DIO esiste,ma state tranquilli,non sono IO
tosarti?
si ma credi che tutti i giudici la pensano allo stesso modo? il giorno dopo viene sicuro fuori uno che mette tutta la clinica sotto inchiesta!
Ultima modifica di Antriple; 16/01/2009 alle 16:22 Motivo: UnionePost automatica
Clinica Udine, costretti a non accogliere Eluana Englaro
Roma, (Adnkronos Salute) - La casa di cura Città di Udine comunica di trovarsi "costretta a ritirare la propria disponibilità a ospitare la signora Eluana Englaro e l'equipe di volontari esterni per l'attuazione del decreto emesso dalla Corte d'Appello di Milano il 9 luglio 2008", ratificato dalla Corte di Cassazione a sezioni riunite lo scorso novembre. A spiegare le ragioni della "sofferta decisione" è l'amministratore delegato della struttura friulana convenzionata con il servizio sanitario nazionale, Claudio Riccobon. Una decisione, prosegue la nota, "che viene assunta con amarezza", e le cui ragioni "sono da ascriversi alla disamina circa il 'groviglio' di norme amministrative e la possibile sovrapposizione di competenze esistenti tra Stato e Regioni". In sostanza, rileva la casa di cura di Udine, "gli approfondimenti condotti portano a ritenere probabile che, nel caso si desse attuazione all'ospitalità della signora Englaro per il protocollo previsto, il ministro del Welfare Maurizio Sacconi potrebbe assumere provvedimenti che - per quanto di validità temporanea proprio in virtù delle specifiche pertinenze delle Istituzioni - metterebbero a repentaglio l'operatività della struttura, e quindi il posto di lavoro di più di 300 persone, oltre quelli delle società controllate, e i servizi complessivamente erogati alla comunità". Di fronte "a una tale, concreta prospettiva", prosegue Riccobon, "la casa di cura ha dunque dovuto rinunciare a portare avanti un'azione concepita con l'unico scopo di dare al signor Beppino Englaro il supporto logistico per esaudire la volontà della figlia". Infine, l'amministratore delegato "al termine di questa penosa vicenda" rivolge "un sentito ringraziamento alle tante persone che, in vari modi, hanno manifestato concreta solidarietà e appoggio a una decisione coraggiosa che è stata portata avanti fin quando è stato possibile. Tanti sono stati gli attestati di stima, provenienti da tutta Italia", conclude. Dal canto suo Vittorio Angiolini, avvocato della famiglia Englaro, si trincera nel più stretto riserbo sulle strategie che intende mettere in campo dopo il rifiuto della casa di cura. "D'ora in poi pianificheremo le nostre mosse in segreto, senza rendere partecipe la stampa che in questa vicenda ha avuto solo un ruolo negativo". E di fronte al rifiuto annunciato anche dalle strutture emiliano romagnole di accogliere gli ultimi giorni di Eluana, Angiolini replica: "Alle cliniche dell'Emilia Romagna nessuno aveva chiesto nulla".
link: Clinica Udine, costretti a non accogliere Eluana Englaro - AKS - Adnkronos Salute Sanità
No comment…![]()
Il giorno dopo nulla la massima espressione della giustizia si era dichiarata stop sarebbe finita cosi, i ricorso sono stati fatti e li hanno persi basta.
Non dico che la decisione sarebbe stata giusta o sbagliata(x me giusta ormai è chiaro) ma il fatto che qualcuno decide e qualcun'altro non competente ne con le facoltà di farlo si sia messi di mezzo x ostacolare una decisione ormai presa è una cosa assurda. Vedi non è neanche possibile che altri giudici avrebbero deciso diversamente,perchè in base a quello che dicono le leggi o che cazzo ne sono hanno deciso in quel modo e tutti devono decidere in
quel modo,la legge non è soggettiva
DIO esiste,ma state tranquilli,non sono IO
Ok, comment: un ricatto di merda.
Vergogna!
La procura di Roma ha iscritto sul registro degli indagati il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, nell'ambito della vicenda di Eluana Englaro. L'iniziativa è un atto dovuto dopo la denuncia per violenza privata presentata dai Radicali e necessario per inviare gli atti al competente tribunale dei ministri.
La denuncia, nella quale si ipotizzava la violenza privata aggravata nei confronti dei sanitari della Casa di Cura Città di Udine, era finalizzata, dicono i Radicali, ad accertare in che termini le affermazioni avessero impedito di dar corso al decreto della corte d'Appello di Milano. Agli atti ci sono, infatti, soltanto le notizie di stampa che riportavano le parole del ministro: "Certi comportamenti difformi da quei principi determinerebbero inadempienze con conseguenze immaginabili" disse Sacconi a chi gli chiedeva se la Casa di Cura Città Udine rischiava di perdere la convenzione con il servizio sanitario nazionale nel caso in cui avesse eseguito la sentenza della Cassazione sullo stop all'alimentazione per Eluana".
A metà di dicembre il ministero del Welfare aveva emanato un atto di indirizzo in cui si stabiliva che interrompere nutrizione e idratazione delle persone in stato vegetativo persistente non è legale per le strutture pubbliche e private del servizio sanitario nazionale. Uno stop che ha provocato il passo indietro della clinica di Udine che si era detta disponibile ad accogliere Eluana.
"Il ministro potrebbe assumere provvedimenti che metterebbero a repentaglio l'operatività della struttura, e quindi il posto di lavoro di più di 300 persone, oltre che di quelli delle società controllate, ed i servizi complessivamente erogati alla comunità" si legge in un comunicato della casa di cura. Ovvero, dopo l'atto di indirizzo di Sacconi e le ritorsioni minacciate non possiamo rischiare.
DIO esiste,ma state tranquilli,non sono IO
Tutte parole al vento,io credo alle parole del padre quando dice che il pensiero di Eluana riguardo ad una situazione del genere erano chiarissime,e la cosa più incivile che trovo,sono tutti questi tira e molla di giudici e associazioni varie etc.etc.che la lascino morire in pace.