Mi intrufolo, seppur molto succintamente. L'estremo riassunto di questa "riforma" è uno scempio, anzi, il completamento di uno scempio (iniziato anche da cialtroni di "centrosinistra", mostruoso ossimoro da bruciare assieme al suo speculare sodale). Le università già sono, in buona parte, di interessi privati, questa schifezza le porterà a trasformarsi definitivamente in aziende. Non male, vero? Come se questo criterio dissennato non avesse già prodotto abbastanza guai in sanità e nella gestione delle municipalità. Come se non bastasse produrrà l'ennesima "guerra tra poveri" (ricercatori, precari, professori a contratto), darà maggiori poteri ai soliti noti, depaupererà non solo economicamente, ma anche culturalmente (anche riducendo gli organici in modo indiscriminato) gli atenei (a parte, ovviamente, quelli amici degli amici). Qualche altra cosuccia mi pare di averla detta altrove, sui meccanismi di reclutamento, se ben ricordo.