" C’era un poeta nel mio stomaco. Nella mia ingenuità ero in preda a un’estasi di pazzia. Provavo gioie che non sapevo definire, ma che mi riempivano il petto impastato di sangue caldo e poi sparivano anonime, sconosciute, senza comunicazione con i pensieri degli altri... " -Kerouac-
no no...dico davvero...non mi va di finire come l'altra squadra di ciclisti vicino Genova...per voler far tutto poi non si ottiene nulla...e comunque non siamo in grado di andare avanti....oltre al fatto che senza Milito....è dura davvero...abbiamo troppi pochi giocatori..