C'è da dire purtroppo che già allora le cose risultarono torbide.
Il ministro dell'interno di allora (Virginio Rognoni) un'ora o due dopo la strage la definì "fascista" prima ancora che le investigazioni fossero realmente iniziate.
Questo condizionò tutto l'apparato investigativo.
Mandanti moventi ed esecutori non fuorno mai realmente cercati, piste come quella mediorientale (per me la più probabile) furono ignorate per anni.
E quella piazza ora sembra non volere la verità, ma la sua verità.
E contesta tutto e tutti.
Se un atteggiamento del genere è comprensibile in chi ha subito una perdita lo è assai di meno se incarnato da forze politiche.
Credo che non andare sia una caduta di stile, una mancanza di forza.
Io andrei ma non starei zitto di fronte a chi contesta tanto per contestare.
Però questo forse rinfocolorebbe ancor di più la polemica.
Purtroppo quei morti sono tirati troppo per la giacchetta...e non lo meritano.
Meriterebbero invece la verità quale che essa sia stata e rispetto.