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In relazione a una richiesta di esenzione a fini terapeutici, inviata in base alla normativa antidoping, da parte di un tesserato della Federazione Italiana Giuoco Calcio,
per somministrazione effettuata in condizioni di emergenza, il Comitato per l'Esenzione ai Fini Terapeutici (Ceft) del Coni ha richiesto, come previsto, con raccomandata A.R. l'integrazione, con certificato del medico che ha effettuato la terapia o del Pronto Soccorso, della documentazione inviata.
Nel frattempo l'atleta è stato sottoposto a controllo antidoping con esito avverso. Pertanto, in base alle vigenti norme antidoping, il Procuratore Capo dell'Ufficio di Procura Antidoping, Ettore Torri, ascolterà quanto prima l'atleta e il medico curante. All'esito la Procura adotterà i provvedimenti del caso". L'interrogatorio è previsto per domattina a Torino.
e' italiano........... la richiesta e' stata fatta in base a norme, a una commisione che esiste per quello, e l'esame antidoping che in questi casi e' d'ufficio ha dato, come era lecito aspettarsi, esito positivo.........non capisco che c'e' di strano

ovvio che in ogni caso, finche' non risultera' negativo, non potra' giocare, ma questo non significa che sara' squalificato, o che il comportamento sia doloso.......forse colposo se c'e' stato qualche ritardo o incongruenza nella denuncia

io non mi doperei col cortisone, che , come effetto collaterale principale, come molti sanno, da sonnolenza
