Riporto un "pezzo" della giornalista Conchita De Gregorio che mi pare di una chiarezza lampante (e, da italiano, mi fa rabbrividire del livello al quale sono ormai ridotte le nostre Istituzioni repubblicane ):
EUTANASIA DEL DIRITTO
La minacce di un ministro rendono inapplicabili il dettato della Costituzione ed una Sentenza della Cassazione. Un ricatto. Un'intimidazione odiosa fondata sulla minaccia di togliere il denaro che dà lavoro almeno a 300 persone.
Un'attentato al diritto: c'è una sentenza ma alla politica - a questo governo, a questo ministro - non interessa. Decide lui, è lui che ha i soldi e il potere: il resto non conta.
Provate a spiegare cosa sia cambiato per Eluana Englaro e per la sua famiglia nelle ultime ore.
Provate a dirlo a un adolescente che ve ne chiede conto, a uno straniero di passaggio in Italia. L'ho fatto, ieri, con entrambi.
Perché la clinica non vuole più ospitare Eluana?, mi ha domandato mio figlio liceale. Perché ha paura che il ministro tolga il lavoro a trecento persone, se lo fa.
Dice proprio così il comunicato «il ministro potrebbe assumere provvedimenti che metterebbero a repentaglio il posto di lavoro di più di trecento persone». Ma cosa c'entra il ministro con la clinica, non è privata? C'entra, perché sì è una clinica privatama vive della convenzione con la Regione: per ogni paziente che ospita riceve una quota di denaro pubblico. Se non ricevesse più quel denaro non ce la farebbe a sostenere le spese da sola e dovrebbe chiudere.
E perché il ministro non vuole che ospiti Eluana? Perché quella clinica aveva dato la disponibilità ad applicare la sentenza che dice che Eluana e la sua famiglia hanno il diritto, la libertà di decidere se e come e quanto accanirsi a tenerla in vita.
La famiglia di Eluana ha chiesto di interrompere l'assistenza, dopo tanti anni di quella specie di vita e senza che si siano speranze. La giustizia ha detto che possono farlo.
E perché - domanda ancora il ragazzo - il ministro non vuole, allora?
Perché il ministro non è d'accordo con la giustizia. Dunque dice: se non fate come voglio io vi tolgo i soldi che vi consentono di lavorare.
Ecco, è questo. È nelle domande scarne di un sedicenne il senso di quello che è accaduto in queste ore. (...)
Ignazio Marino, medico e senatore, dice che «Sacconi il ministro minaccia come i "bravi" e che questo è un pericolosissimo precedente».
Vergogna!!! Lo ribadisco.
Un ministro che fa una cosa del genere non dovrebbe solo dimettersi seduta stante, dovrebbe essere preso a calci nel culo. Ed è la fine che farebbe in qualsiasi altro paese civile del mondo.
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Altra notizia:
Il ministro del welfare, Maurizio Sacconi, è stato indagato dalla Procura di Roma con l’accusa di violenza privata, in merito al caso di Eluana Englaro. Gli atti, predisposti in seguito ad una denuncia dei radicali, sono stati inviati per competenza al Tribunale dei Ministri che dovrà valutare la fondatezza delle accuse.
Da LaStampa.it