Favorevolissimo, c'è troppa m..da da pulire
Favorevolissimo, c'è troppa m..da da pulire
hai ragione.
"Il Granducato di Toscana, in data 30 novembre 1786, sotto il regno di Pietro Leopoldo Asburgo Lorena, fu il primo Paese civile al mondo ad aver abolito la tortura e la pena capitale. Tale data è festa regionale in Toscana. La Repubblica Romana bandì la pena capitale nel 1849, seguita dal Venezuela nel 1863, da San Marino nel 1865. Il Vaticano condannò a morte per l'ultima volta nel 1870. Di seguito dispose una prima eliminazione della pena nel 1969. Papa Wojtila dispose infine che sparisse per sempre dalle leggi della Chiesa nel 2001"
Io la vedo così:
la sanzione penale non dovrebbe avere lo scopo di vendicare un torto.
Le funzioni dovrebbero essere
1. dissuadere dal compiere reati 2. riabilitare chi li compie.
La pena peggiore NON è la morte (peraltro rapida e indolore nella maggior parte dei casi).
Per dei mammiferi sociali come noi la pena peggiore è la perdita della libertà e l'isolamento a vita (ma non credo sia mai stata applicata in una prigione autorizzata in occidente).
alcide
La compassione è un muscolo che si rafforza con l'esercizio.
Allenarsi regolarmente a preferire la gentilezza alla crudeltà ci cambierebbe...in meglio.
In Flagranza di reato, quindi responsabilità certa e dimostrata:
-Omicidio volontario o premeditato
-violenza di qualsiasi genere su donne, anziani e bambini
Si, la condivido.
Odio "quasi" TUTTI gli scooteristi!!!!
Rimanendo nel tema della pena di morte, sinceramente se una persona toglie il diritto di vivere ad un'altra persona e di conseguenza rovina la vita di chi sta intorno a questa persona.... beh, per quel che mi riguarda costui perde qualsiasi diritto di poter vivere una vita dignitosa; come detto all'inizio, attualmente sono contrario alla pena capitale, finchè nei paesi vi saranno degli ordinamenti giudiziari che non sono in grado di individuare il vero responsabile è impensabile poter condannare a morte una persona che potrebbe non essere "il vero colpevole".
Molte sentenze capitali degli Stati Uniti sono state macchiate da questo dubbio atroce e ancora oggi mi chiedo come possano quei giudici, quei governatori e quegli avvocati riuscire a dormire sonni tranquilli ben sapendo che forse hanno mandato alla camera a gas una persona che potrebbe essere innocente.
A suo tempo, tanti ssimi anni fa, quando qualcuno di voi ancora non era nato, ero uno di quelli che avrebbe desiderato la pena di morte per il delitto di Pietro Maso. Ora sono di quelli che ha gioito per la sua (forse l'unica davvero credibile) trasformazione. Mi piace credere che una volta tanto la pena scontata abbia avuto un effetto di reale trasformazione verso la persona che a suo tempo aveva commesso il più grande errore della sua vita, accecato molto probabilmente da una visione distorta dei veri valori di un'esistenza dignitosa.
Ma ci sono casi in cui davvero, una persona non meriterebbe di sopravvivere un solo minuto in più della sua vittima.
Lo dico da cittadino Italiano e lo dico da padre di mio figlio: se un assassino mi dovesse privare di mio figlio per futili ragioni, per le stesse futili ragioni mi vendicherei in egual misura.
Chi di voi non è padre, forse non può comprendere quali trasformazioni provochino la nascita di un figlio