la finanziaria nel suo complesso è un esame durissimo per i governi, di qualunque posizione politica, perchè è un esercizio di equilibrismo tra miriadi di necessità, ostruzionismi, mancanze etc etc.
Sta di fatto che chiediamo proprio ai governi di fare le finanziarie, ovvero le manovre del "denaro" (finanziaria, e quindi non economica), dato che diamo il mandato di governare.
Esattamente: durissimo è l'aggettivo azzeccato. Più esattamente eleggiamo deputati e senatori che, poi, a loro volta esprimono, in base a compagini su base programmatica, il governo, che risponde direttamente al Parlamento; i parlamentari, invece, rispondo agli elettori, sebbene, per costituzione, non siano "sanzionabili" se non assolvono il mandato così come richiesto; al limite, l'unica "sanzione" è la mancata rielezione. L'unica "sanzione" nei confronti del Governo è la sfiducia, ovvero la "revoca" della fiducia che deve essere accordata appunto dal Parlamento.

Quello che però la finanziaria riesce a tirare fuori, sia essa fatta bene (mah, ne vorrei davvero trovare una anche negli anni pregressi) o fatta male (come del resto lo sono tutte perchè fino alla conclusione dell'iter magari vengono ritoccate molteplici volte) è la capacità del govenro di fare il suo mestiere, ovvero di "mediare" e "decidere" di fronte alle esigenze della nazione.
Perfettamente d'accordo. Anche sul fatto che anche negli anni pregressi non ci siano state Finanziarie entusiasmanti o che non abbinao apportato aumenti a tasse, imposte ecc, o, al contrario, abbinao introdotto meccanismi di condono (non solo fiscale, né solo edilizio) che hanno palesemente agevolato i furbetti o, se volete, i più "intraprendenti".


Io non ho votato il governo attuale perchè, comunque non contento dell'operato Berlusconiano dei 5 anni (che avevo comunque votato anche alle precedenti elezioni), l'ho sempre veduto troppo debole come coalizione e marcatamente soggetta alla sinistra radicale secondo me un pò anacronistica al giorno d'oggi. E questa mia supposizione, certo anche dettata da una non simpatia verso il centro sinistra, mi viene confermata da molti miei amici (leggete di dove sono: prato=toscana=75% di centrosinistra) che, udite udite, dopo solamente 4 mesi di governo del centro sinistra si dichiarano a dir poco insoddisfatti, se non addirittura delusi e schifati da come vanno le cose, quasi augurandosi che la crisi di governo ci sia davvero per tornare alle urne.
Il coraggio di esprimere le proprie opinioni.



Ed infatti, come sentivo già da prima delle elezioni, la fragilità e la demagogia del presente esecutivo sono esplose in tutta la loro forza, dando dimostrazione di come sia stato e come sarà duro avere delle buone direttive (siano leggi, decreti, regolamenti poco importa) se ogni scoglio viene affrontato senza la necessaria forza del governo ma sopratutto del parlamento.
Demagogia più, demagogia meno, sempre demagogia è, purtroppo. E temo che da essa non possa prescindersi in qualunque forma di governo, così è da migliaia di anni (basta sfogliare Polibio "Le storie", ma ancora prima Platone e Aristotele) e così, temo, continuerà ad essere.


La finanziaria, bella o brutta (ed in questo caso è comunque ed oggettivamente brutta visto che è stata letteralmente fatta a pezzi dai giornali economici più importanti a partire dal sole24ore), ha fatto il suo mestiere: ha scoperto gli altarini della compagine di governo.
L'editore del Sole 24 ore è Confindustria, cioè la massima organizzazione che riunisce gli industriali e gli operatori dei settori economici: cioè tra le categorie maggiormente colpite dalla Finanziaria 2007. Rimane il fatto, come dici, e condivido, che è una finanziaria da molti messa in discussione, anche se poi, leggendo le dichiarazioni del radicale Bertinotti, che la elogia, si potrebbe rimanere interdetti.



In ogni caso: la Finanziaria andrebbe letta (tutta...non solo quello che ci interessa) e inquadrata nella politica economica di un governo che, non dimentichiamolo, non sempre può prescindere da ciò che hanno fatto illustri predecessori.