggi, nelle capanne, anzi palafitte, senza elettricità e comunicando a gesti per ore con le persone del posto e vi confesso che è incredibile costatate che basta voler comunicare e condividere perché questo avvenga, anche se la lingua dell’altro è incomprensibile.
Ho anche camminato in mezzo alle tigri e dato il biberon ad un tigrotto di due mesi e mezzo…
Ho mangiato Thai scoprendo sapori e odori affascinanti e indimenticabili ma non ce l’ho fatta a mangiare cavallette e vermi
Sicuramente un bel viaggio, che ti si “appiccica” addosso, anche se la sensazione che mi è rimasta è quella di essere arrivata tardi, di essermi persa una Tailandia del tutto autentica, anche in superficie. Un posto che, probabilmente, doveva essere visitato una decina di anni fa.
Ma credo che questa sensazione dipenda più dal fatto che la mia prima volta in Asia è stata l’anno scorso con l’India che non dalla Tailandia in sé. L’india: tutt’altro paese, tutt’altre emozioni (talmente forti da aggrovigliarti lo stomaco), tutt’altre corde personali toccate… e il paragone è stato inevitabile.
Per dovere di “cronaca fotografica”: luce da schifo per quasi tutta la vacanza, cielo coperto e grigio, volumi appiattiti del tutto o quasi… che sfiga! Solo pochi attimi come dici tu!
Obbiettivi: praticamente ho tenuto sempre su un EF-S 18-55 mm (quello in dotazione per intenderci), poi per un paio di volte EF 70-300 mm.